Interventi

KENYA – COSTRUZIONE DI ASILO NIDO NELL’ORFANOTROFIO DI MAMBRUI


Fondazione Santina realizza nell’orfanotrofio di Mambrui, dove lo scorso anno aveva ricostruito il dormitorio bruciato, un asilo nido per ospitare i bimbi più piccoli secondo le norme governative del Kenya. Ecco le fasi del progetto.

UNA IMPORTANTE PREMESSA: I BAMBINI DI BERGAMO AIUTANO I BAMBINI ORFANI DI MAMBRUI – UNA CASETTA DI CARTONE COME SALVADANAIO
Il progetto più importante che abbiamo inaugurato il 25 settembre 2021, nel corso di questo viaggio, è quello nell’orfanotrofio di Mambrui. Dopo l’intervento per ricostruire il dormitorio bruciato per dolo, le suore lo scorso anno chiesero al Consiglio d’Amministrazione della nostra Fondazione un nuovo aiuto: la costruzione di un asilo nido per ospitare i più piccoli. Tale struttura era stata richiesta dal Governo keniota come conditio sine qua non per adeguare l’orfanotrofio alle attuali norme vigenti. Al di là dell’emozione di aver inaugurato con la piccola Santina l’asilo nido, c’è un’altra emozione che ho provato quel giorno, l’emozione nei riguardi dei benefattori che hanno aiutato a realizzare questa bellissima nuova struttura per i bimbi orfani e spesso anche loro malati di AIDS. Al mio ritorno in Italia è proprio la Chiesa di Bergamo che ci aiuta un’altra volta, e attraverso chi?

Attraverso L’Associazione degli Asili e Scuole Materne (ADASM-FISM) della Provincia di Bergamo. Scusate, ma non vi sembra un mistero della carità che i bimbi bergamaschi abbiano pensato, lo scorso anno e in piena pandemia, ai bimbi più sfortunati di loro? E come è potuto avvenire? Tutto è successo nel tempo sacro dell’Avvento 2020, come gesto di preparazione al Natale!

NUOVE OPERE IN MESSICO E KENYA GRAZIE ALLA “FONDAZIONE SANTINA”  (L’ECO DI BERGAMO 28 DICEMBRE 2021)
Nuove opere in Messico e Kenya grazie alla «Fondazione Santina»
Mons. Ginami ha inaugurato una palestra per i detenuti a Las Cruces. Finanziato un asilo a Mumbrui con l’Adasm
Due viaggi intensi che hanno portato sostegno e donato speranza. Monsignor Ginami continua con la Fondazione Santina a realizzare progetti importanti nel mondo, focalizzando la sua attenzione principalmente in Latino America e in Africa, continenti purtroppo spesso in ginocchio a causa della fame, la malattia, la criminalità. Proprio il mese scorso don Gigi, come ama essere chiamato lui, ha raggiunto il Messico e ha visitato il carcere di Las Cruces, dove ha incontrato i detenuti. Sempre qui ha inaugurato – alla presenza di monsignor Leopoldo González González, arcivescovo metropolita di Acapulco – la palestra sovvenzionata proprio grazie alla Fondazione Santina, un progetto per il recupero dei detenuti e per garantire loro una vita migliore in una delle zone più dure e feroci dell’America Latina. «Durante il mio 40° viaggio di solidarietà, era stato inaugurato il refettorio per prigionieri psichiatrici e anche l’asilo nido per i figli delle prigioniere – spiega mons. Ginami –. Il direttore del carcere ci aveva fatto la seguente richiesta scritta, arrivata poco prima della pandemia: si trattava di una palestra e di un’aula di musica per le carcerate per un finanziamento totale di 15 mila euro». La totale chiusura del carcere a causa del coronavirus «ha impedito la realizzazione di entrambi i progetti, ma ciò non ci ha fermato ed abbiamo realizzato la palestra» commenta don Gigi. Ma il Messico non è stato il solo viaggio degli ultimi mesi di Ginami, che è tornato nel suo amato Kenya, per l’esattezza a Mumbrui, con un progetto che Fondazione Santina ha promosso e sostenuto grazie anche all’aiuto di Adasm che ha cofinanziato l’opera. «Qui dopo l’intervento per ricostruire il dormitorio bruciato per dolo, le suore lo scorso anno hanno chiesto al Consiglio d’amministrazione della nostra Fondazione un nuovo aiuto: la costruzione di un asilo nido per ospitare i più piccoli – racconta -. Tale struttura era stata richiesta dal Governo keniota come conditio sine qua non per adeguare l’orfanotrofio alle attuali norme vigenti. Così è stato, grazie a Adasm, veri benefattori che hanno aiutato a realizzare questa bellissima nuova struttura per i bimbi orfani e spesso anche i piccoli malati di Aids». A sostenere questo sogno c’è Bergamo, come sempre in prima fila: «Attraverso l’Associazione degli Asili e Scuole Materne (Adasm-Fism) della provincia di Bergamo – spiega don Ginami -, i bimbi bergamaschi hanno pensato, lo scorso anno e in piena pandemia, ai loro coetanei più sfortunati di loro. Tutto è successo nel tempo dell’Avvento 2020, come gesto di preparazione al Natale: una rete di famiglie hanno fatto squadra e portato così nelle case della provincia di Bergamo la nostra iniziativa con i bambini che hanno donato una piccola offerta per il Kenya, attraverso una incredibile rete di affetto e solidarietà».

Gesù nasce in una povera capanna, come ancora oggi nascono tantissimi bimbi africani. Attraverso un migliaio di insegnanti attivi abbiamo portato nelle case della Provincia di Bergamo la nostra iniziativa con la richiesta ai bambini di portare una piccola offerta nei 227 asili d’infanzia che nell’anno scolastico 2019-20 accoglievano complessivamente 18.116 piccoli alunni. Ed è successo un piccolo grande miracolo: il referente del nostro progetto per Mambrui, il dr. Emanuele Berbenni, membro de Consiglio d’Amministrazione di Fondazione Santina, si è messo in contatto con dott.ssa Simona Lanzini, coordinatore pedagogico provinciale per le scuole dell’infanzia dell’ADASM.

DAL SITO WEB ADASM – FISM 

La feconda collaborazione ha prodotto diversi bonifici dalle diverse scuole materne che avevano aderito al progetto e così alla fine del mese di gennaio 2021 il totale dei soldi raccolti attraverso l’iniziativa natalizia era di 4.200 euro! Una cifra importante, se la pensiamo raccolta con il risparmio di bambini o con le offerte di famiglie già provate nei mesi di marzo e aprile dall’uragano del coronavirus che aveva lasciato dietro di sé migliaia e migliaia di morti. Soldi santi, reliquie di sofferenza e privazioni: offerte benedette perché confluite tutte nell’attenzione e nell’aiuto dei più disperati, di bambini che soffrono non per Covid-19, ma per AIDS, TBC, malaria e denutrizione! Non si può rimanere indifferenti di fronte a una provocazione così forte. Abbiamo aperto questo nostro libretto di Halima con i 50 euro donati da Rosaria, una donna che viene tutti i giorni da Leffe a Bergamo per fare le pulizie in cinque famiglie, con una vita di privazioni, disagio e preghiera. Chiudiamo queste pagine con le offerte dei nostri piccoli bergamaschi che, raccolti a pregare attorno al presepio, lasciavano a Gesù Bambino la loro piccola offerta di pochi spiccioli. Ricordo di essere stato ospite a Cerete, nelle prime settimane dell’anno, a casa di Alessia, un’insegnate di Scuola Materna di Gromo. “Don Gigi, sai che con i miei bambini dell’asilo abbiamo messo in pratica la tua proposta per i bimbi africani? Guarda i miei piccoli come pregano bene!”.

La foto mi commuove: c’è una capanna, con alcune casette di cartone realizzate dai bambini e poi attorno alcuni piccolini con le mani giunte che pregano. “Don Gigi – prosegue Alessia – in verità quelle casette sono dei piccoli salvadanai nei quali i bambini hanno messo le loro offerte durante l’Avvento dell’anno scorso”. Guardo con attenzione e riconosco i graziosi salvadanai, respiro forte: “Alessia, ascolta, le offerte della Carità vera si raccolgono così: non vengono da persone ricche e piene di soldi che celebrano sé stesse. Sai, Alessia, spesso noi definiamo i ricchi egoisti: magari lo fossero! Almeno opererebbero una scelta tra loro e gli altri; invece no. Ho conosciuto ricchi che non sono egoisti, sono peggio: sono egocentrici, e questo è male: perché il povero viene usato come mezzo per la propria autocelebrazione – che schifo! I tuoi bambini hanno dato, con le loro manine, non 100.000 euro, ma 50 centesimi: ti dico sinceramente che Dio preferisce i 50 centesimi del bambino di Gromo ai 100.000 euro di un ricco che utilizza il suo denaro solo per amplificare il proprio ego con iniziative che non hanno nulla di umanitario. Grazie, Alessia, per quello che hai fatto, Dio ti benedica!” In Africa, il 25 settembre avevo in braccio la piccola Santina – che oggi ha 5 anni –  ma mi sarebbe piaciuto chiedere a un bimbo bergamasco di tagliare il nastro con lei: se lo sarebbe meritato tutto, come la nostra Rosaria con i suoi 50 euro. A Mambrui con me c’era dunque, quella sera, tutta l’ADASM di Bergamo. Il presidente Giovanni Battista Sertori ci spiega così cosa sia l’ADASM: “Si tratta di scuole rette da enti diversi, ma con un denominatore comune: sono radicate nel territorio, esprimono la cura delle comunità verso le nuove generazioni, operano in termini di sussidiarietà orizzontale e verticale, si riferiscono ad un progetto educativo che le configura come scuole di ispirazione cristiana. Ma proprio per questo, oggi accolgono tutti, a qualsiasi fede appartengano, nel massimo rispetto e sforzandosi di garantire a tutti una qualità alta nell’offerta formativa”. Quanto sarebbe bello che tale offerta formativa fosse di tutto il mondo! La vita di tutti sarebbe sicuramente migliore.

PROGETTO DI SOLIDARIETA’ AVVENTO 2020
“Nel momento stesso in cui dubitate di poter volare,
cessate anche di essere in grado di farlo”
(sir James Mattew Barrie)
PREMESSA

Scegliamo di partire da questa frase tratta da “Peter e Wendy” per raccontarvi un sogno. Peter ci insegna che solo che chi crede in sé stesso può volare e anche che solo chi è ancora capace di sognare può realizzare quello che ha in testa. Siamo partiti da questo semplice insegnamento per pensare al nostro Natale.In questo momento è facile farsi prendere dallo sconforto: non è facile sentirsi attivi e nemmeno sentire l’energia necessaria per lanciarsi in progetti troppo impegnativi che vanno al di là di qualche giorno, quando il clima che si respira è di profonda incertezza per il lavoro, la scuola, la famiglia.Ma forse proprio per questo abbiamo bisogno di un pensiero ardito, di una sfida che comporti coraggio e che ci proietti verso un futuro in cui lasciarci alle spalle l’emergenza che stiamo vivendo. Abbiamo bisogno di un SOGNO che ci porti di nuovo a VOLARE. Per questo motivo, e anche per ritrovare un po’ di normalità, abbiamo pensato di lanciarci in un progetto nuovo per questo Natale, un progetto di solidarietà che ci impegni a guardare oltre il presente, ma anche oltre i confini fisici in cui ci siamo rinchiusi. Il progetto ci è stato proposto dalla Onlus di un sacerdote bergamasco, che ora vive a Roma, don Luigi Ginami. L’ Associazione “Amici di Santina”, fondata in ricordo della madre di questo sacerdote, la signora Santina Zucchinali, si occupa di numerosi progetti di solidarietà -costruzione di scuole, di pozzi, orfanotrofi, cisterne di acqua potabili, nidi nelle carceri femminili- nelle zone più povere del mondo. Don Ginami in prima persona segue la genesi di ciascuno di questi progetti e la sua realizzazione.  Per l’anno 2021 il suo SOGNO, che vorremmo far diventare nostro, è quello di costruire un nido a Mambrui in Kenya. In questa missione denominata “Asante Sana Children’s Home” è stato costruito negli anni scorsi, con l’aiuto dell’Associazione “Amici di Santina”, un nuovo dormitorio, dopo che il precedente era stato distrutto in un incendio. Ora la missione avrebbe la necessità di costruire una piccola casetta per accogliere bambini che hanno da 1 a 3 anni di età, la maggior parte malati di AIDS. Il costo dell’intera opera è di 10.000 euro, ma ovviamente ogni contributo che consenta di raggiungere la somma, è ben accetto. L’idea dell’Adasm è di avviare una raccolta fondi presso le nostre scuole con l’aiuto di bambini e genitori. Serve ovviamente un lancio per coinvolgere i più piccoli.  È vero che all’inizio abbiamo parlato del coraggio di credere nei propri sogni, ma per coinvolgere i bambini in questo progetto abbiamo scelto di legarlo alle esperienze di IRC.

IN CAMMINO
Nella prima u.d.a -“Io, Dio Padre, ci sono”- che i bambini hanno avuto modo di vivere in questi primi mesi, i nostri piccoli hanno affrontato il tema della consolazione.“In ogni tempo, in ogni terra, in ogni longitudine e latitudine ci sono stati, ci sono e si saranno uomini e donne che piangono. Ciascuno di noi conosce il pianto nella sua vita. Al volto rigato dalla lacrima non può non corrispondere la presenza viva del volto consolatore, di colui che, nel silenzio, sa stare accanto, offrire la presenza, far sentire la nostra mano sulla sua mano…Nessuno può risolvere il problema della sofferenza né c’è alcuna risposta certa e garante al perché, ma le vie di consolazione sono percorribili con le persone vere che riscopriamo in certi momenti di vita”. Attraverso i racconti della Bibbia – come il Libro di Tobia- i bambini hanno scoperto che il pianto è un linguaggio ed un’esperienza di vita molto presente e le lacrime percorrono tutta la storia della salvezza. Ma hanno anche scoperto che “il Dio Famiglia è anche il Signore Consolatore, Colui che accompagna le persone nelle situazioni difficili del vivere quotidiano. Attenti alle lacrime degli uomini Dio Padre, Dio Figlio e Dio Spirito Santo affiancano, consolano, accudiscono e sostengono dando forza e speranza. Quelli che piangono possono conoscere la consolazione che viene dal Signore”.
Lungo questo cammino i bambini hanno sperimentato l’abbraccio e appreso che ciascuno può partecipare a questa opera di consolazione e per quanto possibile adoperarsi affinché non esistano lacrime che nessuno consoli.
Con l’arrivo del Natale sperimenteranno che l’abbraccio può avvolgere una vita che nasce e consolare il pianto di un bambino.      “La prima cosa che ci aspettiamo da un bambino appena nato è che pianga, e di motivi ne ha tanti: i rumori, voci, luci ambiente tutto nuovo; la fatica del primo respiro e sentirsi abbracciato in modo diverso non più protetto nell’utero; il sentirsi per la prima volta separato dalla mamma di cui ha ancora estremo bisogno”
Il pianto è un linguaggio istintivo che solo l’amore sa decodificare, l’amore di una mamma e di un papà come accade a Gesù nella notte di Betlemme. Quanto decisivo è l’amore che ti accoglie, l’abbraccio materno e la sicurezza paterna, quanto importanti sono la fiducia e la promessa positiva della vita che passa nella cura. La Famiglia di Nazareth nel presepio ci comunica questo abbraccio di amore, ma può ricordarci l’impegno a non dimenticare le solitudini che ci circondano: non tutti i bambini possono sperimentare questo abbraccio avvolgente e questa promessa di vita buona; quante vite interrotte, disprezzate, rifiutate, quanti destini segnati dall’abbandono, dalla povertà, dalla malattia, dalla solitudine.

IL PROGETTO SOLIDALE
(una possibile traccia)
Per coinvolgere i bambini nel progetto di solidarietà e chiedere loro l’impegno di raccogliere fondi per la realizzazione del nido si potrebbe partire dall’idea della capanna di Betlemme come CASA. La capanna accoglie Maria e Giuseppe, offre un riparo, offre calore come la casa che ci accoglie, ci offre un rifugio sicuro. Ma la casa vive per le persone che la abitano, non solo la famiglia, ma anche i parenti, gli amici, i vicini che accolgono, abbracciano, avvolgono, danno conforto, amano. Il presepio è la rappresentazione di cosa vuol dire casa: c’è il rifugio, c’è la famiglia, ci sono gli amici che vengono in visita, e che fanno festa per l’arrivo di una nuova vita.  Si potrebbe proporre ai bambini di impegnarsi in un progetto per costruire una casa per bambini che sono nati soli, senza una famiglia e senza una casa.  Per realizzare una casa servono soldi per costruirne i muri, il tetto, gli arredi, ma per “riempirla” e renderla viva servono impegno, cura, amore. Chiederemo ai genitori di aiutarci per la prima parte del progetto, per la parte che finanzierà la costruzione del nido, mentre coinvolgiamo i bambini nell’impegno di scoprire quali sono i valori, gli atteggiamenti, i gesti, i sentimenti che renderanno quei muri una casa per i bambini che verranno accolti . Ogni settimana chiederemo loro di impegnarsi in uno di questi valori:

  • la cura: mattoncino azzurro
  • la consolazione: mattoncino rosso
  • l’aiuto: mattoncino verde
  • la pace: mattoncino giallo

È importante discutere con i bambini il significato di ciascun valore, facendo circolare le loro idee e facendoli confrontare anche su punti di vista diversi, per poi concretizzarlo in alcuni piccoli gesti e azioni quotidiane. Al termine di ogni settimana di impegno ogni bambino potrà deporre in una cesta davanti al presepio della propria classe un mattoncino (tipo lego) colorato (ogni settimana diverso a seconda dell’impegno). Alla fine del cammino con quei mattoncini i bambini potranno costruire la loro scuola-nido e collocarla accanto al presepio. Ai genitori chiederemo invece di fare un’offerta (ogni settimana, magari coinvolgendo i bambini con piccole rinunce ) utilizzando un salvadanaio che i bambini potranno realizzare con una scatola, dandogli la forma di una casa (ma va bene qualsiasi forma vi suggerisce la creatività), colorandola un pezzo alla volta con i colori delle quattro settimane (azzurre le pareti, rosso il tetto, verde la porta e gialle le finestre, e decorandola con i nomi (dei bambini, di mamma e papà) di chi ha contribuito al progetto. Quanto raccolto verrà consegnato all’Adasm tramite bonifico, indicando nella causale “Progetto di solidarietà 2020”; successivamente invieremo le coordinate del conto corrente. L’Adasm provvederà a consegnare la somma raccolta ai responsabili della Onlus “Amici di Santina”, incaricata del Progetto.

I. GLI IMPEGNI DEL VIAGGIO DI SOLIDARIETA’ 18-30 SETTEMBRE 2020
Durante il viaggio in Kenya, come del resto in tutti gli altri quarantatre viaggi tra le miserie del mondo, ho riempito il mio zaino di piccoli, ma significativi progetti da realizzare nel prossimo anno 2021. Soprattutto in questo viaggio, mentre il mondo vive momenti di ristrettezze economiche, ho pensato che dovevamo rinnovare il nostro impegno a favore di coloro che non hanno il necessario e vivono nella miseria. Quattro sono i progetti che ho sulla scrivania e che attendono l’approvazione del Consiglio di Amministrazione di Fondazione Santina ONLUS.  Il primo progetto riguarda una cisterna di 10.000 litri per la scuola della missione di Msabaha, alla quale già nel 2014 avevamo regalato un’altra cisterna. Ora la seconda cisterna è danneggiata: si è aperta completamente e così alla scuola manca acqua. Padre Lukas, cappuccino, mi ha mostrato la bella scuola che ospita più di 200 bambini. Questa bella scuola dove giungono bimbi sfortunati, molti dei quali con problemi di HIV, è una scuola parrocchiale privata. La struttura è molto bella ed efficiente ma, come in tutto il Kenya, vi è un problema molto serio: l’acqua. Non vi è un sistema idrico che sia in grado di portare acqua nella scuola; bisogna dunque pensare all’approvvigionamento. Un modo abbastanza semplice è quello della raccolta dell’acqua piovana, che scende copiosa nel periodo delle piogge.

Il tetto della grande scuola è così predisposto per poter convogliare l’acqua in due grandi cisterne di 10.000 litri di acqua. Pensate che in una sola giornata di pioggia torrenziale la grande cisterna si riempie e l’acqua che raccoglie può bastare per 5-6 mesi. L’acqua serve alla pulizia delle aule, all’igiene dei ragazzi e a cucinare; dunque è indispensabile per poter garantire condizioni igieniche basiche per le attività della scuola. Visitando questa scuola, il padre mi ha mostrato come le necessità dei bimbi siano tante e l’acqua di quella cisterna è insufficiente soprattutto oggi, in tempo di Covid19. Che senso ha dire di lavare frequentemente le mani, se manca l’acqua? Se ne dovrebbe realizzare una nuova e con tale cisterna le condizioni di vita della scuola sarebbe efficienti. Ho chiesto a padre Lukas di darmi un preventivo preciso di spesa. Con 900 euro si può risolvere un grave problema.
Non si tratta di qualcosa di superfluo, ma di autentica necessità. Come del resto in Africa è sempre la vita. Il secondo progetto è ancora chiesto da padre Lukas e riguarda l’intera missione, fuori dalla scuola di cui vi ho parlato. La necessità è ancora acqua: acqua per il dispensario, per la casa delle suore, per le aule del catechismo e per la chiesa stessa. Padre Lukas ci chiede di poter fare un pozzo. Non stiamo parlando di un pozzo simile a quello dell’Iraq, ma di un pozzo molto più elementare e semplice: si scava il terreno per alcune decine di metri – dai 10 ai 25 metri – si infila un tubo e poi l’acqua viene pompata fuori a mano. Il prezzo di questo secondo progetto è di circa 1.400 euro. I due piccoli progetti, soprattutto quello della cisterna, sono davvero molto urgenti e dovremmo in questo stesso anno 2020 provvedere. Perché tu che stai leggendo non ci dai una mano?  Il terzo progetto si trova invece nella missione di Lango Baya, nelle vicinanze di Chakama. A Malanga, i missionari della Fraternità di Maria, originari del Guatemala, hanno nel cuore di costruire una scuola tecnica professionale. In questa scuola i ragazzi poveri imparerebbero un lavoro e sarebbero così meno esposti ad una vita delinquenziale. Il progetto sta partendo in questi mesi, e padre Alex ci chiede di costruire proprio a Malanga una prima aula di questa scuola professionale. Il costo della realizzazione è di 6.500 euro. Questo potrebbe essere il primo progetto che il prossimo anno noi potremmo sostenere in Kenya.

          Il quarto progetto in Africa per il prossimo anno 2021 riguarda ancora Mambrui. Piera Chiodi e Suor Nadia ci chiedono un grande aiuto. Il Governo del Kenya chiede al grande orfanotrofio di costruire un asilo nido per ospitare i bimbi più piccoli in un luogo separato dagli altri bambini e ragazzi più grandi. Lo spazio c’è e la struttura in cemento armato già esiste, ma occorrono 10.000 euro per ultimare l’aula definita come asilo nido. A Mambrui abbiamo deciso di investire e di rendere l’orfanotrofio più armonioso e bello. Un po’ come è avvenuto nella scuola materna di Villa San Roman sulle Ande del Perù, oppure come la scuola primaria di Lango Baya in Kenya. Oltre a Santina, Nora e Ramsi, figli orfani di Everlyne, da questo ottobre saranno ospitati anche i due piccoli gemellini di Bendera, soprattutto Isac che è storpio. La costruzione di questo asilo nido sarà così una forma di ringraziamento alle suore e a Piera per aver accolto altri due nostri piccoli ospiti. E sono sicuro che in futuro il numero dei nostri piccoli ospiti potrebbe crescere. I quattro progetti saranno eseguiti con il criterio della massima trasparenza e ogni fase di pagamento sarà ben evidenziata nel nostro sito istituzionale. Se la lettura di questo piccolo libro ti ha tolto due ore di tempo e ti ha preso il cuore… contattaci! Questi semplici progetti attendono il tuo contributo. E ricorda, il nostro motto è questo: “Non vogliamo i tuoi soldi, vogliamo solo il tuo cuore!”. E con la tua generosità potremo dire a questi piccoli il secondo nostro slogan: cari piccoli, “il nostro cuore è la vostra casa”. Grazie delle due ore di tempo prezioso che ci hai donato; se volessi fare qualcosa di più fatti coraggio: aspettiamo il tuo aiuto!


pagina uno richiesta 

pagina due richiesta

pagina tre richiesta 


II. PROGETTO RICOSTRUZIONE ASILO NIDO NELL’ORFANOTROFIO DI MABRUI ASANTE SANA CHILDREN’S HOME MAMBRUI-LAMO ROAD, KENYA, SOSTENUTO DA FONDAZIONE SANTINA ONLUS

Roma, 3 maggio 2021

Gent.ma Suor Nadia Monetti Piccole Figlie di San Giuseppe, Nairobi
Gent.ma Sig.ra Piera Chiodi Associazione Asante Sana, Mambrui
Gent.mo Sig. James Kazungu Katana, Associazione Amici di Santina Zucchinelli ONLUS, Kenya
in seguito alla richiesta del 29 settembre 2020 pervenuta alla Fondazione e riguardante il progetto per la costruzione di un asilo nido nell’orfanotrofio di Mabrui chiamato Asante Sana Children’s Home Mambrui-Lamo Road, Kenya per l’importo complessivo di euro di 10000 Euro, siamo lieti di annunciare che in data 3 maggio 2021 il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Santina Onlus  all’unanimità ha deciso di approvare il progetto e stanziare l’intera somma richiesta. Siamo felici della valenza simbolica dell’approvazione in una data tanto suggestiva per noi, perché il 3 maggio 2021 ha ricevuto la notizia che avrebbe lasciato il Vaticano per dedicarsi a tempo pieno alla Fondazione nella Diocesi di Bergamo  e,  tale progetto è per noi tanto bello quanto significativo e ci spinge a dire che, se i lavori saranno realizzati con cura, chiarezza e puntualità, vorremmo in futuro continuare a starvi vicino con altri interventi a favore dei bimbi orfani e affetti da HIV. Ci sprona a queste considerazioni anche l’accoglienza che avete dato ai tre piccoli orfani SANTINA, RAMSI E NORA, ed ai gemellini ABRAHAM E ISAC che tanto hanno sofferto, ed in particolare, siamo lieti per la piccola Santina a cui la mamma Everlyne aveva dato nome di Santina proprio in onore di Santina Zucchinelli.

QUANTO SOPRA PREMESSO, PRECISIAMO LE CONDIZIONI DEL NOSTRO ACCORDO:

  1. La somma sarà devoluta in un’ unica rata di Euro 10.000
  2. Le spese bancarie di esecuzione dei bonifici saranno, come nostra usanza e con accordo con la nostra banca OUR, a nostro carico.
  3. IL totale dell’importo in Euro  sarà  erogate sul conto corrente sulle seguenti coordinate bancarie da Voi indicateci:

Currency: EURO
Beneficiary bank: EQUITY BANK
Swift Code: EQBLKENA
Credt to Nome del conto: ST JOSEPH DELEGATION OF EAST AFRICA
Accont numero : 0620270692335 OLKALOU BRANCH
Correspondent bank :CITIBANK N.A. FRANKFURT
SWIFT CODE: CITIDEFF IBAN DE48502109004116931007

  1. A fronte di tale nostra erogazione richiediamo di attenervi ad alcune regole che abbiamo stabilito per ogni nostro intervento caritativo e di solidarietà. A fronte di tale rata  bonificata ci necessita:
  • Accusa di ricevimento per mail dell’importo, includendo data di ricezione della somma.
  • Puntuale rendiconto delle spese sostenute e ricevute delle stesse.
  • Documentazione fotografica dello stato dei lavori.

Al termine dei lavori chiediamo di apporre una targa della nostra Fondazione che sarà nostra premura inviare. Si stabilirà insieme una data per l’inaugurazione dei lavori ai quali sarà presente una nostra piccola delegazione, guidata dal Presidente, ai fini di stabilire più profondi ed articolati rapporti di solidarietà. Ogni fase del progetto sarà rigorosamente resa pubblica nel sito della nostra Fondazione, come avviene per tutti i progetti: www.fondazionesantina.org Perché tale nostro articolato progetto di spesa possa essere iniziato attendiamo  da Voi:
Gent.ma Suor Nadia Monetti Piccole Figlie di San Giuseppe, Nairobi
Gent.ma Sig.ra Piera Chiodi Associazione Asante Sana, Mambrui
Gent.mo Sig. James Kazungu Katana, Associazione Amici di Santina Zucchinelli ONLUS, Kenya
una risposta firmata da Voi in ogni pagina alla presente lettera nella quale si conferma di accettare le quattro condizioni qui menzionate. Anche a nome dei Membri del Consiglio di Amministrazione, vogliamo esprimere gli auguri più sentiti di buon lavoro ed assicurare altresì il nostro ricordo nella preghiera.

MONS. LUIGI GINAMI
PRESIDENTE
IL TESORIERE
Dott. Luigi Pacini
LA SEGRETARIA
Dott.ssa Silvia Bonicchio

III LE RICEVUTE DEL PROGETTO PER I COSTI DI REALIZZAZIONE IN DATA 17 MARZO 2021
Piera Chiodi nei mesi di marzo, precisamente in data 17 marzo 2021 ci aveva fatto pervenire puntuali ricevute del progetto in atto e della sua completa realizzazione. Siamo contenti di poter mostrare qui a tutti voi per chiarezza le ricevute prodotte sia in foto che il documento pdf

pagina uno ricevute

pagina due ricevute

IV. I PAGAMENTI DEI 10.000 EURO PROMESSI  IN DATA  2 AGOSTO 2021
Dopo aver ben verificato le spese sostenute ed aver ricevuto le note di spesa, il nostro Tesoriere Dott. Luigi Pacini, che di cuore ringraziamo, ha emesso ordine di bonifico per l’intera somma come qui riportato dalla nota qui accclussa ed in visione.

ed i soldi sono stati ricevuti dalla  Congregazione religiosa delle Suore di San Giuseppe nella Delegazione dell’Africa dell’Est, ecco una foto inviata a noi da Sister Jane che di cuore ringraziamo.

Siamo lieti di annunciare che in data 15-27 settembre 2021 il nostro Presidente Luigi Ginami volerà da MIlano Malpesa in Kenya per inaugurare all’orfanotrofio il bellissimo Asilo Nido sul quale in questi giorni stanno dipingendo il logo di Fondazione Santina.