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Quinto Anniversario Morte Santina


L’anniversario della morte di Santina sarà celebrato nella Basilica di San Pietro a Roma il 4 dicembre 2017. Il Cardinale Angelo Comastri presiederà la Santa Messa di suffragio alle ore 17,30 all’Altare della Tomba. Per entrare in Vaticano dai cancelli del Sant’Ufizio è necessario presentare l’invito qui sotto riportato. Alle ore 18,30 la celebre giornalista Valentina Alazraki Crastich di Televisa Messico svolgerà una conferenza sull’opera di solidarietà svolta dalla nostra Associazione e dalla Nostra Fondazione.

QUINTO ANNIVERSARIO MORTE DI SANTINA
2012 – 4 DICEMBRE – 2017

CINQUE ANNI CON SANTINA IN CIELO. COMASTRI CELEBRA A SAN PIETRO PER LA ONLUS CHE RICORDA QUESTA DONNA UMILE E STRAORDINARIA (04.12.17)
Può la vita di una donna, anziana negli anni, ammalata, costretta su una sedia a rotelle, con difficoltà anche a comunicare, produrre frutti, essere feconda e continuare a esserlo anche dopo la morte?

 

La storia di Santina Zucchinelli, nel cui nome un flusso crescente di aiuti ma soprattutto di amicizia giunge agli ultimi della terra, dice che sì, questo è possibile. “Quando sono debole è allora che sono forte”, spiega il figlio, don Gigi Ginami citando le parole di san Paolo nella seconda Lettera ai Corinzi, che sono il filo conduttore della sua straordinaria esperienza. E oggi la vita di Santina, donna umile e straordinaria, sarà ricordata nella Basilica di San Pietro con una messa celebrata all’altare della Tomba dall’arciprete, cardinale Angelo Comastri alle 17,30. Seguirà una conferenza della (ancor giovane) decana dei viaggi papali Valentina Alzrachi, vaticanista della tv messicana Visa, sulle attività della Fondazione Santina Zucchinelli Onlus alla Biblioteca Braschi. Tutto comincia a Bergamo quando Gigi è un bambino piccolo, orfano di papà, e la mamma, vedova e senza redditi, che fa le pulizie per dar da mangiare ai suoi due figli, si consacra da laica alla causa del Vangelo soccorrendo i barboni che dormono sotto i portici, dando così un esempio che segnerà la vita del futuro monsignore. In particolare un giorno Santina rientra a casa con un crocifisso rovinato dal tempo, che era stato gettato via: la donna lo regala al figlio e da questo gesto scaturisce tutto, perché il ragazzo comprende che null’altro conta che Gesù, povero in mezzo ai poveri, come don Gigi racconterà nel libro “Seguo il mio re!”.

 

La Fondazione Santina Zucchinelli Onlus, che ha festeggiato 4 anni di vita qualche mese fa, nasce come idea di servizio agli ultimi un bel po’ di tempo prima della sua costituzione grazie a una sorta di folgorazione che giunge a madre e figlio grazie alla badante peruviana che assiste Santina in 8 anni di invalidità. Don Luigi e la mamma incontrano attraverso di lei una realtà che non immaginavano, quella delle donne migranti, fatta di sofferenze e abbandono. E mettono in moto una macchina di sostegno per tante che lasciano il loro paese di origine per venire ad assistere anziani malati nelle nostre società benestanti. Nasce una rete di assistenza per le immigrate: a sostegno per esempio di ragazze madri ma anche per bisogni più semplici ma difficili per chi non conosce la burocrazia del paese in cui si trova, come essere in regola con pagamenti o ricorrere all’assistenza di medici convenzionati.

Dunque l’aiuto concreto per le cure a una badante boliviana con problemi psichiatrici, a una bambina vittima dello choc di un attentato a Baghdad in Iraq, ma anche a un ragazzo dissidente a Cuba ricoverato in un ospedale psichiatrico. Un’altra svolta è la decisione, umanamente folle, che madre e figli prendono insieme, di iniziare insieme a cercare i poveri nei luoghi dove più forte è l’ingiustizia: Santina e il suo figlio prete anticipano nei fatti l’idea forte del Pontificato di Francesco, che esorta a vedere Gesù negli ultimi. Con la mamma, che era già sulla sedia a rotelle, iniziano un lunghissimo viaggio per raccogliere e distribuire aiuti e per abbracciare chi è dimenticato da tutti. “Una disabile che tutti reputavano ormai in fin di vita, moribonda e inutile, ha percorso ben più di centomila chilometri per dire che la Vita è bella ed affascinante anche quando il mondo la reputa una inutile spazzatura! Una donna di 86 anni incapace di mangiare, di bere, di parlare… ha un meraviglioso sorriso e che compie cose che addirittura le persone sane reputano difficili”. Dopo la morte di Santina, avvenuta il 4 dicembre 2012, il funerale e la messa in suffragio celebrata a Roma dal cardinale Comastri, la tumulazione avviene a Gerusalemme, l’ultima meta del lungo viaggio di questa donna umile e forte. Ma il percorso di don Gigi non si interrompe, anzi alcuni amici lo affiancano nel suo pellegrinaggio, dando vita all’associazione Onlus Amici di Santina Zucchinelli. E sono ormai innumerevoli i viaggi che il sacerdote bergamasco compie per portare solidarietà ai poveri nei luoghi più lontani e difficili. L’ultimo è stato nei giorni scorsi in Messico, Stato del Guerrero, in Messico, dove la Fondazione ha realizzato un ospizio per anziani. Il resto del viaggio ce lo racconterà lo stesso don Ginami in un istant book di prossima pubblicazione.
Salvatore Izzo

Roma, 1° Novembre 2017
Carissimi Amici di Santina,

         in questo giorno in cui celebriamo la Solennità di Tutti i Santi – giorno onomastico di Santina – ho sentito forte il desiderio di scrivere a tutti voi e vi prego di leggere questa Lettera fino all’ultima parola.Sono ormai 5 anni che Santina è morta ed il prossimo lunedì 4 dicembre 2017 una Messa in Suo suffragio sarà celebrata a Roma nella Basilica di San Pietro alle ore 17,30 dal Vicario Generale di Sua Santità per lo Stato della Città del Vaticano, il Cardinale Angelo Comastri. La cerimonia si svolgerà all’altare della Tomba e si potrà accedere con l’invito qui allegato dall’Ingresso del Sant’Uffizio al Vaticano.
Dopo tale celebrazione di anniversario vi sarà modo di riflettere insieme sulla nostra attività di carità con l’aiuto della giornalista Valentina Alazraky che ha firmato l’introduzione al nostro Instant Book Juana. Sono due momenti importanti ed esigenti: quello della preghiera prima e della riflessione poi. Non abbiamo voluto rendere istituzionale alcune cena in quella giornata affinché si potesse apprezzare ancora più profondamente il carattere altamente spirituale dell’evento. A tale fine vi devo dire di aver rifiutato una proposta dal carattere e dal tono più mondano.

La sobrietà caratterizzerà dunque la celebrazione della Santa Messa del 4 dicembre 2017 e la riflessione che Valentina Alazraky ci proporrà rispecchia un po’ quanto lo scorso anno avevamo fatto con Padre Federico Lombardi s.j.. Mentre lo scorso anno la nostra attenzione era rivolta alla emergenza di Amatrice e del suo terremoto alla quale avevamo risposto con l’aiuto ad una stalla crollata, quest’anno non possiamo dimenticare il terrificante terremoto che ha colpito il Messico e condividere la sofferenza di quel Paese. In Messico abbiamo già inviato un’offerta simbolica al Nunzio Apostolico ed il prossimo 20 novembre inaugureremo a San Luis de Acatlan un ospizio per anziani dal nome Casa Esperanza. Dunque, anche quest’anno un evento sobrio fatto di preghiera e condivisione con i più sofferenti. Proprio per tale motivo ho voluto scrivervi questa Lettera per formulare a ciascuno di voi che con grande amore ci segue la proposta di non mancare alla Messa ed anche al seguente momento di riflessione. Il lavoro di questo ultimo anno 2017 è stato quello di approfondire la dimensione della preghiera e di togliere la mondanità propria della vita romana. Mi sembra che stiamo facendo un buon lavoro, magari qualcuno ci ha lasciato, ma altre persone più motivate ci hanno seguito. La Quaresima 2017 è stata caratterizzata da preghiera e meditazione sul libro La Speranza non delude: una magnifica Quaresima di preghiera! In questo anno 2017 sono iniziati i momenti di ritiro spirituale mensili a Roma prima, ed a Bergamo poi. Ritiri in cui la preghiera ha voluto diventare il profondo motivo della nostra carità. L’autentica carità non può infatti dirsi tale se manca la preghiera.  Tutti noi conosciamo le Missionarie della Carità, le suore di Madre Teresa di Calcutta: abbiamo lavorato con loro a Gaza e stiamo lavorando oggi con loro in Perù a Juli. Proprio da loro ho celebrato i miei 31 anni di Messa lo scorso giugno. Bene, di loro tutti conosciamo la loro attenzione alla Carità per i piccoli e gli ultimi, ma forse non tutti sappiamo che le suore di Madre Teresa pregano per cinque ore al giorno! Oltre ai ritiri mensili abbiamo fatto un’altra straordinaria esperienza: quella del pellegrinaggio in Terra Santa dove, guidati da una robusta dispensa, abbiamo dedicato nove giorni al Vangelo ed alla preghiera, un autentico corso di Esercizi Spirituali che ha cambiato la nostra vita! Sono risultati belli ed incoraggianti e sono sicuro che fecondare la solidarietà con la preghiera genera la capacità di vedere nei più poveri la carne di Cristo. Ecco dunque lo scopo della mia lunga lettera: quello di chiederti davvero con forte insistenza di fare di tutto per venire alla Messa in quel giorno. Forse, se ti avessimo proposto una buona cena a Palazzo Altieri come il 18 luglio scorso, oppure se al termine della serata per beneficenza avessimo avuto modo di ascoltare una canzone della Pausini in un ristorante di Roma ci saresti venuto? Ci saresti venuta? Certo una buona cena gratis, oppure sentire una cantante di grido ci avrebbero più facilmente mossi! Proprio per questo ho detto di no a queste iniziative, con lo scopo di regalare a Dio solo la nostra preghiera ed intenzioni pure nel venire al nostro anniversario del 4 dicembre. So che molti di voi lavorano, ma forse una volta l’anno si può chiedere il permesso di una ora… so che molti di voi verranno soli, ma si potrebbe davvero muovere intelligenza e cuore per avere un compagno insieme. Se ciascuno di noi portasse una persona, subito avremmo il doppio delle nostre solite presenze! Io ci conto: il Cardinale Comastri è uno squisito predicatore e Valentina Alazraky è una grande giornalista che sapranno nutrire il nostro cuore e la nostra intelligenza …e come sempre la cornice incredibile della Basilica di San Pietro renderà magica la serata.

Non mancate dunque all’anniversario! E per quelli che proprio non possono venire? Non è semplice scappare dalla mia proposta. Ti organizzi… Quale è la chiesa più vicina a casa? A che ora dicono la Messa? Bene: allora quel giorno mi organizzo e vado comunque in chiesa a pregare per la mia Associazione, per le nostre opere di solidarietà per i terremotati del Messico, per gli alluvionati del Perù, per i malati di AIDS del Kenya o del Vietnam, per i profughi di Iraq e di Siria che assistiamo, per i nostri bimbi in adozione a distanza. Coraggio: dimmi di sì e mantieni la parola, segnati subito in rosso sulla tua agenda e sul tuo calendario: lunedì 4 dicembre ore 17,30 Basilica di San Pietro, altare della Tomba. Abbiamo tutto il tempo per organizzare i nostri impegni, non ti ho scritto questa lettera una settimana prima e non è neppure la newsletter della nostra bravissima Franca, ma è una lettera apposta per il 4 dicembre 2017, quinto anniversario morte di Santina.
Ti ringrazio di cuore che almeno hai letto fino a queste parole! Il Signore ti ricompenserà per venire quel giorno. Grazie di cuore e con il cuore ti invio un sincero augurio di pace e serenità nel Signore Risorto.
Tuo in Cristo don gigi