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Daniel – Perù   9ROWL'L6SHUDQ]D Q                                                        Daniel – Perù   9ROWL'L6SHUDQ]D Q

        Gliene chiedo la ragione e lui mi racconta                                               soccorrono immediatamente  ma  quando
        la sua pietosa storia. José Augusto                                                      riprendo i sensi mi accorgo che dalla vita
        lavorava in una miniera illegale nella zona                                              in giù sono completamente paralizzato, le
        di “Delta uno”,  che ho conosciuto  bene                                                 gambe non si muovono più.
        negli anni passati:  sono entrato  a
        sorpresa in un bordello,  ho visto enormi
        distese di  terra bruciata  dal  mercurio
        usato per  aggregare l’oro, e  sempre  in
        quella  terra infernale  ho visto  da vicino
        raffinerie artigianali che producono pasta
        di coca. “Don Gigi – inizia l’uomo –   devi
        sapere che il Rio Madre de Dios in alcuni
        punti è  profondo ben  venti metri ed  è
        proprio  a quella profondità  che si trova
        più oro. Per questo  noi ci immergevamo
        fino a 20 metri con un tubo che ci riforniva
        di ossigeno,  una specie di scafandro  e
        una pesantissima  cintura  con i piombi,
        che ci aiutavano a rimanere in profondità.
        Una mattina  all’alba  alcuni contadini
        decidono di tagliare un grande albero che
        si china proprio  sul fiume  ma per un
        errore il grande,  enorme albero si
        sfracella  nel fiume  e mi colpisce  con un
        urto terribile.  Io  stavo lavorando sul
        fondo,  agganciato  al cinturone con i
        piombi:  come per miracolo,  la cinta si
        spezza e io, svenuto, mi areno sulla riva
        del fiume:  sono vivo per miracolo.  Mi
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