Page 9 - NASREN
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all’8x1000 destinato alla Chiesa Cattolica – come
Segretario generale della Conferenza Episcopale
Italiana e quindi a nome dei Cattolici italiani,
c’è l’impegno a farli rivivere e restituirli a un’au-
spicata normalità, fatta di lavoro e di tradizioni
religiose belle e tenaci. Non è un caso se tanti
uomini e tante donne, pur di non tradire la loro
fede, abbiano trovato lì la morte o da lì siano
fuggiti. Sono anche i luoghi dai quali proviene
una bibbia in arabo, sfuggita alla furia violenta
e distruttrice dell’ISIS, recuperata nella Chiesa
di Um Al Mauna di Mosul e regalatami da don
Gigi. La custodisco come una preziosa reliquia.
Mi fa sentire infatti vicini i racconti che attraver-
sano questo libretto dedicato a una ragazzina
yazida di nome Nasren, che oggi vive nel campo
profughi di Dawidiya a 70 chilometri da Mosul.
Mentre scrivo questa Introduzione, si sta ancora
combattendo per la conquista della parte destra
della città da parte dell’esercito iracheno. Sono
contento di presentare la storia di Nasren. Una
storia di dolore e sofferenza. Nasren infatti è
affetta da “Disturbo post-traumatico da stress”
(DPTS). Altro non è che la conseguenza delle
forti sofferenze psicologiche che accompagnano
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