Page 9 - Felix
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lui un clima ovattato. Ebbene, ce n’è uno che non
risponde ai canoni abituali. Molte volte l’anno,
si toglie gli abiti da monsignore, inforca jeans e
camicia, spesso un cappellaccio all’Indiana Jones,
e si avventura nei luoghi della disperazione del
pianeta. Una iniziativa nata come nascono i fiori
più belli, quasi per caso. Come nascono gli alberi
in luoghi impervi. Un minuscolo seme si deposita
in posti reconditi, cresce nel silenzio, poi, come
esemplificava Gesù per il regno dei Cieli, diventa
un albero che dà riparo e consolazione a molti.
Così ha iniziato don Gigi, un uomo con gli occhi
da bambino, e che dei bambini ha il sorriso timi-
do ma radioso. Un sorriso disarmante che scalda
chi lo incontra, sia esso un orfano, una vittima,
o un killer. Parlare non basta, aiutare le iniziati-
ve caritative con un conto corrente non basta,
occorre che la fede diventi opera, ha pensato
don Gigi. E ha iniziato ad andare sui posti che i
primi amici gli indicavano, lì guardava, parlava,
incontrava le persone del luogo, capiva di cosa si
aveva bisogno. Poteva trattarsi di rifare il tetto di
una scuola, o un pozzo d’acqua per il villaggio, o
qualsiasi altra cosa. Un’opera che è cresciuta nel
tempo, con il Monsignore Indiana Jones che ogni
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