Page 16 - Janet
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volta, la jeep si ferma. A questo punto sono preso
dal panico perché il missionario usa la nostra acqua
potabile e io rischio la paranoia sotto l’ombra di un
albero spinoso e secco. Nulla da fare, questa volta
la macchina non riparte. Occorre più acqua e così
padre Ernesto arriva in nostro soccorso, facendoci
giungere alla missione un’ora prima dell’inizio della
benedizione della chiesa.
Il giorno dopo cambiamo jeep ma, al ritorno da
Garissa, alla jeep bianca sulla quale viaggiamo con
Jimmy e Doreen, si frattura l’asse centrale... Non
c’è più nulla da fare. Che sfortuna! Ci dormiamo
su... La mattina mi dico:
“Bene, mi voglio fare il viaggio all’esterno del
pickup. Deve essere divertentissimo e meno caldo
che all’interno e poi, se partiamo alle 7 il sole non
è molto forte”.
Ne parlo con Jimmy che accetta volentieri di
venire con me così da utilizzare solo la jeep più
sicura e robusta di padre Alejandro, che si unisce
a noi. Così la nuova jeep accoglie cinque persone
all’interno: padre Arturo alla guida, Marzia, Cateri-
na Doreen ed Emanuele e tre componenti esterni:
Jimmy, io e padre Alejandro.
E così scopri cosa è viaggiare in Africa! Altro
che safari, altro che fuoristrada accoglienti: un fot-
tuto casino!
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