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            Andiamo al dunque: non lavoro più in                             È vero, lascio per sempre il Vaticano, ma
         Vaticano, non lavoro più in Segreteria di Sta-                   non lascio certamente i soci di Roma che han-
         to, quindi non più passaporto prestigioso,                       no condiviso con me tanti anni. Venticinque
         non più incarico altisonante, non più rap-                       anni non si dimenticano e non si possono
         porti in forza di una istituzione di cui fai par-                dimenticare; è vero pure che dal 2005 quella
         te. Nulla di tutto questo. Cosa mi rimane in                     vita aveva incominciato ad andarmi stretta;
         mano? Due cose, semplici, ma sulle quali dal                     anche se il mio lavoro l’ho sempre fatto con
         2005 ho giocato la mia vita: il mio sacerdo-                     coscienza, il mio cuore era sempre di più fuori
         zio e Fondazione Santina con gli amici della                     da lì. I miei migliori amici di questi anni? Sono
         Associazione. Lasciare 25 anni di lavoro spe-                    32: sono i 32 volti di speranza che con que-
         si con passione e dedizione al servizio della                    sto viaggio diventeranno 33, e sono loro che
         Santa Sede non è facile, non si dimenticano                      ora mi danno coraggio, conforto e sostegno.
         facilmente: se fosse così non avrei lavorato                     Sono loro, e quando si affacciano le lacrime,
         bene, oppure non sarei di carne ed ossa. La                      loro me le asciugano con il loro coraggio e
         difficoltà di questo viaggio è che mi trovo a                    la loro forza... Non è la Curia romana con le
         viaggiare in me stesso, riscoprendomi prete                      sue onorificenze a darmi forza, no: sono piut-
         di una Chiesa meravigliosa come quella di                        tosto i preti di Bergamo che mi stanno vicini
         Bergamo ed alla guida di una Associazio-                         e a questo proposito, voglio aprire questo
         ne di alcune centinaia di persone che fanno                      libretto, che scriveremo insieme nei prossimi
         della carità uno stile di vita per tanti luoghi                  giorni, con il nome di don Roberto Trussardi.
         del mondo. Non vi nascondo che, quando                           Chi è don Roberto?
         venerdì notte sono entrato nella mia bella                          Non è un monsignore, non è di Curia, ma è
         casetta in città alta a Bergamo, sono scoppia-                   il Direttore della Caritas di Bergamo. Un uomo
         to a piangere pensando ai tanti anni passati                     sui cinquanta anni, bergamasco, dai toni
         in Vaticano.                                                     asciutti ma di sincera cordialità e dal cuore

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