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eventuale immaginazione. E allora come perfettamente a ciò che egli racconta,
non commuoversi e non piangere? Come osserva, agisce in prima persona, perciò
non abbracciare e consolare? Come rende il racconto talmente accattivante e
voltarsi dall’altra parte facendo finta di immediato che il lettore partecipa e
non aver visto? Come non indignarsi e condivide tenendo a memoria i fatti, gli
sentirsi comunque impotenti? Eppure non incontri, i colloqui come se lui stesso
tutto sembra perduto. divenisse attore e co-protagonista,
realizzando una specie di full immersion
Don Gigi, con l’aiuto dei suoi pervasiva e memorabile. Pertanto non è il
insuperabili accompagnatori, evidenzia i caso che mi soffermi sui singoli quadri
mille volti che sbucano dalle capanne che per individuarne le peculiarità e, in taluni
appaiono illuminanti da sprazzi di luce e episodi, la drammatica condizione
di speranza. Com’è nel suo inconfondibile umana, lasciando al buon lettore di
stile, davvero “missionario”, Don Gigi non godersi fino in fondo lo stupore, la
molla, tiene salda la visione e la missione meraviglia, l’indignazione e il desiderio
e persegue tenacemente gli obiettivi che insopprimibile di farsene carico.
l’“Associazione Santina” si è data. Ciò
che colpisce comunque e sempre, tra D’altra parte valgono a guida i
soprese e novità di percorso e qualche bellissimi contributi delle due donne
considerazione a margine per chi legge e succitate, Valentina e Blanca. A loro
intende essere coinvolto concretamente, onore, cito a proposito la loro finezza di
è la testarda volontà di portare la bellezza intuizione e di descrizione che basta a
della gratuità di una presenza che si farci assaporare l’unicità di un’evocazione
qualifica come “dono” e che crea un soffio che strappa non solo lacrime e abbracci
di vita promettente in quanto riferita a Dio ma la voglia di esserci e di condividere
stesso. Va osservato, tra parentesi, che una condizione di vita che rasenta lo
lo stile letterario di don Gigi ruba il cuore scandalo per le evidenti ingiustizie e le
e la mente. Ma non è fine a se stesso. In perduranti precarietà di situazioni
realtà lo strumento linguistico si associa esistenziali. Don Gigi, con coraggio e