#VoltiDiSperanza

YANIRA – N.47 IL LIBRO GRATUITAMENTE


Ecco il n. 47 della collana #VoltiDiSperanza dal titolo: YANIRA, con la presentazione di Valentina Alazraki, giornalista di Televisa Mexico

 

NON VI E’ LACRIMA CHE NON ARRIVI AL CIELO
Presentazione di Valentina Alazraki
Giornalista di Televisa Mexico

Seguo don Gigi da vari anni. Leggo sempre i racconti crudi, pieni di un realismo che colpisce e ferisce, ma devo dire che le righe da lui scritte sul suo incontro con tre giovani di strada, persi nel mondo della droga, sono tra le più toccanti che abbia letto. In molte occasioni don Gigi ha toccato e ci ha fatto toccare, nei sofferenti, le ferite di Cristo, ma qui, a contatto con un rosario sporchissimo e maleodorante di un povero ragazzo perso nei fumi della droga, ci riporta a Gesù in croce, ferito, sporco, dilaniato dalle torture, pieno di sangue. È un’immagine fortissima che ci riporta al Vangelo, di cui è intrisa tutta l’opera di don Gigi. Don Gigi si è seduto vicino a tre ragazzi persi nella droga, ha cercato di entrare nel loro mondo, ha ridato loro la dignità che non pensavano più di avere. Ha scambiato il suo rosario con quello di uno dei ragazzi drogati. L’ha messo in tasca senza baciarlo perché era troppo lurido e il suo fetore era terribile, fino a che non ha visto l’immagine di Gesù in croce e ha capito che quel rosario non era meno scandaloso e meno “Vangelo” della croce di Cristo.
Un altro elemento che mi ha colpito nell’introduzione di questo nuovo libretto è la forte presenza nella vita di Gigi delle diosincidencias, come diciamo noi in spagnolo, che altro non sono se non la manifestazione concreta della presenza di Dio nella nostra vita. Quel 3 maggio ricorrente parla di sofferenza, di distacco, di delusione ma anche di rinascita e della capacità di trasformare un momento difficile in azioni piene di luce, riposo e cibo per gli altri, per quelli che sono molto più bisognosi di noi.

E ora passiamo a Yanira.
Come tutti i volti di speranza che don Gigi incontra per il mondo – sarebbe più appropriato dire scova per il mondo -, anche quello di questa ragazza violentata da piccola, che si butta subito nella droga, nell’alcool, che sceglie la strada, il cibo dalla spazzatura per fuggire da un padre alcolizzato e violento e da una madre che reagisce ai soprusi di cui ella stessa è vittima, con l’aggressività e l’uso di droghe.
La storia che ci offre don Gigi è la storia di una conversione che sembrerebbe impossibile per una ragazza di strada che ruba, si prostituisce e si droga in uno dei quartieri più malfamati di Bogotá. Eppure per motivi inspiegabili, Yanira riesce a parlare in qualche modo prima con la Madonna e poi con Dio. Alla Madonna, in una chiesa in cui è entrata per caso, chiede di insegnarle a essere madre dei suoi tre figli, abbandonati a sé stessi. A Dio chiede di farle incontrare un uomo che pensi a lei e ai suoi figli. Grazie a un incontro con uno dei suoi fratelli che si era convertito, entra in contatto con la preghiera del Rosario e se ne innamora. La sua vita sembrerà cambiare grazie a un incontro con un uomo molto ricco con cui si sposerà e prenderà apparentemente cura di lei e dei suoi figli, ma l’orrore si ripresenterà quando scoprirà che quest’uomo abusa delle sue due figlie. Yanira, che nel frattempo è diventata sarta e lavora, avrà il coraggio di cacciarlo di casa. Inizia a pregare sempre più, a sentire la maternità di Maria e la paternità di Dio. Solo Dio, scrive Yanira, può curare la nostra storia malata. Vorrei concludere con due grandi convinzioni di Yanira, che ora lavora anche nella Fondazione Santina: non c’è preghiera che non raggiunga il cielo, non c’è lacrima che non arrivi al cielo.

Valentina Alazraki