Page 85 - Daniel
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Daniel – Perù   9ROWL'L6SHUDQ]D Q     Daniel – Perù   9ROWL'L6SHUDQ]D Q

 si scioglie  in un abbraccio  dolcissimo  e   slegare questo braccialetto che ti regalo:
 pieno di lacrime, lacrime che bagnano la   tienilo al polso e ricorda che questa sera
 mia felpa verde. Non mi trattengo,  mi   hai deciso di  cambiare vita!”.Preghiamo
 inginocchio e le bacio i piedi e stando in   insieme un’Ave Maria mentre la voce del
 ginocchio davanti  a  lei  la  guardo dal   Silenzio  rimbomba nel patio  ed Edith
 basso in alto, con gli occhi anche io pieni   lentamente pronuncia  una  frase  molto
 di lacrime e a bassa voce le dico: “Ero in   simile a questa: “Grazie Dio! Ti sento nel
 carcere  e siete venuti  a visitarmi:  tu   mio cuore.  Stai  riprendendo  il posto che
 questa  sera sei per me Gesù,  Edith!  Tu   Tu non  avevi perso mai! Tu non  avevi
 questa sera sei per me il Buon Ladrone,   perso mai!  Tu  non avevi perso!  Tu non
 questa sera sei per me l’Innominato… ma   avevi perso mai!”. Lorena, commossa,
 questa  sera tu  sei per me il motivo del   scatta una  bella  foto che  diventa la
 mio vivere, del mio sacerdozio: grazie di   copertina  di questo ultimo  report  in cui
 cuore! Sei per  me  Speranza,  Edith,   davvero si celebra l’immenso amore che
 perché hai provato  sdegno nel vedere il   Dio ha verso ciascuno di noi: l’Innominata
 male compiuto  e  poi il coraggio di   delle Ande  e  l’Innominato  del Manzoni
 convertirti, di  cambiare!”.  La  donna   hanno  un punto  in comune,  forte come
 prende il mio viso tra le sue mani e con   una roccia, ed è la infinita misericordia di
 delicatezza mi  asciuga  le  lacrime  e   Dio… guardo il bracciale e piango:
 mentre  sono in ginocchio  anche  lei si   “Grazie Dio! Ti sento nel mio cuore. Stai
 inginocchia, si sfila un laccio bianco dalle   riprendendo il  posto  che  Tu non  avevi
 scarpe  da tennis  e me lo lega come un   perso mai!  Tu non avevi perso mai!  Tu
 braccialetto forte  al  polso:  “Ricordati   non avevi perso! Tu  non avevi perso
 sempre  di me, don Gigi,  e di questo   mai!”.
 prezioso momento,  non toglierti  questo
 bracciale…”. Mentre lei  stringe il  laccio
 attorno  al mio polso, io mi slego una
 scarpa e annodo il mio laccio nero al suo
 polso e ripeto:  “Edith,  anche tu non
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