Page 7 - Ashur
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vescovo: carceri, ospedali, scuole, altri luoghi di
         dolore e di speranza… alla fine della giornata
         Gigi si rifugia con il suo bagaglio di esperienze
 presentazione  vissute sul campo, di storie di dolore, di fede e
         di speranza, nella sua bettola nella quale il suo
         amico pakistano gli prepara il narghilè, gli serve
 Questi volumetti, che Gigi scrive con la passio-  un goccio di whisky e lui stende il rapporto del-
 ne dell’uomo di fede - che come tutti gli uomini   la giornata. Sono storie forti: quando le leggi,
 però in alcuni momenti della sua vita finisce in   certo, ti toccano, magari ti commuovono pure;
 balìa di dubbi e incertezze - loro si chiamano “vol-  ma quando le vivi in prima persona, quando hai
 ti della speranza”. Ecco. La storia di Ashur, che dà   davanti a te Ashur, Saber con la famiglia, Ramsi
 il nome a questo libretto che racconta gli incontri   e il figlio che ti raccontano il loro vissuto, tutto
 della speranza che Gigi ha avuto in Iraq, è vera-  fa un effetto diverso. Ti sconvolgono la coscien-
 mente una storia di speranza – spes contra spem   za, ti costringono a guardarti dentro, ti fai delle
 –, di quella speranza che affonda le sue radici in   domande – e non sempre riesci a darti una rispo-
 una fede granitica.   sta. La fede di queste persone, il loro affidamento
 Ci raccontano della speranza, i libretti di Gigi,   totale nelle mani di Dio, la speranza in una rina-
 dicevo. Della speranza che è l’ultima a morire,   scita che ne deriva, noi quasi non li conosciamo
 dice il detto. Della speranza che è caratteristica   più. La loro fede, che non ha le nostre sovrastrut-
 della nostra fede cristiana, ci insegnano. Ma per   ture e nemmeno i nostri “se” e “ma”, che quasi
 noi, che viviamo una vita in fin dei conti “tranquil-  pongono una condizione alla nostra fede… E ti
 la” – anche quando è condizionata dalla pande-  viene voglia di ripulirti un po’ – inside – per tor-
 mia da covid-19 – questa parola ha perso la pro-  nare alla semplicità della loro fede. È un viaggio
 fondità del suo significato e noi non sappiamo più   nella sofferenza, è vero; ma è anche un viaggio
 comprenderla nel nostro quotidiano.  nella speranza e nella certezza che ci viene dalla
 Gigi alterna la visita ad alcune famiglie alle   consapevolezza che con l’aiuto del Padre nulla è
 visite del sacerdote, che fa accompagnando il   impossibile.

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