Page 8 - Arminda
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Messico
arminda
violento, apparentemente senza motivo, molti
componenti della sua famiglia. Lei, però, non
è morta dentro, non chiede vendetta, e acco-
glie in casa don Luigi “con uno sguardo dolce”,
nonostante sia “devastata dalla violenza e dal
dolore”. Ciò che colpisce in queste pagine è l’at-
teggiamento compassionevole della famiglia
che, pur in condizioni di bisogno e pur neces-
sitando dell’aiuto della Fondazione, prima di
accettare chiede se qualcun altro ne avesse più
bisogno di loro, perché nel caso rinuncerebbe-
ro. Credo sia una grande lezione di dignità.
In un altro capitolo del volume viene raccon-
tata la celebrazione del battesimo di Santina,
una bellissima bimba nata nel carcere di Las
Cruces ad Acapulco, dal papà Luís e dalla mam-
ma Damaris, una coppia condannata a una pena
detentiva di oltre cinquant’anni. Sono entrambi
accusati di favoreggiamento dell’immigrazione
clandestina, un reato punito con molta severità in
Messico. Don Luigi non è un giudice, ma nel col-
loquio con la coppia dimostra di sapere quanto
grave sia il problema dei trafficanti di clandestini,
e come questa attività ogni anno arricchisca la
criminalità del luogo. Al tempo stesso descrive la
vita di questa coppia e di questa bimba – l’unica
che non ha colpa –, all’interno di uno dei peni-
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