Page 25 - Daniel
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Daniel – Perù   9ROWL'L6SHUDQ]D Q     Daniel – Perù   9ROWL'L6SHUDQ]D Q

 sterrata e  perfino  la  jeep,  guidata da   provati: Amalia, Toribio, Hernan, Olinda e
 Toribio, fatica a  procedere:  la  strada  è   io... Io  mi  chiudo nel silenzio,  fotografo
 proprio  impervia;  e così  arriviamo a una   l’immagine  di quel  bimbo  che mi guarda
 stamberga -  perché  non  oso  definirla   attraverso la fessura e quella foto diviene
 casa: vecchie assi marce tenute insieme   per me reliquia  di sofferenza.  Non
 da chiodi  arrugginiti,  senza finestre,  ma   sappiamo cosa  fare e  decidiamo di
 solo logore tele. Bussiamo alla porta, non   ritornare nel pomeriggio.
 ci risponde  nessuno;  faccio  il giro,  ma   Nella mia preghiera quotidiana
 anche la scassata  porta  posteriore  è   ricordo il piccolino e la potente sfida che
 chiusa: la  desolazione totale.  Un  cane   mi lancia. In un mondo che tanto parla di
 randagio  mi segue: è malato  e pieno  di   tutela  dei minori, di rispetto  dei piccoli,
 croste, povero,  e  intanto  la  natura   quel bambino peruviano mi lanciava una
 rigogliosa  fa  da cornice a un luogo di   grossa provocazione. Quanti bimbi vivono
 disperazione. Ma  il  culmine  di  questa   nelle stesse condizioni  drammatiche  di
 disperazione, un  vero  buco  nero  di   Daniel?
 disperazione, è quello che sto per vedere.   Nel pomeriggio  la casa è aperta;
 Ritorno alla porta principale, busso e sul   siamo venuti con l’intento  di adottare  a
 momento  non mi accorgo che dallo   distanza uno dei sei bambini. Da lontano
 spiraglio della porta un  bimbo  mi  sta   riconosco  il bambino che era rimasto
 guardando; è  piccolo  piccolo,  così  mi   chiuso in casa dai pantaloncini arancioni;
 accuccio alla sua altezza.  Non fiata  e il   lo saluto  con la mano - e lui che fa?  Mi
 suo silenzio mi gela  il cuore, mentre un   corre incontro, mi salta in braccio e mi
 grande lacrimone gli cola lungo la   stampa un  grande  bacio  sulla  guancia:
 guanciotta. Mi rendo conto che il bambino   ricorderò sempre quel  dolcissimo bacio
 è chiuso in casa, da solo; rifaccio il giro e   che mi ha colpito nel cuore. Con il bimbo
 dalla porta anteriore lo vedo: è un bimbo   in braccio arriviamo alla catapecchia dove
 piccolo,  solo nello squallore della casa:   ci accoglie  Milagros, la mamma.  Guardo
 solo, al  buio  e  piange silenziosamente.   negli  occhi la povera donna  e le chiedo:
 Che scena sconvolgente!  Tutti  siamo   “Ma tu,  chiudi  tuo figlio  in questa
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