Viaggi di Solidarietà

Kenya 1-13 marzo 2022 50mo viaggio di solidarietà – SETTIMO ERA COVID19


In questa pagina viene presentato il programma del 50mo viaggio di solidarietà in Kenya per inaugurare muro di cinta a Msabaha

PREMESSA. IL NOSTRO LAVORO IN KENYA (DAL LIBRO HALIMA )
Come in ogni viaggio di solidarietà, abbiamo inaugurato alcuni dei nostri progetti. Si tratta di un piccolo miracolo perché queste opere sono state tutte realizzate in tempo di pandemia e con un costo contenuto per i parametri italiani. La sfida da vincere è quella di non permettere alla pandemia di offendere la Carità nei confronti degli ultimi della terra, e nel nostro piccolo abbiamo vinto la sfida. Questi progetti sono nati proprio lo scorso anno, nel 2020. Durante il 44mo viaggio di solidarietà, dal 18 al 30 settembre 2020, il primo dell’era COVID, nel mio soggiorno in Kenya – tra mille paure di contagi e grandi disagi – avevo raccolto quattro progetti da realizzare durante l’anno. Non ero sicuro di quanto dicessi: infatti, nessuno di noi sapeva come si sarebbero svolti i mesi seguenti, tant’è vero che al mio rientro in Italia una nuova ondata della pandemia ha chiuso tutto ed ho potuto compiere il viaggio successivo solo nell’aprile 2021 per andare in Iraq. Eppure, questi semplici quanto essenziali progetti si sono realizzati nel silenzio e nel nascondimento del lavoro duro di persone che si impegnano con grande fatica e per pochi soldi, come lo sono coloro che entrano in un ordine religioso: infatti, i progetti che abbiamo finanziato sono stati tutti realizzati con istituti religiosi. Il costo di ogni progetto può apparire ridicolo, ma la sua realizzazione ha un enorme valore simbolico.

Pozzo e cisterna di 10.000 litri di acqua
Al mio arrivo in Kenya, dopo due giorni ci siamo recati alla Missione di Msabaha, dove vivono i nostri 11 bambini malati di HIV del programma di adozione a distanza. La Missione dei Padri Cappuccini ha una scuola che accoglie 250 ragazzi; inoltre, la struttura ha aule distinte per la catechesi, un dispensario e la chiesa dedicata alla Madonna. In questa bella Missione, una tanica da 10.000 litri di acqua si era rovinata ed in più era difficile raccogliere l’acqua piovana: per questo l’acqua – indispensabile per la vita dell’uomo – era scarsa e talvolta perfino insufficiente. Padre Lukas e io abbiamo avuto l’idea di scavare un pozzo, trovare l’acqua e con questa acqua alimentare una nuova cisterna di raccolta. Costo totale del progetto: 2.300 euro. Durante lo scavo avevamo avuto paura di non trovare l’acqua, ma poi a novembre i lavori sono iniziati. Abbiamo scavato fino a 30 metri di profondità e abbiamo trovato l’acqua! Ma una bellissima sorpresa ci attendeva: padre Lukas ha fatto esaminare l’acqua all’ospedale ed è risultato che l’acqua è potabile! Davvero una grande notizia: in Africa, l’acqua e ancora di più, acqua potabile! Rallegrati di questa notizia. Abbiamo quindi comprato la cisterna di raccolta e poi sono iniziati i lavori per portare l’acqua dal pozzo alla grande cisterna. Come in Iraq, provo una grande gioia a vedere uscire l’acqua dal rubinetto della cisterna. In Italia il gesto è scontato: apri il rubinetto e hai acqua, acqua potabile ed addirittura acqua fredda o calda. Qui non è così: lungo i sentieri dei villaggi vedi i bambini che con i piedi fanno rotolare delle taniche d’acqua da portare alla capanna; in alcuni casi devi fare chilometri per arrivare al pozzo e manualmente pompare l’acqua … Tagliamo i nastri, sia del pozzo che della grande cisterna: con me tagliano i nastri due bambini della scuola. Mi commuovo nel veder uscire l’acqua dalla cisterna nera con il logo di Fondazione Santina; mi inginocchio davanti a quell’acqua e padre Lukas la benedice e poi, con quell’acqua, ci benedice tutti, i 200 ragazzini presenti che cantano a squarcia gola bellissimi canti africani, e me. Una festa semplice e piena di luce e gioia. Davvero, spesso la nostra gioia è legata a cose vane, qui senti la gioia dentro, quella provocata dalle cose essenziali, come lo è l’acqua per la vita!

L’asilo nido nell’orfanotrofio di Mambrui
Lo scorso anno il viaggio in Kenya aveva avuto al suo centro l’inaugurazione di un dormitorio, che era andato distrutto da un incendio, nell’orfanotrofio di Mambrui, dove Santina, Ramsi e Nora, i figli di Everlyne, erano stati accolti dalle suore alla morte della madre. Alle povere suore lo scorso anno ho regalato altri due bellissimi bimbi, due gemellini, di cui uno zoppo, figli di Bendera, e abbiamo promesso loro altri 10.000 euro per la costruzione di un asilo nido per i più piccoli. Opera ardua durante la pandemia, anche perché la grande comunità degli orfani conta più di 80 bambini! Con zelo sono iniziati i lavori e così pian piano è stato costruito il piccolo asilo, che si compone di due aule. E dunque, dopo le due inaugurazione di Msabaha, in un caldo pomeriggio abbiamo inaugurato questa opera a Mambrui, ma questa inaugurazione è stata impreziosita dal battesimo di miei due gemellini! Durante la Messa presieduta da padre Lukas ho avuto la gioia, quest’anno, di benedire i miei due piccolini, Abraham ed Isac, che stanno bene e crescono in salute – anche il problema di Isac alla gamba si sta risolvendo! Lo scorso anno avevo battezzato Santina, Nora e Ramsi; quest’anno i due gemellini, figli di Bendera. Mi domando e prego: il prossimo anno battezzerò in questo orfanotrofio Aron, figlio di Halima? Le mie buone suore mi hanno già detto di sì ed io ho promesso loro di fare altre opere di solidarietà.

La scuola di sartoria a Malanga
Dopo il pozzo e la cisterna per l’acqua a Msabaha, dopo l’asilo nido nell’orfanotrofio di Mambrui è stata la volta della scuola di taglio e cucito che avete conosciuto già in questo libretto. Malanga è un villaggio vicino a Lango Baya, in un luogo impervio da raggiungere; dopo la lunga e polverosa strada percorsa per raggiungere il villaggio, anche qui una grande gioia vera: quella di inaugurare una scuola non per imparare a leggere e a scrivere, ma per imparare un mestiere tanto utile come quello di poter cucire un vestito per la vita di tutti i giorni ed iniziare una piccola attività: per esempio, confezionare grembiuli scolastici per una grande scuola di Mombasa che garantisce un sia pur piccolo guadagno alle ragazze e alle loro povere famiglie. Durante la Santa Messa precedente l’inaugurazione è stato per me commovente ripetere il rito della consegna dell’anello d’oro da una anziana donna del villaggio: un impegno a condividere la sofferenza e la povertà di quella terra.

E per il futuro?
Vi chiederete se ho lasciato l’Africa a mani vuote: certo che no! Nel mio zaino blu ci sono alcuni progetti che ora vi dico nella speranza che possiate aiutarmi a realizzarli nel prossimo anno: all’orfanotrofio di Mambrui ho promesso per il 2022 pannelli solari per avere sempre corrente elettrica, soprattutto per i frigoriferi dove si conservano le medicine, preziose per i bambini sieropositivi. La mancanza di elettricità spesso lascia i piccoli senza necessarie cure per la sopravvivenza. Il costo dei pannelli solari? Euro 11.000 Nella Missione di Bura Tana nella diocesi di Garissa, dove gli islamisti uccidono c’è una piccola scuola cattolica difesa con le unghie e con i denti dal guatemalteco padre Ernesto. La scuola ha bisogno di ristrutturare la cucina e il refettorio, per un costo di euro 6.000: come faccio a dire di no a questo grande prete che vive in situazioni estreme? E infine c’è la missione di Msabaha dove, dopo aver costruito il pozzo e installato la cisterna d’acqua, mi chiedono di costruire un muro di cinta per proteggere i piccolini e la scuola da ladri e dai fanatici islamisti: forse spesso ci dimentichiamo che vivere da cristiani in questi luoghi è rischioso! Come faccio a dire di no? Il costo è di 6.400 euro. Se avete fatto i conti, arriviamo a un totale di 23.400 euro. Sapete quanti ne ho a disposizione? Zero! Ma io ho comunque promesso, perché so che ci sei tu che hai letto fino a questo punto il libretto di Halima. Alla gente non chiedo soldi, chiedo un’altra cosa: chiedo il cuore! Se ci dai il tuo cuore, anche un solo euro ha un valore infinito. Pensaci ed aiutaci … lascio tutto al tuo buon cuore!

FONDAZIONE SANTINA ONLUS
ASSOCIAZIONE AMICI DI SANTINA ZUCCHINELLI
50MO VIAGGIO DI SOLIDARIETA’

Gettando su di lui ogni vostra preoccupazione, perché egli ha cura di voi (1 Pt 5,7)
Kenya 1-13 marzo 2022
Programma

 Dovute alle forti restrizioni COVID il programma potrebbe avere delle variazioni e comunque sarà svolto in estrema sicurezza. Delegazione in Kenya: Luigi Ginami Presidente, Jimmy Katana Responsabile per Kenya, Lazaro ed Esha, Responsabile programma mutilazioni genitali femminili a Garissa

 

GIORNO MATTINO POMERIGGIO  – SERA
Martedì
1 marzo
VOLO INTERCONTIN.
ITALIA FRANCIA
KENYA
Fuso orario
attenzione:+ 2 ore
– Ore 8.30 S. Messa Madonna dei Campi ed inizio 50mo Viaggio di solidarietà
– ore 12 partenza per aeroporto di Milano Linate
– Ore 14,50 volo KQ 3139 arrivo a Parigi CDG ore 16,25
– Ore 20,20 volo KQ 0115 arrivo a Nairobi Kenyatta 6,25 
Mercoledì
2 marzo
– Ore 20,20 volo KQ 0115 arrivo a Nairobi Kenyatta 6,25
– Ore 10,20 volo KQ 0604 arrivo a Mombasa ore 11.20
– Transfert a Watamu con macchina della Missione
– Transfert a Watamu con macchina della Missione
– ore 17,00 Cerimonia delle Ceneri a Msabaha, visita alla tomba di Everlyne
– cena e pernottamento a Watamu
Giovedì
3 marzo
– ore 7,00 celebrazione messa, riunione con Jimmy per organizzare la permanenza
– pranzo
– ore 14,00 con P. Ernesto partenza per la missione di Bura Tana
– ore 17 visita alla scuola e verifica del progetto per costruzione cucina e refettorio
– cena e pernottamento
Venerdì
4 marzo
– ore 6,00 partenza per Garissa: incontro con il Vescovo Joe ed il Vescovo George.
– Esha a Madogo e le 5 bimbe tagliate Asma (mutilazione genitale femminile)
– Visita studenti università di Garissa Santa Messa
– nel pomeriggio rientro a Bura Tana
– cena e pernottamento
Sabato
5 marzo 
– Ore 7 partenza per Msabaha
– pranzo con padre Ernesto
– pomeriggio arrivo a Msabaha, Santa Messa, cena e pernottamento in Missione
Domenica
6 marzo 
– Ore 10,30 – 12,30 Solenne celebrazione eucaristica per inaugurazione muro perimetrale della Missione
– pranzo in parrocchia
– pomeriggio trasferimento in Watamu
– ore 19,00 cena di festa con i tre preti e Jimmy
Lunedì
7 marzo
– Ore 7,00 celebrazione eucaristica e partenza per il villaggio di Gingoni visita alla capanna di Halima e incontro con il piccolo Aron – Pomeriggio incontro con il Vescovo insieme con Padre Lukas
– sopralluogo al carcere di Mtangani ed incontro con Maua
Martedì
8 marzo
– Ore 7,00 celebrazione eucaristica e partenza per  Mambrui collegamento con i bimbi delle scuole materne di Bergamo: pranzo con Santina, Nora, Ramsi, Abraham ed Isac – Pomeriggio con i bambini al mare
– in serata rientro a Watamu
– pernottamento nella capanna di Bendera
Mercoledì
9 marzo
– ore 7,00 celebrazione eucaristica e inizio visita famiglie adozioni a distanza: Brian e Nuru – pomeriggio famiglia di Faith e Zawadi
Giovedì
10 marzo
– ore 7,00 Santa Messa e visita alle famiglie di Stella e Haman – Visita alle famiglie di Lucy, Dina e Catherine
Venerdì
11 marzo 
– ore 7,00 celebrazione eucaristica visita al dispensario ed alla scuola  missione di Msabaha – riunione conclusiva e di bilancio con Jimmy
– cena e pernottamento a Watamu
Sabato
12 marzo
– ore 7,00 Celebrazione eucaristica, visita alla tomba di Everlyne, pranzo con Jimmy – ore 13 partenza per Mombasa
– ore 18,50 volo KQ 0611 arrivo a Nairobi 19,50
– ore 23,45 volo KQ 0118 arrivo ad Amsterdam ore 6,15
Domenica
13 marzo
– ore 23,45 volo KQ 0118 arrivo ad Amsterdam ore 6,15 Giornata intera ad Amsterdam, celebrazione eucaristica – Ore 17,25 volo KQ 1621 arrivo a Milano Linate ore 19,00. Transfert a Bergamo e fine del 50mo viaggio di solidarietà