La Quaresima 2022 con Santina è occasione per leggere, riflettere e studiare il libro dal titolo “Quando sono debole è allora che sono forte”. Oggi il mondo è sconvolto da una guerra inaspettata e terribile. Una catastrofe che alcune settimane fa mai avremmo pensato. Il mondo si rivolge a Putin, alla sua forza ed alla sua tracotanza, si rivolge ad un feroce dittatore nell’intento di far desistere un pazzo! Noi cristiani e noi di Fondazione Santina invece non andiamo da Putin ma andiamo in Ucraina ad imparare la Vita perché per il cristiano “Quando sono debole è allora che sono forte! Nella nostra vita associativa non è solo importante fare la Carità, ma è importante farla con intelligenza, approfondendo anche con lo studio e la meditazione la vicenda cristiana di Santina Zucchinelli. Buona Quaresima 2022 a tutti con la nostra iniziativa #Quaresima2022 .
Don gigi
In questa Quaresima 2022, contrassegnata dalla guerra della Russia in Ucraina, ogni giorno inizieremo la giornata con la preghiera al Crocifisso, poi nel corso della giornata ci verranno ricordate le pagine da leggere del libro ” Quando sono debole è allora che sono forte”, in modo da giungere a Pasqua avendo letto tutto il libro. Ogni sera termineremo con le preghiere della sera recitate con Santina. Qui di seguito trovate la preghiera al Crocifisso le preghiere della sera e lo schema di lettura di tutto il libro. Per ben iniziare tale studio e lettura vi sono in questa pagina Web delle note previe.
REGOLE DEL CORSO
1. Preghiera del mattino e della sera
2. lettura delle pagine indicate
3. Via Crucis il venerdì e martedì
4. saltare un pasto il venerdì
5. condivisione delle riflessioni mediante 3 domande di don gigi al giorno
PRESENTAZIONE. LA STORIA DI UN SASSOLINO BIANCO
Cristo non aiuta in forza della sua onnipotenza, ma in forza della sua debolezza, della sua sofferenza! Qui sta la differenza decisiva rispetto a qualsiasi religione. La religiosità umana rinvia l’uomo nella sua tribolazione alla potenza di Dio nel mondo, Dio è il Deus ex machina. La Bibbia rinvia l’uomo all’impotenza e alla sofferenza di Dio; solo il Dio sofferente può aiutare. Dietrich Bonhoeffer
“Quando sono debole è allora che sono forte”. È il titolo del sussidio per la Quaresima della Fondazione Santina. Un libro scritto alla luce della convinzione che “è importante nella nostra vita di carità non solo dare denaro, fare offerte ma pregare per le nostre opere”, spiega il presidente mons. Luigi Ginami in un video. “Non siamo una ong laica. Abbiamo un’impostazione cristiana che ci porta a vedere nei poveri la carne di Gesù”, aggiunge. L’iniziativa per la Quaresima nasce perché, “dopo la preghiera e la carità, è importante riflettere”. “È importante accompagnare la nostra carità e la nostra preghiera con la riflessione, con lo studio e con la lettura. In questa Quaresima prendetevi 10 minuti, ogni giorno, per leggere questo libro”. In una chat verranno condivise alcune pagine al giorno. Quindi, la possibilità per i membri di condividere le loro riflessioni sulla lettura, a partire dai “valori comunicati da Santina Zucchinelli nella sua malattia, nella sua vita e nella sofferenza”.
All’inizio di questo volume voglio proporre un racconto molto bello che ha il pregio di trasformare una situazione di disperazione, in un formidabile successo, con uno stratagemma inatteso perché siamo sicuri che Dio apre sempre una via dove pensi non ci sia. La lettura di questa novella vi preparerà alla lettura dell’abbondante materiale documentario qui raccolto ed ordinato. Ecco il racconto. Molti anni fa, ai tempi in cui un debitore insolvente poteva essere gettato in prigione, un mercante di Londra si trovò, per sua sfortuna, ad avere un grosso debito con un usuraio. L’usuraio, che era vecchio e brutto, si invaghì della bella e giovanissima figlia del mercante, e propose un affare. Disse che avrebbe condonato il debito se avesse avuto in cambio la ragazza. Il mercante e sua figlia rimasero inorriditi dalla proposta. Perciò l’astuto usuraio propose di lasciar decidere alla Provvidenza. Disse che avrebbe messo in una borsa vuota due sassolini, uno bianco e uno nero, e che poi la fanciulla avrebbe dovuto estrarne uno. Se fosse uscito il sassolino nero, sarebbe diventata sua moglie e il debito di suo padre sarebbe stato condonato. Se la fanciulla invece avesse estratto quello bianco, sarebbe rimasta con suo padre e anche in tal caso il debito sarebbe stato rimesso. Ma se si fosse rifiutata di procedere all’estrazione, suo padre sarebbe stato gettato in prigione e lei sarebbe morta di stenti. Il mercante, benché con riluttanza, finì con l’acconsentire. In quel momento si trovavano su un vialetto di ghiaia del giardino del mercante e l’usuraio si chinò a raccogliere i due sassolini. Mentre egli li sceglieva, gli occhi della fanciulla, resi ancor più acuti dal terrore, notarono che egli prendeva e metteva nella borsa due sassolini neri. Poi l’ usuraio invitò la fanciulla a estrarre il sassolino che doveva decidere la sua sorte e quella di suo padre.Che fare? Rifiutarsi di estrarre il sassolino? Mostrare che la borsa conteneva due sassolini neri e smascherare l’usuraio imbroglione? Estrarre uno dei sassolini neri e sacrificarsi per salvare il padre dalla prigione? Sono queste le soluzioni possibili? All’apparenza si. La storia continua narrando però che la ragazza scelse un’altra soluzione: introdusse la mano nella borsa ed estrasse un sassolino, ma senza neppure guardarlo se lo lasciò sfuggire di mano facendolo cadere sugli altri sassolini dei vialetto, fra i quali si confuse.“Oh, che sbadata! – esclamò – ma non vi preoccupate: se guardate nella borsa potrete immediatamente dedurre, dal colore del sassolino rimasto, il colore dell’altro!” Naturalmente, poiché quello rimasto era nero, si dovette presumere che ella avesse estratto il sassolino bianco, dato che l’usuraio non osò ammettere la propria disonestà. In tal modo, la ragazza riuscì a risolvere assai vantaggiosamente per sé una situazione che sembrava senza scampo. La ragazza, in realtà, si salvò in un modo molto più brillante di quanto non le sarebbe riuscito se l’usuraio fosse stato onesto e avesse messo nella borsa un sassolino bianco e uno nero, perché in tal caso avrebbe avuto solo il cinquanta per cento delle probabilità in suo favore. Il trucco che escogitò le offrì invece la sicurezza di rimanere col padre e di ottenergli la remissione del debito. Quando si affronta un problema, è prassi comune delimitarlo entro una determinata inquadratura e cercarne la soluzione all’interno di essa. Si accetta come un dato dimostrato che una certa linea rappresenti i confini del problema, ed è entro questi confini che ricerchiamo la soluzione. Molto spesso però questi confini non esistono nella realtà e la soluzione può trovarsi al di fuori di essi. Sono sei anni che tentiamo di comportarci come si è comportata la ragazza del nostro racconto, di cercare soluzioni e senso di vita fuori dal comune modo di interpretare e vivere la disabilità, la malattia, la vecchiaia. Santina è una testimone formidabile di come la debolezza dell’uomo sia la forza di Dio. Un noto scrittore israeliano mi ha aiutato molto con alcune sue intuizioni profonde. Scrive David Grossman nel romanzo A un cerbiatto somiglia il mio amore dedicato al figlio morto nella Guerra in Libano del 2006: Ricordati soltato che a volte una cattiva notizia non è che una buona notizia che è stata fraintesa, e ricordati anche che quella che era una cattiva notizia può tramutarsi in buona col tempo, forse migliore con te. Possiamo dire che questo è avvenuto per mia Madre ed il libro ne è una concreta prova. Questa pubblicazione, prende il titolo Quando sono debole è allora che sono forte (2Cor, 2,10) da una espressione di San Paolo nella Seconda Lettera ai Corinzi, nella quale mi sembra che l’Apostolo faccia riferimento a una sua esperienza concreta, esistenziale. Evoca una situazione di debolezza fisica o psicologica, quale una infermità o uno stato d’animo provato, depresso.
Egli non si vergogna di ricordare ai Corinti la situazione di debolezza, umanamente parlando sfavorevole, che ha caratterizzato la sua opera di evangelizzazione in mezzo a loro. Ma riflettendo su tale situazione egli vi coglie qualcosa di sorprendente: l’energia del Risorto. L’Apostolo ritiene di essere “forte” nella sua debolezza in quanto coinvolto nella dinamica vittoriosa del Crocifisso risorto. Proprio questa dinamica è misteriosamente presente anche nella vicenda di Santina Zucchinelli e questo libro intende mostrarlo. La lettura dell’opera presuppone altri due scritti sulla Signora Zucchinelli dal titolo egualmente ecovativo: Roccia del mio cuore è Dio (Piemme 2005) e La Speranza non delude (Paoline 2008). Questo nuovo libro di divide in tre parti. Nella prima parte chiamata L’Insegnamento emerge il volto spirituale di Santina attraverso una collezione di frasi ed espressioni e uno studio di quanto Ella ha saputo esprimere con le sue parole, dopo l’anno 2005, l’anno dell’intervento al cuore e della sua lunga permanenza in ospedale di nove mesi.
La seconda parte è costituita da quindici diari di pellegrinaggi e viaggi svolti dal 1°Novembre 2008 al 6 marzo 2011. Essa si chiama La Testimonianza e mostra come la vita di Santina abbia un senso e un significato seppur nella sua disabilità e nella sua sofferenza. E’ una donna che viaggia Santina, che percorre una volta e mezza il giro del mondo per raccontare la sua disabilità e la sua infinita debolezza, per mostrare in tutto questo la forza di Dio. La sua vita diventa così come per Paolo una sorta di predicazione missionaria e nelle decine di miglia di chilometri percorsi, Mamma lascia la sua forte testimonianza cristiana. L’ultima parte del libro s’intitola La Carità. Essa propone a modo conclusivo i frutti di tanta preghiera, sofferenza e predicazione missionaria. Sono le opere di carità che il suo esempio ha saputo provocare. Molta gente vedendo e incontrando Santina è stata provocata ad opere di beneficenza. Il dolore e la disabilità di mia madre non sono stati vani, ma hanno prodotto frutto e questo frutto deve essere raccontato e fatto conoscere. E’ una storia semplice e umile, ma che potrà far bene anche a te che stai leggendo. Concludo con le parole di Benedetto XVI: I singoli eventi della giornata sono cenni che Dio ci rivolge, segni dell’attenzione che ha per ognuno di noi. Tenere, per così dire,un “diario interiore” di questo amore sarebbe un compito bello e salutare per la nostra vita! Queste pagine sono proprio il diario interiore della vita di Santina Zucchinelli dopo l’anno 2005 e speriamo che si riveli bello e salutare per la vostra vita come lo è stato per la nostra.
Roma, 10 Aprile 2011. Quinto anniversario del ritorno a casa di Santina dall’Ospedale
Don gigi
ECCO QUI DI SEGUITO IL PROGRAMMA QUARESIMALE 2022 PREGANDO PER LA GUERRA DELLA RUSSIA IN UCRAINA:
“Quando sono debole è allora che sono forte”
GIORNO | PAGINE (click sul primo numero di pagina per leggere il testo) |
FRASE |
mercoledì 02 marzo 2022 MERCOLEDI DELLE CENERI |
10 – 16 | Dio apre sempre una via dove pensi non ci sia |
giovedì 03 marzo 2022 giovedì dopo ceneri |
17 – 27 | Ognuno di noi, un chiamato |
venerdì 04 marzo 2022 venerdì dopo ceneri |
28 – 33 | Sorriso e silenzio |
sabato 05 marzo 2022 sabato dopo ceneri |
34 – 41 | Il tratto umano di Santina rivelato dalle frasi |
domenica 06 marzo2022 I DOMENICA DI QUARESIMA |
42 – 47 | Obbedienza a Maria |
lunedì 07 marzo 2022 | 48 – 52 | Stare con il Signore |
martedì 08 marzo 2022 | 53 – 60 | Laudato sii o mi Signore |
mercoledì 09 marzo 2022 | 61 – 66 | La speranza non delude |
giovedì 10 marzo 2022 | 67 – 73 | Una preghiera che ci sostiene nel nostro lavoro |
venerdì 11 marzo 2022 | 74 – 80 | La porta nel sole |
sabato 12 marzo 2022 | 81 – 90 | Mamma sarò sempre un bravo Sacerdote? |
domenica 13 marzo 2022 II DOMENICA DI QUARESIMA |
91 – 98 | Salvare l’anima |
lunedì 14 marzo 2022 | 99 – 107 | Mediante la potenza di Dio siamo stati tirati fuori dall’acqua e liberati alla vita vera |
martedì 15 marzo 2022 | 108 – 114 | Presto Santina tornerà a Gerusalemme |
mercoledì 16 marzo 2022 | 115 – 120 | E’ festa, Santina riceve l’unzione di Dio |
giovedì 17 marzo 2022 | 121 – 125 | La Croce, è la croce del Risorto |
venerdì 18 marzo 2022 | 126 – 132 | Mamma compie un gesto profetico per me, si fa il segno di croce! |
sabato 19 marzo 2022 | 133 – 140 | Santina, diventerò buono come te? |
domenica 20 marzo 2022 III DOMENICA DI QUARESIMA |
141 – 148 | Beati i puri di cuore |
lunedì 21 marzo 20122 | 149 – 157 | Le anime dei giusti sono nelle mani di Dio |
martedì 22 marzo 2022 | 158 – 163 | La potenza e la forza di una civiltà vicino alla fragilità di Santina |
mercoledì 23 marzo 2022 | 164 – 169 | Il Dio si fa vivo, il Dio prende potere nel suo corpo |
giovedì 24 marzo 2022 | 170 – 175 | Santina è contenta e mi sorride felice |
venerdì 25 marzo 2022 | 176 – 181 | Che bello questo ritiro mischia preghiera e carità! |
sabato 26 marzo 2022 | 182 – 189 | Incontro con Papa Benedetto |
domenica 27 marzo 2022 IV DOMENICA DI QUARESIMA |
190 – 1 97 | Mi sveglio con la Bibbia vicino al cuore |
lunedì 28 marzo 2022 | 198 – 205 | Chi vuole amarmi osservi la mia parola fedelmente |
martedì 29 marzo 2022 | 206 – 215 | Santina guarda con ammirazione quei diversi oggetti |
mercoledì 30 marzo 2022 | 216 – 222 | Santina manda un grande bacio al crocifisso |
giovedì 31 marzo 2022 | 223 – 230 | A volte una cattiva notizia non è che una buona notizia |
venerdì 01 aprile 2022 | 231 – 237 | Oggi è proprio una bella giornata!!! |
sabato 02 aprile 2022 | 238 – 244 | Quando sono debole è allora che sono forte |
domenica 03 aprile 2022 V DOMENICA DI QUARSIMA |
245 – 250 | Santina segue con grande partecipazione momenti importanti della sua vita |
lunedì 04 aprile 2022 | 251 – 256 | Cara Santina sei per noi una luccicante stellina |
martedì 05 aprile 2022 | 257 – 261 | Preghiamo insieme per tutte le famiglie nel mondo |
mercoledì 06 aprile 2022 | 262 – 270 | Santina guarda con curiosità |
giovedì 07 aprile 2022 | 271 – 276 | La carità |
venerdì 08 aprile 2022 | 277 – 281 | La disabilità |
sabato 09 aprile 2022 | 282 – 285 | La sofferenza di Santina può produrre una migliore forma di vita |
domenica 10 aprile 2022 DOMENICA DELLE PALME E DELLA PASSIONE DEL SIGNORE |
286 – 292 | Ritenni infatti di non sapere altro in mezzo a voi se non Gesù Cristo e questi crocifisso |