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DECIMO ANNIVERSARIO MORTE DI SANTINA 4 DICEMBRE 2022


La pagina propone il programma dei festeggiamenti per il decimo anniversario della morte di Santina

I  PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI LUIGI GINAMI MAURICIO #VoltiDiSperanza N.38

DECIMO ANNIVERSARIO MORTE DI SANTINA
ROMA , GRAND HOTEL TIBERIO
VIA LATTANZIO N.51 ROMA
SABATO 3 DICEMBRE 2022 ORE 18,30 -20,30
Si può leggere e scaricare il libro cliccando sul seguente link: https://www.fondazionesantina.org/wp-content/libri/MAURICIO

Introduce la serata il Dottor Emanuele Berbenni, parte il primo video e la parola è al Dottor Giambattista Sertori Presidente di ADASM di Bergamo

COPERTINA: I 10 ANNI DELLA MORTE DI SANTINA
Video n. 1 PAROLIN LOMBARDI E COMASTRI RINGRAZIANO ADASM DI BERGAMO
Intervento di Gianbattista Sertori (tempo 5 minuti)

PRIMA RELAZIONE MAURICIO
pp. 21-27 del libro
Video n. 1. DECIMO ANNIVERSARIO MORTE DI SANTINA ZUCCHINELLI 4 dicembre 2022
Intervento si Padre Federico Lombardi s.j (tempo 10 minuti)

SECONDA RELAZIONE UN’AVE MARIA IN UN BORDELLO
pp.37-59 del libro
Video n.2 FONDAZIONE SANTINA ENTRA IN UN BORDELLO NELL’AMAZZONIA PERUVIANA
Intervento di Valentina Alazraki (tempo 10 minuti)

TERZA RELAZIONE NOE’ E L’INCONTRO CON IL NARCOTRAFFICO
pp. 59-95 del libro
video n.3 PROMO MAURICIO E I NARCOS DI COLOMBIA E PERU’
Intervento di Luigi Carnevale (tempo 10 minuti)

QUARTA RELAZIONE MUNAYPATA
pp.109-124 del libro
Video 4 IN BOLIVIA A LA PAZ IL VESCOVO DI BERGAMO BENEDICE IL MURO DI CINTA DELLA PARROCCHIA DI MUNAYPATA
Intervento di Emanuele Berbenni (tempo 10 minuti)

II. SANTA MESSA PRESIEDUTA DAL CARDINALE ANGELO COMASTRI DOMENICA 4 DICEMBRE 2022

OMELIA DEL CARD. ANGELO COMASTRI IN OCCASIONE DELLA MESSA DI SUFFRAGIO PER SANTINA ALLA PRESENZA DELLE SUE CENERI MORTALI PRIMA DELLA PARTENZA PER GERUSALEME (ROMA, 13-12-12)

1.      Nei lunghi anni in cui sono stato parroco ho accompagnato tante persone nell’ultimo passo della vita. Un fatto mi ha colpito profondamente: nei momenti importanti del dolore, nel momento della paura… tutti invocano LA MAMMA. Perché? Perché l’amore della mamma è il più forte, il più limpido, il più fedele amore che esista. Dio stesso, nel libro di Isaia, usa l’amore della mamma come termine di paragone per sottolineare  la profondità, la lealtà irrevocabile del Suo amore. Dio si specchia nell’amore della Mamma. Dice il Signore: “ Si dimentica forse una donna ( Mamma) del suo bambino, così da non commuoversi per il figlio delle sue viscere?” Evidentemente no! “Ma se, per assurdo, accadesse, io – dice il Signore – non ti dimenticherò mai!”. L’amore della mamma è certamente la perla più preziosa, che sia mai uscita dalle mani creatrici di Dio. Il primo pensiero, allora, è un grande GRAZIE per il dono della mamma. E, in particolare, per il dono di questa mamma, che ha tenuto sempre accesa la lampada della fede, affinché illuminasse tutta la sua famiglia. Santina appartiene alla categoria evangelica “dei piccoli e degli umili”, di cui Gesù parla commuovendosi. E Gesù aggiunge queste parole estremamente impegnative: “Costoro – dice Gesù – capiscono meglio i misteri del Regno di Dio” che sono contenuti nelle beatitudini. E questa è la cosa importante: il resto è polvere che il vento disperde.
2.      Un secondo GRAZIE vorrei consegnare stasera al Signore: UN GRAZIE per la qualità della morte di Santina, che per noi cristiani è il DIES NATALIS. E’ andata incontro al Signore purificata dal dolore, immersa nella preghiera quotidiana, abbracciata dalla fede e accompagnata dal suo figlio e dalla figlia fin sulla soglia dell’eternità. I veri credenti in Gesù – notatelo bene! – si distinguono da tutti soprattutto per il modo di morire. Ascoltando dalle labbra di don Gigi il racconto degli ultimi giorni della mamma, ho subito pensato alla morte di Santa Monica assistita dal figlio Agostino, che aveva ricevuto da poco tempo il santo Battesimo a Milano dalla mani di S. Ambrogio. La mamma, parlando confidenzialmente con il figlio Agostino, gli dice: “Figlio, quanto a me, nessuna cosa ormai ha per me dell’attrattiva in questa vita. Non so che cosa faccia ancora qui, ne perché ci sia, compiuta ormai la mia speranza in questo mondo”. Mamma Santina ci dice stasera le stesse cose: con la sua vita e con la sua morte ci ha insegnato che Dio è l’unico tesoro della vita ed è l’unico che possa riempire il vuoto di felicità che abbiamo nel cuore. S. Francesco di Assisi, un altro vero credente, è andato incontro alla morte CANTANDO. E volle, addirittura, che pochi giorni prima di morire gli portassero alcuni dolci, quasi per festeggiare la sua partenza per il cielo. La preghiera di Mamma Santina, che ora sta in mezzo alle folle dei redenti dal Sangue di Cristo, ci ottenga la grazia di vivere e morire con i sentimenti dei veri credenti. Questo è l’unico augurio veramente cristiano che possiamo scambiarci in questo momento nel quale la fede ci raccoglie e ci illumina.

OMELIA NEL GIORNO DEL FUNERALE DI SANTINA NELLA CHIESA DEL MONASTERO DI SANTA GRATA 6 DICEMBRE 2012 ORE 14,30

PREMESSA

– Quando volevo far sorridere mamma dicevo a Lei la seguente storiella. Mamma oggi ho incontrato per strada un Signore che mi ha detto: “Monsignore, Lei ha una Mamma Santa”. Io, Mamma, invece ho risposto a Lui: “Si sbaglia, io ho una Mamma Santina!”. A quel punto il volto silenzioso di Mamma si riempiva di luce e con un grande sorriso, iniziava a ridere divertita… ah, ah ah! E io regalavo un grande bacio a Santina.Oggi invece posso con grande orgoglio raccontare questa storia. Se un passante per strada mi fermassi domandandomi: “Monsignore, Sua Madre si chiama Santina?” Risponderei senza esitazione: “No, si sbaglia Signore, io ho una Mamma Santa!” Penso che ciascuno di voi – che ha conosciuto mia Mamma – mi possa dare ragione, non è vero?In questa omelia non parlerò di Santina prima della sua malattia, ma ho deciso di parlare di Santina solo per il periodo che va dal 4 giugno 2005 al 4 dicembre 2012, parlerò di mia Madre solo per i 7 anni e mezzo in cui la malattia l’ha radicalmente trasformata.

– La data del 18 Luglio 2005, è la data che ha cambiato la mia vita, una delle due date più importanti del mio vivere. La prima data importante è il 21 giugno 1986, il giorno in cui sono diventato prete; la seconda è la data del 18 luglio 2005, la data in cui ho visto il cuore pulsante di mia Madre, che mi ha letteralmente cambiato il modo di pensare… Ho ancora presenti molto bene i singoli passaggi di quell’intervento chirurgico e le forti emozioni che mi ha regalato. Senza quella esperienza non avrei mai potuto pensare di vivere una esperienza tanto forte con Santina.

– La terza premessa riguarda la presenza di mia sorella Carolina. Lei ed io abbiamo caratteri molto diversi e agli antipodi, ma abbiamo saputo trasformare la nostra diversità in complementarietà. Riconosco e ringrazio Carolina per il grande impegno che ha messo nel gestire la nostra casa: dall’acquisto dei pannoloni, alle pratiche di casa, alle pulizie a trascorrere tutti i sabati con Mamma a casa. A Carolina oggi va il mio ringraziamento, peraltro già presente in un capitolo del libro su Santina dedicato a Lei, nel DVD Quattro scintille di luce che nei titoli di coda dedica l’opera a Lei ed alla sua meravigliosa famiglia. Ho in cantiere un altro libro su Santina che avrà come titolo: “Dio asciugherà ogni lacrima” e sarà dedicato proprio a Maria Carolina.

LE CARATTERISTICHE DI SANTINA

PRIMA CARATTERISTICA: UNA TERRIBILE SOFFERENZA Il corpo che ho visto l’altro giorno in ospedale era un corpo letteralmente torturato da vecchie e nuove ferite causate da 109 giorni in Terapia Intensiva, 9 mesi di ospedale e un’appendice di altri dieci giorni, gli ultimi della sua vita. Inoltre mia Madre era disfagica, con frequente vomito, pressoché muta e al 100 per cento disabile. Letteralmente un rottame di vita, scartata da tutti e da tutto, un crocifisso vivente.
SECONDA CARATTEREISTICA: LA PREGHIERA
Santina è morta in un contesto sacrale di preghiera. Negli ultimi dieci giorni di vita la nostra camera di ospedale era divenuta una cella monastica dove ogni giorno vi era: Liturgia delle Ore, Rosario e al suo culmine l’Unzione dei Malati. Fino all’ultima Eucaristia in cui Santina, nella Prima Domenica di Avvento lo scorso 2 dicembre, aveva ricevuto la Santa Comunione sotto le speci del Sangue di Gesù, e l’Unzione dei Malati. Ma in questi 7 anni abbiamo pregato, pregato, pregato e ancora pregato! E ben dieci monasteri ci accompagnavano in questa preghiera continua.
TERZA CARATTERISTICA: LA SOLIDARIETA’
Abbiamo distribuito discretamente con il provento dei libri ben 518.000 Euro in solidarietà e siamo arrivati alla firma di una Fondazione che sarà chiamata “Fondazione Santina Zucchinelli” a favore di Gerusalemme, lo studio delle malattie cardiovascolari e l’aiuto del mondo dell’emigrazione.
QUARTA CARATTERISTICA: LA TESTIMONIANZA
Una vita così impossibile e dura si è trasformata in una vita piena di cose da fare, con la ferma convinzione che anche una vita di disabilità può avere una buona qualità di vita. Santina ha fatto proprio di tutto, ma soprattutto ha viaggiato in modo incredibile, difficile da realizzare anche per una persona sana. Ben 138.000 chilometri coperti in 324 giorni, ben 10 mesi e una settimana di viaggio visitando oltreche importanti santuari, anche luoghi come poveri villaggi del Kenya, le favelas di Salvador de Bahia, la martoriata Bosnia ed Erzegovina, il Cairo ed Alessandria d’Egitto, la Tunisia, solo per citarne alcuni.
QUINTA CARATTERISTICA: LA CATECHESI
In questi sette anni abbiamo molto insistito su di una sistematica catechesi ed abbiamo utilizzato diversi mezzi. Primo tra tutte le pubblicazioni di 8 libri in diverse lingue come l’inglese e l’arabo, poi con la mirata presentazione in conferenze di questi libri dall’Italia, alla Svizzera, all’Egitto, al Libano… E’ venuta poi la volta di un musical in un DVD, ed infine aggredito il mondo di internet con il sito https://www.fondazionesantina.orgcon il canale youtube dal nome La speranza non delude, al gruppo Face book dal titolo Quattro scintille di luce ed infine con twitter in @sorrisodiluce.
CONCLUSIONE
Chiudo questa omelia del funerale di Santina con un gioco. Ora per un momento chiudete tutti gli occhi. Ora ecco la mia domanda: pensate a Santina! Fatto? Bene, ora sono sicuro che tutti voi che avete pensato in questo momento a mia Madre l’avete pensata sorridente!! E’ proprio così dei più di 47.000 scatti fotografici nei nostri 43 viaggi Santina sempre è apparsa come sorridente. Quando la incontravate per strada nelle vie di Città Alta, Lei era sorridente, mai triste, un sorriso che mostrava occhi di luce, come alcune volte ha detto Papa Benedetto XVI incontrandoLa, un sorriso pieno di pace e di silenzio, ed infine un sorriso implacabile. E’ proprio con questo pensiero che ti diciamo, come disse Olinda incontrando per la prima volta la Cara Santina: Che bel sorriso principessa! Ed ancora ti salutiamo: Buon viaggio Principessa, il tuo Re, felice, ti attende entra nella stanza regale e ricordati di noi, ed anche dal paradiso regalaci sempre nel cuore un bel sorriso di luce!