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44MA NEWSLETTER: QUATTRO MARZO 2017


Cari amici,

      eccoci di nuovo insieme, per informarvi su tante cose belle ed importanti vissute da don Gigi, nel suo recente viaggio in Kenya.
Storie drammatiche e toccanti, che abbiamo seguito sulla chat con grande passione e che ci hanno commosso e coinvolto fin nel profondo, ma andiamo per ordine.

Continua il nostro impegno a favore dei malati di HIV e le adozioni a distanza per il prossimo triennio, a partire da settembre 2017.

Don Gigi è rientrato dal suo viaggio, con nel cuore il desiderio di realizzare una Cappella nel Centro profughi di Dadaab.

Penso che ognuno di noi, resterà entusiasta al pensiero che in un luogo dove i cristiani sono veramente pochi e martoriati dalle persecuzioni, la nostra Fondazione pensi a realizzare una piccola Chiesa, dove poter celebrare la S. Messa e incontrare Gesù in un momento di preghiera e di condivisione fraterna. Sarà un’opera di grande valore, perché servirà ad evangelizzare tanti fratelli che ancora non conoscono il nostro Credo e a far crescere nella fede, coloro che già sono cristiani. Pertanto tutti noi, dobbiamo pensare a questo nuovo progetto, a cui ci dedicheremo con tutto il nostro impegno.

In Messico, stiamo pensando di finanziare l’acquisto di una casa per poter creare un Centro anziani, dove sicuramente tante persone sole, potranno trovare, affetto, compagnia e attenzioni, tutte cose molto necessarie per vivere serenamente l’ultimo tratto di vita, che forse è il più difficile e il più impegnativo.

Voglio riportare la vostra attenzione in Kenya, dove don Gigi, nel suo recente viaggio, si è recato a visitare Waziri, un giovane ammalato di AIDS, in fase terminale. Le sue condizioni ultimamente sono peggiorate e lo avrete sicuramente notato, dal video inviatoci da don Gigi.

E’ un ragazzo che ha bisogno di tutto il nostro sostegno, sia economico che spirituale, per il tempo che Dio gli concederà, perché molto malato.

Naturalmente, come in tutte le esperienze, oltre quelle dolorose, ci sono anche quelle belle che riempiono il cuore di gioia. E’ il caso della piccola Santina, che don Gigi ha incontrato e che cresce splendidamente bene. E’ un vero miracolo e un gran dono di Dio, perché è bellissima e ha un aspetto sano, nonostante la mamma sia ammalata di AIDS. Il più grande medico è Dio e solo Lui ci può dare quello che noi, poveri mortali, neppure lontanamente pensiamo.

Infine passiamo alla storia bellissima ed incredibile del Vescovo Joe, che ha testimoniato la sua fede, con grande serenità e fortezza d’animo e che è stata raccontata a don Gigi, dal Vescovo in persona.

Era appena arrivato in Kenya e si stava spostando col suo fuoristrada, insieme a un sacerdote, padre Hillary e tre laici. Mentre parlavano amabilmente fra di loro, escono alcuni uomini da un bosco, armati e con cinturoni pieni di pericolosissimi proiettili ed iniziano a sparare. Le pallottole sono quelle che esplodono quando centrano il bersaglio e una di esse colpisce il femore del Vescovo Joe. Gli islamisti li costringono a scendere, il Vescovo non riesce a muovere la gamba e viene deposto dai terroristi, ai margini della strada, mentre gli altri vengono spinti nel bosco. Sotto la pioggia, ferito e solo, cerca di gridare per farsi udire da qualcuno. Passa un uomo in bicicletta, ma fa finta di non sentire e va oltre, ma per fortuna avvisa la polizia e i militari lo soccorrono e lo accompagnano all’ospedale di Witu. Infine attraverso il passaggio di una serie di ospedali, con l’aiuto di Dio e l’intercessione della Madonna, a cui è tanto devoto, riesce a raggiungere Londra, dove subirà un delicato intervento che lo costringerà a restare alcuni mesi a letto. Ma finalmente è salvo e, come lui stesso dichiara, il Signore gli ha concesso una seconda vita e, per rinascere, ha dovuto soffrire molto. L’ultimo e più grande atto di fede lo compie, quando, dopo essere guarito, decide di ritornare a Garissa, per svolgere ancora il suo ministero sacerdotale e alcuni anni dopo, viene nominato Vescovo. Una grande testimonianza di coraggio che solo i veri martiri sanno dare, perché il Vescovo Joe è un martire, come i 148 studenti a Garissa e come tanti altri che, in quei luoghi, muoiono per la loro fede; perché Dio non è venuto per dirci cose facili, ma per darci la forza dell’impossibile. In questo clima di violenza, è stato perpetrato un atto profanatorio alla statua della Madonna con in braccio Gesù Bambino, sempre nella Diocesi di Garissa. Era stata posta davanti all’orfanotrofio che accoglie in maggior parte bambini musulmani, perché non esistono altre strutture che accolgano orfani. Purtroppo una brutta mattina, il Vescovo Joe trova le due manine del Bambinello, spezzate e abbandonate ai piedi della statua, una addirittura frantumata. Allora decide di metterla al riparo, portandola all’interno dell’Episcopio e nella sera in cui don Gigi va a cena da lui, ecco che alle sue spalle, c’è la statua profanata. Con profonda tristezza nel cuore, rivolge a Gesù Bambino, questa preghiera: “Cosa facciamo noi poveracci, senza le tue mani misericordiose? “ Quella mano spezzata, gli è stata data in dono, un dono raro che, con molta attenzione, don Gigi ha portato in Italia e che sarà un segno per la nostra Fondazione, che si prende cura di tante mani spezzate, di tanti cuori feriti dalla violenza e dall’orrore. Infatti, in questo periodo quaresimale, dobbiamo chiedere in dono al Signore, una fede sincera, che ci metta nella condizione di amare meglio e di più il nostro prossimo. Tutto ciò lo sanno bene le nostre suore di clausura, che pregano incessantemente per noi e per le nostre opere e alle quali siamo profondamente grati.

Cari amici, vi voglio anche informare dei prossimi incontri che si terranno a Montello (Bg) presso il Palazzo Comunale, sabato 11 marzo alle ore 20,30, per la presentazione della Collana “Volti di luce” e a Bergamo, presso la Clinica S. Francesco il 25 marzo alle ore 18, per la presentazione della Collana “Opere di luce”, mentre a breve ci sarà l’uscita del prossimo libretto intitolato “Joe il Vescovo di Garissa”. Anche a Roma, il 19 marzo, ci sarà un incontro di preghiera e riflessione, in preparazione alla S. Pasqua.

In agosto si terrà un bellissimo pellegrinaggio in Terra Santa, dove verranno visitati i luoghi più significativi per la nostra vita spirituale.

A tutti voi un affettuoso saluto e buon proseguimento di Quaresima.

Franca Scordo
Consiglio di Amministrazione