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Amici di Santina Zucchinelli ONLUS

A Heart Poured Out for God. In seguito il caro Abe si ammalò di cancro e
morì nell’anno 2011. Grande commozione provocò in me la santa morte
di quel caro amico ed ho visto in tale morte un incentivo a realizzare il
suo grande desiderio.

    Cominciai così a parlare di Fondazione Santina Zucchinelli con
amici a Roma nella primavera dell’anno 2012. Il carissimo Michele
Benetti cominciò a raccogliere le carte ed a vedere le reali possibilità
di dare inizio ad una Fondazione. Nel frattempo Santina morì il 4 di-
cembre 2012: alla sua morte un fulmine entrò nel mio cuore e sentii
come una necessità vitale, un’esigenza formidabile, quella di dar vita
presto ad una Fondazione, per non sperperare il grande esempio di
Santina. Mi ricordo che alla predica del funerale il 6 dicembre 2012,
nella chiesa delle Monache Benedettine di Santa Grata in Città Alta a
Bergamo annunciai il desiderio di far nascere a breve tale Fondazione.
Non contento lo dissi anche nel funerale a Roma il 13 dicembre sera,
alla presenza del Card. Comastri ed infine lo ripetei al funerale di Ge-
rusalemme al Santo Sepolcro, presso l’altare della Maddalena, il 15 di-
cembre alla presenza del Padre Custode della Terra Santa. L’idea della
Fondazione era divenuta un’ossessione: continuare a far conoscere la
meravigliosa storia di Santina al mondo. Con Michele ci trovammo a
Roma da un avvocato per valutare bene la possibilità reale di tale Fon-
dazione. Occorreva raggiungere il capitale sociale di euro 100.000, una
cifra spaventosa per me. Cosa fare? Mi ricordai dei 5.500 dollari che
erano a New York e pensai di raccogliere anche quei denari nel tenta-
tivo di giungere alla somma. Dovevo ritornare a New York anche per
dei contratti con editori e così dal 9 al 14 febbraio 2013 mi recai negli
Stati Uniti e mentre Papa Benedetto XVI a Roma dava le sue dimissio-
ni, io ritiravo i denari depositati anni prima a Manhattan. Ritornato
in Italia iniziai la ricerca di sponsor per tale Fondazione, ma a parte
Ennio Doris di Mediolanum e Carlo Fratta Pasini di Banca Popolare di
Verona non riuscii a trovare persone che potessero aiutarmi a giungere
alla cifra di 100.000 euro.

    In uno dei miei ritorni a Bergamo confidai la mia tristezza al caro
amico Giuseppe Artesi che già in passato mi aveva seguito sulla vicen-
da di Josmell a Cuba ed in altre iniziative di beneficenza; conosceva
bene Santina e la nostra provata storia di solidarietà. A cena al locale
Il Pianone mi disse: “Ma Don Gigi che bisogno hai per i tuoi scopi ca-
ritativi di dar vita ad una Fondazione? Possiamo più semplicemente
dare vita ad un’Associazione ONLUS magari dal nome Amici di Santina
Zucchinelli. Ci penso io...”. E come Abe anni preceedenti, Michele negli
anni seguenti, il buon notaio di Bergamo si mise al lavoro ed organizzò
il lavoro.

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