Page 10 - Luca
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Presentazione






       una seria e commossa meditazione


           Questo piccolo libro è un instant book: a cal-                 portato a vedere il grande dolore tra noi. Berga-
        do sulla frontiera dell’epidemia di coronavirus a                 mo, con il 'Papa Giovanni', è stato una frontiera
        Bergamo, specie dall’osservatorio dell’ospeda-                    dolente della battaglia tra la vita e la morte.
        le 'Papa Giovanni XXIII', di cui abbiamo sentito                    Luca  Lorini,  direttore  del  dipartimento  di
        parlare molto in queste settimane. L’ospedale è                   emergenza del 'Papa Giovanni XXIII', rivela uno
        luogo di cura, ma anche di dolore. Lo sappiamo                    degli aspetti più terribili di queste settimane:
        tutti. Lo sanno la Fondazione e l’Associazione                    “Forse lo squallore più forte della morte è mori-
        intitolate a Santina Zucchinelli, che hanno pro-                  re soli”. La solitudine è sempre una povertà in
        mosso questo libro.                                               più. Lo avevamo dimenticato nella nostra società
           Conosciamo i dolori personali e privati. Ma                    opulenta, dove tanti, troppi, specie anziani, sono
        un dolore, così forte e opprimente, lo aveva-                     lasciati soli. E la solitudine diventa insopportabi-
        mo visto solo in aree lontane del mondo: nelle                    le, quando si è deboli, malati, non autosufficienti.
        grandi periferie umane del Sud, dove si vive                      Aggiunge un infermiere, Filippo, a contatto con
        con niente e si muore per niente, dove man-                       i malati di Covid 19: “Questa è la malattia della
        ca la cura e il necessario per sopravvivere. Il                   solitudine…”. E poi osserva, quasi con un dolo-
        nostro mondo opulento (non tutto) ha chiuso                       roso sospiro: “Tanti, ma tanti, anziani!”. Sì, tanti
        persistentemente gli occhi sui grandi dolori del                  anziani si sono ammalati e troppi sono morti. Don
        mondo. Tanto dolore vissuto nelle nostre terre                    Angelo, un parroco di Bergamo, racconta la per-
        non ci potrà non rendere più sensibili alla soffe-                dita dell’anziano padre e la malattia della madre.
        renza lontana e vicina. Perché in questo mondo                      La morte di tanti anziani ha rivelato una fragi-
        globale – si vede bene in questi giorni – non ci                  lità strutturale della nostra società: la condizione
        sono frontiere. La realtà di questa pandemia ha                   degli anziani più fragili. Soprattutto quelli istitu-

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