Regala un Sorriso

Adozioni in Perù programma 2021-24


E’ la proposta di adozioni a distanza per tre anni (2021-24 ) di 15 bambini in Perù, con una offerta annua di Euro 300 per un totale di 900 Euro per bimbo.

L’importo di Euro 4500  suddiviso in 300 Euro per 15 bambini,  sarà versato in un’unica soluzione di Euro 3o00  allo scadere dell’anno alla Diocesi di Puerto Maldonado nell’Amazzonia peruviana e gli altri Euro 1500 alla struttura protetta SOS sulle Ande del Perù per i 5 bambini oggetto di violenza efferata. La peculiarità del programma è il fatto che sarà gestito direttamente da Olinda, nostra Responsabile in Perù. Iniziamo mettendo la lettera di richiesta della Caritas di Puerto Maldonado  e della Struttura SOS. Con la nostra tradizionale chiarezza pubblichiamo:
ECCO LA LETTERA DI PUERTO MALDONADO

ECCO LA RICHIESTA DEL SOS DI JULIACA
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Come potete vedere dalla tabella qui sotto riportata ecco il programma dei nostri pagamenti:

ANNUALITA’ DATA IMPORTO EURO 3000
PRIMA RATA 10 SETTEMBRE  2021-2022  Euro 3000 + 1500
SECONDA RATA 14 SETTEMBRE   2022-2023 Euro 3000 + 1500
TERZA RATA  8 SETTEMBRE  2023 -2024 Euro 2400 + 1500
TOTALE  TRE ANNI  EURO 13.500

VERSAMENTO PRIMA  ANNUALITA’ DEL PROGRAMMA ANNO 2021-2022
Dopo aver espletato tutti i controlli per la verifica dei pagamenti,  ecco i due ordini di bonifico, firmati dal nostro Tesoriere Dottor Luigi Pacini in data 10 settembre 2021
ECCO ORDINE DI BONIFICO PER PUERTO MALDONADO PER PRIMA ANNUALITA’ 

ECCO ORDINE DI BONIFICO PER SOS DI JULIACA DELLA PRIMA  ANNUALITA’


VERSAMENTO SECONDA  ANNUALITA’ DEL PROGRAMMA ANNO 2022-2023

Dopo aver espletato tutti i controlli per la verifica dei pagamenti, ecco i due ordini di bonifico, firmati dal nostro Tesoriere Dottor Luigi Pacini in data 14 settembre 2022
ECCO ORDINE DI BONIFICO PER PUERTO MALDONADO PER LA SECONDA ANNUALITA’

ECCO ORDINE DI BONIFICO PER SOS DI JULIACA DELLA SECONDA ANNUALITA’

VERSAMENTO TERZA  ANNUALITA’ DEL PROGRAMMA ANNO 2023-2024
Dopo aver espletato tutti i controlli per la verifica dei pagamenti si è notato che in due casi non esistevano più le condizioni per poter prestare i nostri servizi. Si è così proceduto a togliere dal gruppo Angela ed Adriana.  Ecco i due ordini di bonifico, firmati dal nostro Tesoriere Dottor Luigi Pacini in data 8 settembre 2023
ECCO ORDINE DI BONIFICO PER PUERTO MALDONADO PER LA TERZA ANNUALITA’ MA PER 8 BAMBINI

ECCO ORDINE DI BONIFICO PER SOS DI JULIACA DELLA TERZA ANNUALITA’

I. REGALA UN SORRISO IN PERU’
Una delle attività più coinvolgenti che la nostra Associazione Amici di Santina Zucchinelli Onlus svolge fin dal suo inizio, è quella delle adozioni a distanza. Forse è bene ricordare brevemente lo spirito di queste adozioni, perché è lo stesso spirito con il quale abbiamo “adottato” a distanza i dieci bambini che fanno parte del nostro programma “Regala un sorriso in Perù 2021-2024”.

Questa lettera della Caritas di Puerto Maldonado assicura che i soldi sono stati inviati, il documento è disponibile anche in pdf qui

Qui viene riportato anche il movimento bancario che è stato effettuato in Perù. Il documento è disponibile anche in pdf qui

ed anche qui

ANCHE DAL SOS DI JULIACA CI HANNO MANDATO RICEVUTA, ECCOLA QUI:

Il progetto di queste nostre “adozioni” si risolve nell’arco temporale di tre anni; l’impegno economico è di 300 euro l’anno per un totale di 900 euro. Parlare di soldi, però, può allontanare dall’impegno in sé, che è di tutt’altra natura. In realtà, non siamo noi ad aiutare i bambini peruviani, ma sono loro e le loro famiglie ad aiutare noi. Immaginatevi di iscrivervi ad un corso universitario di tre anni per ottenere un diploma di maturità interiore cristiana.

Certamente questa scuola di tre anni non prepara per tutta la vita, ma bisogna vedere questo corso triennale nella logica della formazione permanente della persona che oggi tanto viene perorata da psicologi e psichiatri – dimenticando la dimensione spirituale della fede. Prima di proporvi i profili dei 15 bambini, voglio chiedervi una cosa: con quale spirito affrontate questa adozione? Avete nel cuore la prospettiva di ricevere, o vi limitate a quella buonista del dare? Quel tipo di adozione a distanza, com’era nata trent’anni fa, in cui si adotta un negretto dal nome strano, poi per Natale e Pasqua arriva la letterina con una foto sdolcinata, un tema, un disegno… e con le lacrime agli occhi dite: “Guarda che bello, il mio bambino!”. Come fosse una bambola, un cagnolino o un gattino … Poi, la preoccupazione dei migliori: “Devo interessarmi di più per la scuola, la formazione …”. Ho conosciuto persone che in perfetta buona fede o totale stupidità hanno inviato migliaia di euro in Kenya che hanno arricchito la cosiddetta persona di fiducia o l’Associazione … Se pensi così di noi, sei fuori strada! Il problema vero non sono i bambini che tu aiuterai: il problema sei tu e lo spirito con il quale leggi queste righe.

Non pensare a loro, pensa a investire su te stesso, sulla tua formazione interiore… e per quella, per formare il tuo volto interiore, 900 euro mi sembrano un investimento ottimo, molto più efficace di quello che investiresti dall’estetista che potrebbe togliere una ruga o un difetto dal tuo volto esteriore … Allora, mi chiederai, quale è l’idea? Semplice: quella di coinvolgerti! Se accetti di prendere in adozione a distanza uno dei dieci bimbi peruviani che abbiamo selezionato, dovrai riempire un formulario. In seguito entrerai in una chat di whatsapp che si compone delle dieci persone  e delle cinque persone del nostro corso in umanità, le 15 persone che hanno deciso di adottare per tre anni i bambini. In quella chat ci sarò anche io, ci sarà Silvia, la coordinatrice dei nostri programmi, e Olinda  dal Perù. Dopo che tutti i genitori adottivi a distanza avranno versato la loro quota, sulla chat vi mostreremo ogni anno le ricevute  dei bonifici per l’importo di 4.500 euro (ovviamente parliamo un conto trasparente e una transazione altrettanto trasparente) che ci manderà Olinda. Ogni mese, Caritas e SOS distribuiranno a ciascuna delle dieci famiglie 25 euro per medicine, cibo o scuola: sono le tre voci sulle quali abbiamo deciso di intervenire in Perù. Tutti i bambini di tutti i nostri programmi in tutto il mondo ricevono la stessa somma: certo, in Perù  poca cosa, ma non ci sono distinzioni tra i bambini inseriti nei programmi di Vietnam, Kenya, Messico, Iraq  e Brasile: tutti sono uguali e tutti ricevono lo stesso trattamento. Molto diverso invece è l’approccio ai ragazzi: in Messico, ad esempio, sono vittime della violenza dei narcos; in Iraq, invece, sono vittime della violenza dell’Isis e del terrorismo islamista. A questo punto devo dire che il programma triennale del Perù si compone anche di 5 bambini della struttura protetta del SOS per i quali non è possibile avere alcuna immagine. Sono bambini sotto protezione e dobbiamo anche nella chat vigilare sulla loro integrità.

       Bene, la chat di cui vi parlavo ci serve anche per i nostri incontri mensili: è un impegno che vogliamo sia rigorosamente rispettato, anche nel tempo; normalmente, questo incontro dura un’ora e si svolge la sera via zoom. In quell’incontro, Olinda ci dirà come stanno i bambini, come sono stati impiegati i soldi, e poi ognuno di noi racconterà com’è andato il mese, nel tentativo di creare una piccola comunità. Fuori da questa chat e da questi incontri online non esistono letterine di Natale, Pasqua, o disegni e foto sdolcinate, perché sarà invece qualcosa di più. Stiamo verificando se le famiglie abbiano la possibilità di collegarsi con noi nella riunione: non tutte insieme, ma una famiglia al mese, in modo che tutti i dieci donatori in Italia conoscano non solo il “proprio” bambino e la “propria” famiglia peruviana, ma tutte le dieci famiglie. Insomma, la mia idea è che voi non vi troviate ad adottare una famiglia in modalità puramente emotiva, ma che, con grande intelligenza e partecipazione, ognuno di voi condivida la vita con le dieci famiglie peruviane ed i loro figli! Questo è il nocciolo del programma: quello della condivisione e della maggiore ricchezza interiore nel confronto con storie dolorose, come quella di Angela ed Adriana o di Lian che già conoscete! Al termine del corso triennale sarebbe davvero una bella conclusione andare tutti insieme in Perù per vivere e dormire nella famiglia che avete sostenuto e conosciuto: quindi, non portare i bambini e le loro famiglie in Italia, ma portare gli italiani in Perù: TUTTA UN’ALTRA COSA VERO? E se non fosse possibile il viaggio? Ci rimarrebbe nel cuore una esperienza che avrà cambiato la vita ed il modo di vedere i poveri. “Ma Gigi, perché solo tre anni?”. Perché le situazioni che seguiamo sono in emergenza e te ne accorgerai e, passati tre anni, normalmente un’emergenza è superata; e poi perché se il corso ti è piaciuto, puoi fare altre esperienze simili: puoi aderire a un programma in Vietnam, dove seguiamo bambini con l’Aids, oppure in Messico  dove abbiamo bambini vittime di violenza …  In alcuni programmi, i bambini sono morti oppure si sono aggravati al termine del triennio: nessuna paura! Questi casi non vengono abbandonati e non sarai tu a dovertene fare carico: ci penserà l’Associazione tutta, come è avvenuto per la mamma di Santina, Everline, morta di Aids e che abbiamo seguito con dialisi e trasfusioni fino alla fine! Ti ho detto tutto. Se sei pronto, ora ti parlo dei dieci bambini peruviani:

II. L’INCONTRO CON I BAMBINI DEL PROGRAMMA 2021-2024
Inizia nel settembre 2021 un programma di aiuto triennale che si concluderà nel 2024. Di seguito vi propongo sinteticamente il profilo dei nostri bambini, indicandone il nome e le problematiche; a coloro che intraprendono invece la scelta di adozione a distanza vengono fornite alcune semplici notizie su come si impiegano le risorse dei fondi in una chat a loro riservata. Eccoci allora a presentare i bambini. Sono 15 piccoli distribuiti in due gruppi: un gruppo di dieci bambini di Puerto Maldonado nella foresta amazzonica, che vivono problemi di disabilità e povertà, e cinque bambini dalla struttura protetta SOS, sulle Ande del Perù, vittime di violenze sessuali. Inizio a parlarvi dei dieci bimbi dell’Amazzonia.

L’AMAZZONIA
Abbiamo a lungo parlato di Angela (adottatta da Veronica ed Isabella), la figlia di Sol, e di Adriana (adottata da Valentina) , figlia di Dalìla: per queste due bambine vi rimando alla lettura dei precedenti capitoli del libretto di SOL che illustrano molto bene il loro profilo; ecco dunque il profilo degli altri otto bambini.

Eduardo, adottato da Annalisa, è nato il 16 luglio 2020: ha un anno, è figlio di Marta e Lander e ha una sorellina di 8 anni di nome Satomi. Il padre, Lander, fa il taglialegna. Il motivo dell’aiuto al piccolo è perché è disabile dalla nascita: non può muovere il braccino sinistro ed ha una grave distorsione ai piedini. L’aiuto sarebbe per le cure mediche che la povera famiglia sta tentando di compiere.

Azre, adottato da Maria Grazia, 
è nato il 16 gennaio 2021 e ha sei mesi. La sua mamma, Candy, ha 24 anni. A 15 anni si innamora di un uomo di 30 e rimane incinta: nasce Eloi che oggi ha 8 anni. Il padre la aiuta saltuariamente per il figlio. Poi, Candy si innamora di un secondo uomo e da questo ha Azre – e il secondo uomo scompare. La povera Candy svolge lavori saltuari e abita in un tugurio con il nonno Eleuterio che a settanta anni, rimasto vedovo, la aiuta. La madre ed il padre di Candy sono scomparsi.

Rut, adottata da Franca, è una bimba con disabilità mentale e proprio a causa di questa disabilità è finita sotto una macchina: quando l’ho incontrata aveva la gamba destra ingessata. Si vede chiaramente che soffre la disabilità. Rut è nata il 30 dicembre 2008, oggi ha 12 anni. La sua storia è sconvolgente: la riassumo in poche righe, ma meriterebbe un capitolo a parte. La mamma, Sara, ha a sua volta un ritardo mentale e problemi psichici, noi diremmo che è una persona fragile. Sara ha 5 figli: la prima ragazza, Rosario, ha 25 anni, è sposata ed ha una bellissima bimba; poi c’è Ester che ha 22 anni ed ha un compagno; poi c’è Percy che ha 17 anni, ed infine Rut e Noè. Fino a questo punto preoccupa la disabilità di Rut, non è vero? Ma ecco la notizia devastante: anche Noè è disabile mentale e la scelta per l’adozione è caduta su Rut a motivo del grave incidente in cui la bimba è stata ferita. In realtà, la preoccupazione si estende anche a Noè, che ha 9 anni ed è il più piccolino. Poi, parlando con Percy mi accorgo che anche l’adolescente ha problemi: è dislessico! E dunque aggiungiamo un’altra triste sorpresa: Rut, Noè e Percy. Rosario sembra avere in mano la situazione ed è lei a darmi le notizie. Ma ritorniamo alla mamma, Sara: lei poverina è la più disastrata: i cinque figli hanno infatti 4 padri diversi! Rosario è figlia di un uomo che non ha mai incontrato, Ester di un altro uomo che si è volatilizzato, Percy ha un padre che raramente dà un misero aiuto ed Ester e Noè sono figli di un campesino, un contadino, di nome Guillermo, che è scomparso. Lo Stato dà un piccolo aiuto in alimenti per i due figli disabili. Questo caso è particolarmente disastrato perché mette in luce quanto sia difficile la situazione della donna fragile in questa terra, sfruttata da 4 uomini e abbandonata a sé stessa; e mette in luce la disgustosa mentalità machista che mostra l’uomo come assolutamente non presente, dedito all’alcol e al piacere sessuale e senza alcuna assunzione di responsabilità nei confronti dei figli o della nostra Sara – che mi ispira una dolcezza incredibile.

Lian, adottato da Isa, è un bimbo nato cieco il 27 maggio 2018. La sua mamma si chiama Jacqueline, ha 22 anni vive con la mamma Edna in una catapecchia. Jacqueline è cieca dalla nascita dall’occhio destro. Edna svolge un lavoro occasionale: insieme alla figlia vende bibite e caramelle per la strada. I tre versano in grave miseria ed il piccolo Lian appare molto irrequieto. Ovviamente, il padre – Neil – si è dileguato.

Galeb, adottato da Rosella,  è nato il 12 marzo 2020, è figlio di Heidy e di Victor; ci sono altri tre figli in famiglia: Alex, frutto di una precedente relazione, Victoria e Salvador che invece sono di Victor. Il piccolo Galeb ha una patologia inquietante: soffre di convulsioni fin dalla nascita ed è anemico. I medici stanno curando queste due patologie, ma hanno un terribile sospetto che il bimbo abbia un tumore al cervello. Heidy non ha un lavoro e Victor vende bottiglie di acqua per strada.

Angel, adottato da Antonietta,  è nato il 22 aprile 2013 ed è un bimbo Down, figlio di Marta che ha altre tre figlie: Iorka, di 22 anni, Yacira di 16 anni ed Evelyne di 11 anni. La figlia più grande è sposata. Marta svolge un lavoro occasionale come donna delle pulizie e il marito ha solo un lavoro occasionale. Il Perù non garantisce alcun supporto per le cure di Angel e la famiglia versa in grave miseria.

Dilmer, adottato da Maria,  e Kengy, adottato da Massimiliano, sono due dei cinque figli di Maritza, che conoscete molto bene perché a lei è stato dedicato un libretto (#VoltiDiSperanza n.15, luglio 2018): ha perso l’occhio sinistro per le botte di un compagno, è stata violentata e da questa violenza è nato l’ultimo dei 5 figli, vive in un tugurio che ben conoscete e nel quale ho dormito. Dilmer è nato l’8 settembre 2009, mentre Kengi è nato il 30 aprile 2011.

Ecco qui i quindici casi di adozione a distanza che abbiamo preso dal Perù. Il libretto che abbiamo scritto vuole provocare una riflessione, spingere all’azione e domandare preghiera. Solo Dio può essere vicino a questi piccoli e garantire a loro una vita dignitosa, quindi scrivo per trovare famiglie che non solo entrino nel nostro programma di adozioni, ma che dedichino ai bimbi presi in adozione anche preghiera, ed in questo sono esigente! Che ne dite di un rosario al mese?

LE ANDE


La Casa protetta SOS si chiama esattamente Aldea infantil SOS Juliaca. Se vi ricordate l’abbiamo conosciuta per il triste caso di Alicia figlia della Juana a cui è stato dedicato il nostro libretto (#VoltiDiSperanza n. 9, agosto 2007) che, come ben sapete, anche Papa Francesco aveva letto. In seguito, nel libretto Sonìco (#VoltiDiSperanza n. 27, gennaio 2020), purtroppo avevamo dedicato un capitolo proprio ad Alicia che era stata violentata in casa dal suo patrigno. Per questo motivo era stata portata in questa struttura protetta chiamata SOS che fa capo a una grande organizzazione internazionale SOS Villaggi dei bambini, fondata nel 1949 in Austria da Hermann Gmeiner. La serietà della struttura ha convinto il nostro direttivo ad investire in cinque adozioni a distanza anche a Juliaca. Dunque non ha bisogno di presentazione la nostra Alicia, adottata da Maria,  che oggi ha nove anni: vi devo dire l’ho trovata in ottima forma e quando mi ha visto mi è corsa incontro gridanto: “Finalmente, papà Gigi!”. Ecco a voi il profilo di altri 4 bimbi tutti caratterizzati da violenza familiare. Non siamo più nell’Amazzonia peruviana, ma sulle amate Ande dove la nostra coordinatrice Olinda seguirà i bambini.

Noemi, 9 anni, adottata da Annunciata
La bambina viene da Tasapa – Zepita Chucuíto ed è entrata in una struttura protetta gestita dallo Stato nell’anno 2017 insieme a due suoi fratellini. I genitori trattavano malissimo i bambini e non mostravano nessuna attenzione per loro, solo disprezzo, e oltretutto sono assassini finiti in carcere. Noemi è più grande dei due fratellini; nel 2019 sono stati portati tutti e tre a Juliaca nella struttura SOS che non ha limite di età per accudire i bambini insieme. Noemi soffre di ritardo mentale lieve.

Brandon, 7 anni, adottato da Paolo
Il bimbo viene da Huata in provincia di Puno; nel 2018 giunge al SOS con suo fratello per abbandono familiare: la madre ha forti problemi mentali e per questo legalmente non hanno più genitori. Purtroppo, nel 2015 era stato ospitato in una struttura statale dove ha subito violenza e per questo successivamente ri-protetto con il fratello a Juliaca. Il bimbo, a causa dei maltrattamenti subiti, ha gravi problemi nelle relazioni ed è sottoposto ad appropriata terapia.

Marcio, 11 anni, adottato da Filippo
Il ragazzo viene da Lampa, cittadina che conosciamo per il carcere femminile. Marcio arriva con i due fratellini nel 2019: i genitori alcolizzati avevano abbandonato i tre piccoli in situazioni igieniche e sanitarie pessime, al punto che lo Stato li ha dichiarati legalmente in abbandono morale e materiale. Per illustrare la sorprendente situazione di abbandono igienico-sanitario racconto un fatto. Nello scorso giugno 2021 il bambino lamentava dolori forti nella parte superiore di una narice. Da piccolo, Marcio si era infilato una piccola batteria per orologio in una narice e non era mai riuscito a farla uscire. Monica, la responsabile del centro, lo porta da un otorino che estrae una pila ossidata che aveva perforato il setto nasale. Ora Marcio ha bisogno di un intervento chirurgico ed è in lista di attesa nell’ospedale di Arequipa.

Genoveva, 10 anni, adottata da Norma
La ragazzina proviene da Azangaro ed è giunta al SOS nel 2018 con i suoi due fratellini. Il padre è finito in prigione per abuso sessuale, la mamma di Genoveva è morta lo scorso giugno. La bimba soffre di disturbi psichici che sono ancora oggetto di valutazione.

III. IL REGOLAMENTO DEL PROGRAMMA DI ADOZIONE: REGALA UN SORRISO IN PERU’ 2021-24

  1. La quota annuale per l’adozione a distanza è di Euro 300 a persona e l’impegno è triennale per un totale di Euro 900.
  2. Raccolte le 15quote annuali per un totale di Euro 4500, con bonifico bancario e facendoci carico delle spese bancarie in ricezione, con qualifica OUR, eroghiamo l’intera somma alle due realtà prima descritte: alla Caritas di Puerto Maldonado in Amazzonia ed al SOS di Juliaca sulle Ande..
  3. I responsabili ci inviano ricevuta di Euro 3000 e di Euro 1500.
  4. Una volta al mese i Responsabili distribuiscono Euro 25 ad ogni famiglia (tranne naturalmente i 5 bimbi della casa protetta ai quali provvede l’istituto) secondo la modalità espressa nel seguente punto
  5.  I 25 euro nel seguente modo:
    5.1.    Educazione (tasse scolastiche e di iscrizione dei bambini adottati)
    5.2     Alimentazione (farina, fagioli, cereali)
    5.3     Medicine e visite mediche, qualora che ne fosse bisogno per il bambino o i genitori.
  6. Mensilmente il Responsabile si curerà di scrivere un resoconto di come il denaro sia stato impiegato ed ogni semestre, od in occasione di un nostro viaggio di solidarietà provvederà a consegnarci ricevute di quanto speso.
  7. Al termine dell’ anno in una approfondita revisione con i Responsabili  si provvederà a rinnovare l’annualità successiva
  8. Per tutti questi motivi di impegno sono ad esortare tutti i genitori adottivi a non abbandonare il programma di adozione, viste anche le precarie situazioni di salute dei piccoli.
  9. Le vie di informazione saranno solo 3:
    9.1. La pagina web dedicata al nostro programma, dove si troveranno i dati generali dei bambini, dei pagamenti e della situazione in cui essi vivono. Tale pagina è visibile a tutti
    9.2. La chat del gruppo di adozioni a distanza. In questa a scadenza regolare il Responsabile  provvederà ad inviare notizie più specifiche.
    9.3 Una chat personale con il Responsabile attraverso la quale avere notizie più dettagliate sui bambini.
  10. Il programma è triennale e non rinnovabile.

Bergamo, 15 settembre 2021 Festa della Madonna Addolorata