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Brevi note di storia

    Il tempo passava, ma nel frattempo prendevamo decisione impor-
tanti: venivano elaborati gli ambiti fondamentali di intervento, quali
lo studio della spiritualità di Santina, l’attenzione a Gerusalemme, al-
le malattie cardiovascolari, al mondo dell’emigrazione. Poi si doveva
decidere la sede: Bergamo, Gerusalemme, Roma? Alla fine si optò per
Roma per comodità di gestione. Poi si doveva definire il ruolo del Pre-
sidente, del Comitato Direttivo, del Segretario. In tutta questa vicenda
segretamente erano al lavoro le infaticabili monache di clausura che
pregavano per la buona riuscita della nostra Associazione e molti amici
che con la preghiera dedicata a Santina pregavano novene per la realiz-
zazione del nostro grande progetto.

    Mi ricordo di aver pregato per questa iniziativa da New York a Mo-
sca, dove nel mese di aprile mi portò ancora la solidarietà di Santina.
Dunque la preghiera era la segreta protagonista. Mentre raccolto nella
preghiera chiedevo a Dio il dono di tale Associazione, si faceva avanti
l’idea di un’Associazione dai toni umili e discreti, fatta di pochi e sem-
plici amici disponibili per la conoscenza profonda di Santina, più che
per le loro disponibilità economiche. L’idea era semplice: i soci fonda-
tori dovevano essere persone che avevano ben conosciuto mia Madre –
questo doveva essere il primo connotato – e la dovevano aver ben cono-
sciuta da un punto di vista spirituale. Obbligo era dunque la presenza
di mia sorella Maria Carolina e di mio zio Padre Luigi Zucchinelli, ai
quali chiesi di partecipare in qualità di Membri del Consiglio Direttivo.
Come Segretario scegliemmo Giampietro Teodori, che aveva seguito
la nostra vicenda come commercialista durante tutta la vita d Santina.

    Definiti tutti questi dettagli una sera da Bergamo mi chiama Beppe:
“Senti Don Gigi io potrei venire a Roma per la firma dell’atto costitu-
tivo il giovedì 18 luglio, che ne dici?”. Appena Beppe mi disse quella
data sentii un fremito profondo e dissi dentro di me: “Ma guarda che
cavolo di data mi va a scegliere, proprio la data in cui Santina è sta-
ta operata!! Mamma tu per caso non c’entri nulla??”. Mi guardai bene
dal rivelare al caro amico questi miei pensieri, magari gli altri soci fon-
datori non sarebbero stati disponibili... Meglio chiedere a tutti. Maria
Carolina in quel periodo non sarebbe potuta venire e dunque Beppe
raccolse a Bergamo la sua delega per firmare al posto suo davanti al
notaio romano. Tutti gli altri invece dissero di sì e quindi ci demmo ap-
puntamento per le ore 15 dal notaio Emilia Trombetta in Corso Trieste a
Roma. Giuseppe arrivò da Bergamo con uno zainetto: venne a trovarmi
in Segreteria di Stato, pranzammo insieme organizzando le ultime cose
e poi passammo a prendere mio zio Padre Luigi.

    Tutto era ormai pronto e sinceramente ero emozionato. Avevo ini-
ziato la mia giornata con la preghiera intensa e celebrando la Messa

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