Page 8 - Kelvin
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di vite spezzate che rinascono, di chiavi spezzate del
lucchetto di una cella che resta chiusa ma che si apre
al mistero della salvezza e della speranza, grazie alla
preghiera. Il tutto in un carcere di massima sicurezza
del Perù, uno dei tre carceri di massima sicurezza del
Paese, dove sono rinchiusi in condizioni disumane i
peggiori delinquenti locali. Dio è la sorgente di tutto
l’amore. Il suo Vangelo non è ideologia. È amore.
“Il suo affetto – affermava Croce durante la Seconda
Guerra Mondiale quando l’esplosione di odio della
storia insanguinava il mondo – fu di amore verso tutti
gli uomini, senza distinzioni di genti e di classi, di li-
beri e di schiavi, verso tutte le creature, verso il mon-
do che è opera di Dio, e verso Dio che è Dio dell’a-
more, e non sta distaccato dall’uomo”. Kelvin, nella
sua semplice preghiera di perdono e pentimento, ci
dimostra che l’ideale evangelico, la fede, non appar-
tiene ad un popolo di sofferenti, ma ad un popolo di
Dio felice di vivere, cosciente della sua dignità e del
suo destino immortale, in cui l’amore misericordioso
vince il peccato, la sofferenza e la povertà. Pregando,
Kelvin ha aperto gli occhi dell’umano, relativo e prov-
visorio, per vedere Dio nel cielo stellato dei 5.000
metri delle Ande peruviane. È la prova dell’esistenza
di Dio.
Luca Collodi
Radio Vaticana
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