Page 16 - Hazar
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co. Terre devastate dalla guerra dell’ISIS, scavate
               da incomprensioni etniche che dividono curdi da
               turchi e iracheni, terre dove la differenza religiosa
               è forte: musulmani sunniti e sciiti, cristiani caldei,
               yazidi fedeli di Taus Malek, identificato anche con
               Saytan, l’angelo ribelle della narrazione biblica. Gli
               yazidi, in particolar modo, sono stati oggetto di
               atti atroci da parte dei guerrieri del califfato e le
               loro donne vendute come schiave in gabbia nelle
               piazze di Mosul.


                  In questa calda notte estiva in cui mi sto pre-
               parando al viaggio, leggo le carte, cerco di appro-
               fondire le notizie ma, nel fondo, c’è la domanda:
                  “Perché? Perché andare laggiù?”.


                  Questa volta non ho spinto più di tanto altri a
               venire con me: il pericolo è reale ed è anche co-
               lorato dalla storia fresca di padre Jacques in Fran-
               cia, sgozzato dai terroristi dell’ISIS al grido ‘Allah
               Akbar’. No. Non voglio fare l’Indiana Jones della
               fede, come qualche amico mi ha scherzosamente
               definito per queste avventure. No! Vado laggiù per
               loro, per incontrarli e conoscerli, vado laggiù per
               capire. La scusa di un aiuto da parte di Fondazione

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