Viaggi di Solidarietà

KENYA 27 FEBBRAIO – 15 MARZO 2023 55MO VIAGGIO DI SOLIDARIETA’


FONDAZIONE SANTINA ONLUS ASSOCIAZIONE AMICI DI SANTINA ZUCCHINELLI
55MO VIAGGIO DI SOLIDARIETA’
Beati i puri di cuore  (Mt 5,8)
Kenya 27 febbraio – 15 marzo 2023
In questa pagina viene riportato il programma del 55mo Viaggio di Solidarietà in Kenya, dove Fondazione Santina inaugura un pollaio costruito all’interno di un orfanotrofio molto povero nell’area di Msabaha. Ecco il video

INTRODUZIONE: JOSEPH E LA SOLITUDINE (DAL LIBRO DI LUIGI GINAMI: BEATRICE, EDIZIONI MESSAGGERO DI PADOVA PP. 37-44)
Il muezzin invita alla preghiera dai minareti delle 11 moschee di Bura Tana. Scrivo fuori dalla polverosa stanza che mi ospita in questi giorni che trascorro qui con Jimmy. Siamo venuti per inaugurare la cucina e il refettorio della Missione. È sera, una sera piena di polvere, di vento ma anche dei magici colori del tramonto che ci porta poi nella notte piena di stelle e di silenzio. Sono appena tornato da un pietoso pellegrinaggio alla casa di vecchi che vivono nella miseria e nella solitudine più assoluta. È la prima volta che mi avvicino al problema – sembra poco conosciuto eppure aberrante – della vecchiaia in questi poveri villaggi del centro Kenya. Sono tribù somale, quelle che vivono qui, insieme alla tribù dei contadini orma e le due etnie sono in forte conflitto tra di loro: risultato, vendette tribali che finiscono in squallore e desolazione. La giornata è iniziata con la visita a Joseph, un anziano di più di 86 anni. La jeep si ferma fuori dalla sua capanna: facciamo fatica ad entrare. Dentro un trionfo di buio e fetore, camminiamo tra escrementi, orina e una bacinella di acqua… e poi, piano piano, nel buio che contrasta con il sole fuori, intravedo lui. Lui è in uno stato pietoso. La puzza è terribile, soffocante. Mi inginocchio per vederlo meglio e sento i pantaloni bagnarsi a contatto con la lurida gommapiuma che gli fa da materasso: appoggio la mano e la sollevo bagnata. Annuso la mano… la puzza è inconfondibile: pipì. L’uomo trema, si lamenta e piange; è così sporco, poveretto … Mai vista una scena simile in vita mia, giuro! Ci dice che sono diversi giorni che non vede nessuno. È stremato e parla in modo convulso. Sono pietrificato davanti a questo vecchio crocifisso: senza cibo, sporco, soltanto con quella poca acqua che resta nella bacinella vicino alla sua testa, che qualcuno ha riempito più di dieci giorni fa. Mai avrei immaginato di trovarmi di fronte a una scena così forte. I suoi gridi e le sue lacrime mi lacerano il cuore. Si lamenta indicando la gamba sinistra. Provo a togliergli i pantaloni ma urla, sollevo delicatamente i pantaloni fino al ginocchio ma lui con la mano tremante mi ferma. Sono confuso e spiazzato, non so cosa fare, mi sento totalmente inadeguato di fronte a questo scempio. Guardo Anthony, il catechista, con lo sguardo invoco una spiegazione; e lui, lentamente, mi dice: “Gigi, di persone in questo stato sono pieni i nostri villaggi! Quando diventi vecchio, diventi uno scarto! Quest’uomo ha cinque figli, ma dove sono? Scappati – ma sai perché? Perché loro stessi muoiono di fame, anche loro non hanno di che sfamare se stessi e i figli. Non voglio dire che stiano peggio di lui, ma nemmeno tanto meglio: negli occhi hanno la paura del futuro!”. Mi rendo conto che dice il vero, ma questo non può giustificare questa situazione terribile… Anthony continua: “Padre, ma sai cosa vuol dire vivere nel dolore, in completa solitudine? Vuol dire vivere l’angoscia più nera e più profonda, come solo la solitudine e il dolore la sanno dipingere. Quando arrivi a questa età e vivi nell’abbandono totale, incominci a non uscire più dalla capanna: sei sempre al buio e per questo inizi a non distinguere più la notte ed il giorno e poi il succedersi dei giorni, e anche se gridi la tua angoscia, nessuno ti sente. Entri in un universo parallelo che rasenta la follia, ma se continui a vivere così Lei, la signora e padrona di questi diseredati, la Follia, piano piano diventa la padrona e ruba il cervello e l’anima. Guarda i suoi occhi, don Gigi… è molto, molto lontano da noi”. Anche la capanna è molto lontana dal villaggio, un tugurio fetido e cadente, assomiglia di più a un deposito merci che un qualcosa che assomigli a una casa. La baracca svetta nella solitudine della pianura secca ed arida, piena di cespugli magri. Se a Joseph succedesse qualcosa non sarebbe possibile intervenire in alcun modo – e forse lui lo sa da sempre, anche se oggi non è con noi. Mi viene da piangere: come faccio a dormire, questa notte? E mi sento un idiota: devo portarlo via, ma dove lo porto? Giro questa domanda del cuore al catechista, che mi dice: “Vedi, Gigi, l’incontro con la solitudine e la sofferenza di questo vecchio ti ha fatto bene, ha provocato in te una sana reazione. Ora e qui, per lui non puoi fare nulla, ma una volta tornato a casa, nella tua Bergamo, puoi pensare a cosa poter fare per lui e per tanti altri come lui! Ringrazio Dio che sei venuto a trovarlo perché così torni in Italia con un tatuaggio nel cuore, un nome: Joseph. Ricorda, padre: la sua povertà e la sua solitudine ti devono insegnare a non lamentarti del tuo benessere muzungo! Tu stai bene, hai la salute, una bella casa, tanti amici. Quando ti senti solo, pensa a Joseph e vergognati del tuo sentimento perché quella non è solitudine: la solitudine vera è quella di Joseph e oggi tu sei venuto a scuola di solitudine”. Il povero vecchio continua a piangere e bagna la sua barba bianca: i suoi occhi lontani implorano aiuto, chiedono vicinanza. Lo guardo intensamente e lo adagio sul lurido pagliericcio. Lentamente lo accarezzo: Joseph, a sentire la carezza sulla guancia, smette di piangere, nei suoi occhi arriva una luce nuova e adesso sono io che mi sciolgo in lacrime e le mie lacrime si confondono con le sue e scendono sulla sua barba.Anthony mi prende per un braccio: “Ora andiamo, padre, sono sicuro che farai qualcosa per lui! Porta via con te il suo pianto, i suoi gemiti, la sua solitudine e questa sera, quando in missione ti addormenterai, pensa a lui che rimane qui, accanto a lui una bacinella di acqua semivuota, vicino a …nessuno, in preda al panico ed alla disperazione che viene dalla solitudine … e prometti di fare qualcosa non solo per lui, ma per i poveri anziani di questo villaggio”. Prendo la bacinella d’acqua semivuota, esco e alla vicina cisterna attingo acqua e riporto la bacinella piena vicino al lurido giaciglio. Lo guardo, e anche se so che lui non mi capisce, dico a lui per dirlo a me stesso: “Joseph, non ti preoccupare, torno e torno presto”. Lui mi segue con lo sguardo mentre il catechista chiude la porta: in quel momento, nel cuore mi si sigilla il buio di quella capanna… E ora, in questo momento, mentre qui alla missione stanco morto scrivo queste righe, mi chiedo con tristezza: cosa starà facendo Joseph, ora? La risposta è cupa, buia e dura: Joseph ora sta piangendo perché sente dolore e vive una sconfinata, angosciosa solitudine. E la domanda con la quale termino questo cupo report è semplice: PERCHÉ? Spero che questa domanda ti arrivi dall’Africa con questo report, entri nel tuo telefonino e non ti lasci dormire …

Programma
Delegazione in Kenya: Luigi Ginami Presidente, Jimmy Katana Responsabile per Kenya, Sister Josephine ed Esha, Responsabili programma mutilazioni genitali femminili a Garissa

 

GIORNO MATTINO POMERIGGIO  – SERA
Lunedì
27 febbraio
ITALIA – ETIOPIA
La Santa Messa di inizio del 55mo viaggio di Solidarietà sarà celebrata Domenica 26 febbraio alle ore 17,30 al Santuario di Stezzano – Ore 17,30 partenza per aeroporto di Milano Malpensa
– ore 22.55 volo ET737 per Addis Ababa in Etiopia
– ore 7,20 arrivo ad Addis Ababa
Martedì
28 febbraio
ETIOPIA – KENYA 
– ore 10.10 volo ET322 per Mombasa in Kenya
– ore 12.30 arrivo a Mombasa
– transfert per Msabaha e visita tomba di Everlyne
– ore 17.00 Messa
– ore 18.00 breefing con Jimmy per dettagli viaggio
– cena e pernottamento
Mercoledì
1 marzo
MSABAHA
– ore 10,00 visita alla prigione di Malindi e sopralluogo alla cella da noi costruita
– ore 12, 00 pranzo
– ore 15,00 celebrazione eucaristica e inizio visita famiglie dei bambini in adozione a distanza:
Brian di Lucia e Denis di Elena, Faith di Paolo
– cena e pernottamento
Giovedì
2 marzo
MSABAHA
– ore 9,00 celebrazione eucaristica
– visita all’orfanotrofio ed inaugurazione pollaio
– pranzo
– ore 16,00 visita alla famiglia di Stella di Fulvia per festa di compleanno della bambina  che compie tre anni
– visita alla famiglia di Haman Ali di Clara
– rientro a Msabaha cena e pernottamento

Venerdì
3 marzo
MSABAHA
– ore 9,00 celebrazione santa Messa
– incontro nuovo parroco di Msabaha
– partenza per ospedale, incontro con i malati
– pranzo
– ore 16.00 visita alla nuova parrocchia di Padre Lukas
Sabato
4 marzo
MAMBRUI 
– ore 8,00 celebrazione della Messa
– Visita orfanotrofio e preghiera alle ceneri di Piera. Incontro con  Santina, Nora, Ramsi e Abraham ed Isac
– pranzo da Max
– visita alla famiglia di Santina ed alle famiglie dei precedenti programmi di adozione a distanza
– rientro a Msabaha
Domenica
5 marzo
MSABAHA
– ore 10.00 santa messa in parrocchia a Msabaha
– visita al muro di cinta della parrocchia da noi costruito
– Visita alle famiglie di Zawadi di Luciana, Dina di Raffaella, Lucy di Paola,
Lunedì
6 marzo
MALANGA E LANGO BAYA

 

– ore 8,00 celebrazione eucaristica
– partenza per Malanga e visita scuola tecnica
– visita a Lango Baya delle aule e del mural fatto costruire da Fondazione Santina
Martedì
7 marzo
MSABAHA
– ore 9 Santa Messa a Msabaha celebrazione in una cappella
– visita cisterne di acqua, pozzo e muro di cinta
– pranzo
– ore 14.00 visita alle famiglie di Idi di Anna e Catherine di Massimo
pernottamento alla casa di Nuru
Mercoledì
8 marzo
MSABAHA 
– Ore 9,00 celebrazione eucaristica
– partenza per il villaggio di Bendera e incontro con la famiglia
– pranzo
– ore 16,00 visita alla nuova capanna di Nuru ed incontro con la famiglia – Visita alle famiglie di Lucy di Paola, Idi di Anna e Catherine di Massimo

 

Giovedì
9 marzo
BURA TANA 
– Ore 8 celebrazione eucaristica
– ore 9 partenza con padre Ernesto per Bura Tana
– ore 14 visita all’anziano aiutato da Franca Scordo
– con padre Ernesto incontro con Beatrice (Libro #VoltiDiSperanza n.39) e scelta di una persona per #EverlyneProgram2023
Venerdì
10 marzo
GARISSA 
– ore 8,00 con Padre Ernesto partenza per Garissa
– ore 12,00 pranzo a Garissa e sistemazione
Incontro con il Vescovo George Mukata
– ore 15 visita alle famiglie delle 10 bambine mutilate genitalmente Munira, Iqra, Mariam, Hamina, Katra. Hamida, Bahati, Sakina, Fatuma, Sadia
– ore 19,00 rientro alla Missione, celebrazione della Messa
– cena e pernottamento
Sabato
11 marzo
GARISSA
– ore 8, 00 Celebrazione santa Messa e partenza per Campus universitario dove il 2.4.2015 furono trucidati 148 ragazzi cristiani
– incontro con gli studenti
– ore 11 visita al carcere di Garissa progetto pozzo per settembre 2023
– ore 12,30 pranzo in Missione
– ore 14 partenza per Bura Tana  in serata arrivo a Bura Tana e visita alla Cappella dei Martiri ed al refettorio e cucina nella parrocchia
Domenica
12 marzo
BURA TANA  
– ore 10,00 Santa Messa domenicale nella missione,
– pranzo
– ore 14.00 partenza in pullman o auto per Msabaha
Lunedì
13 marzo
MSABAHA
– ore 8 Santa Messa e visita alle famiglie della Costa Msabaha
– Visita all’orfanotrofio di Jakaranda e incontro con i responsabili
– rientro a Msabaha e meeting conclusivo con Jimmy
– cena e pernottamento
Martedì
14 marzo
KENYA ETIOPIA
– ore 9.00 santa Messa a Msabaha
– visita alla tomba di Everlyne
– ore 11.00 partenza per Mombasa
– ore 14.30 arrivo all’aeroporto di Mombasa
– ore 17.30 Volo ET323 per Addis Ababa in Etiopia, arrivo ad Addis Ababa ore 19.50
Mercoledì
15 marzo
ETIOPIA – ITALIA
– Ore 00.15 volo ET736 partenza per Milano Malpensa
– ore 4.50 arrivo a Milano e transfert a Bergamo
– ore 17,30 Santa Messa di ringraziamento al Santuario della Madonna dei Campi e fine del 55mo viaggio di solidarietà