I. UNA NUOVA CHIESA NELLA DIOCESI DI GARISSA
Si veda servizio sulla rivista PANORAMA
Al termine del nostro pellegrinaggio a Garissa, nello scorso settembre, non potevamo lasciare la Diocesi senza prendere un impegno serio e concreto nei confronti di questa terra imbevuta di sangue. L’occasione ce la fornisce Padre Ernesto, il missionario guatemalteco che vive la sua missione sacerdotale nel difficile contesto di Bura Tana, dove siamo stati suoi ospiti per due notti. La sera prima di giungere a Garissa, il Padre mi aveva portato a celebrare Messa in un villaggio dove non esiste la Cappella. Nel ritorno in jeep, Ernesto mi mostra un pezzo di terra che la missione ha comperato per costruire una scuola, ma con il segreto intento di edificare una chiesa. Partendo da Garissa nel lungo viaggio di ritorno a Bura Tana salgo sulla sua jeep rossa e iniziamo a parlare dei bisogno della missione…
Ecco il terreno dove costruiremo la Cappella a Bura Tana, nella Diocesi di Garissa
Inizio un discorso: “Caro Padre Ernesto cosa ne pensi se Fondazione Santina ti desse una mano nella edificazione della tua Cappella?” Ernesto mi guarda con gioia e meraviglia”. “Monsenor es una gracia de Dios!” “Io penso di portare al direttivo della Associazione e poi al Consiglio di Amministrazione della Fondazione il tuo progetto. Per favore questa sera scrivi una lettera, la porterò volentieri in Italia. Penso che sarebbe bello che questa chiesetta che sorgerà in un territorio tanto difficile e contrario a noi cristiani potesse contenere la memoria dei 148 giovani martiri il cui esempio oggi abbiamo conosciuto nell’Università. Sei d’accordo?” Il giovane sacerdote che non sa molto di teologia e Bibbia, ma che con quattro martellate è capace di riparare una jeep in mezzo al deserto e con le mani sporche di olio di motore si asciuga la fronte sotto il sole cocente. Padre Ernesto che forse non dedica molto tempo alla lettura e all’aggiornamento, ma che sa perfettamente come funzione un generatore, una pompa d’acqua o come si scavano le fondamenta e si costruisce un muro… Lui sorride contento! Forse i 148 ragazzi martiri hanno operato per lui oggi il loro primo miracolo. Mentre Padre Ernesto parla provo ammirazione per lui, con il suo vestito povero ma pulito, con i suoi sandali impolverati, con nel suo corpo i segni di un altro martirio che sono la presenza in una terra infida e crudele, una presenza per la quale ha pagato con la malattia della malaria a soli 34 anni, con un incidente stradale male curato, la cui cicatrice è ben evidente sulla sua fronte. Con una presenza in un villaggio sperduto dove la parola ospedale non esiste, dove muori per una stupida appendicite, ma dove nel suo piccolo dispensario della missione regna ordine e pulizia anche se sovrana signora è la povertà. Mi sento stupido, ridicolo e anche falso misurandomi con lui. Io con le mie paure, con la mia cultura ed i miei libri, con le mie lingue, con tutte le incrostazioni che il nostro comodo mondo offre. Lui sacerdote buono e semplice davvero ha l’odore delle pecore che segue con amore infinito, svegliandosi alle 3,00 della mattina per giungere alle 4,30 a dire messa in una capanna con 15 persone.
Lui prete che viene dal Guatemala per servire la povertà e la miseria condividendo malaria, disagio e pericolo. Chiedo a Lui il suo segreto e chiedo di scrivermelo sul mio Vangelo… Un po’ perplesso il Padre guarda il mio libro pieno di scarabocchi e nella lingua greca. E secco mi risponde: “Mi prendi in giro? Cosa vuoi che capisca io di questa lingua? Non posso scegliere nulla, non capisco…!” Cambio domanda più semplice e più diretta: “Ernesto quale è la frase del Vangelo che più ti piace?” Gli occhi si illuminano: ”Ah volevi sapere questo? Bastava dirlo subito!” A me piace questa frase che dice la Madonna all’Arcangelo Gabriele: “Eccomi sono la serva del Signore, avvenga di me secondo la tua parola!” (Lc 1,38). “Bene, Padre Ernesto, scrivi vicino a questa frase, qui su questa mia vecchia e usata Bibbia un tuo commento e la tua firma”. In silenzio, con le mani ancora sporche del grasso del motore, asciugandosi nuovamente la fronte madida di sudore il Padre scrive: “La vertadera respuesta del ciervo de Dios” P. Ernesto, Bura Tana 11.9.15. Guardo il Padre e nelle lettere che compongono la frase preziosa che porto in Italia come il suo più grande regalo vedo: malaria, cicatrice, paura, povertà, disagio, mani sporche e unte, solitudine, incomprensione, stanchezza, ma tutte insieme queste lettere che compongono la sua frase hanno un risultato sorprendente che parla di amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé. Quell’uomo buono forse non ricorda che San Paolo nella lettera ai Galati al versetto 5,22 chiama quanto vive Padre Ernesto frutti dello spirito. Non è importante, non conta sapere come me, o come noi colti ed eruditi, i frutti dello spirito in Galati 5,22. Qui a Bura Tana, ma anche in Italia ed in ogni luogo in cui vivi tu che leggi, conta un’altra cosa: vivere come Padre Ernesto, essere credibili con le nostre opere e attraverso di essere mostrare la nostra fede. Se questo libro che hai tra le mani ti spingesse a vivere così, anche queste pagine che hai in mano e che puoi concretamente toccare, si trasformerebbero in opera di luce, quella nuova opera di luce che il libro mio e di Vania non racconta, proprio perché tu sei chiamato a scriverlo con l’inchiostro della tua vita. E’ difficile e duro e ogni lettera del tuo scritto sarà privazione e sacrificio, ma la frase che scriverai ti darà la pace che le opere di luce sanno dare: in Brasile, come in Perù, Gaza, Vietnam, nell’Ospedale di Bergamo, a Malindi e qui a Bura Tana in Kenya dove una chiesa sorgerà in mezzo all’islamismo più feroce con il nostro contributo economico, ma affidato alle sicure mani di un missionario, Padre Ernesto, che febbricitante per la malaria, con le mani sporche e piene di tagli e con la sua cicatrice in testa impasterà quei mattoni con il suo sudore della fronte e con la sua caparbietà e forza difenderà la sua chiesa solo per predicare Gesù crocifisso e risorto, e questa Opera di Luce, ne siamo sicuri accederà un enorme faro di luce, pace, bontà e mitezza in mezzo ad una terra in cui regna il buio più cupo dell’islamismo idemoniato. Io sono sicuro che ce la farà e che, da quello che capisco, Padre Ernesto è ben protetto perché vicino ha una Mamma forte e dolcissima, che più di duemila anni fa ha pronunciato questa frase: “Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che tu hai detto!” Ernesto la ricorda bene quella frase, anche se non in greco e la vive nascosto in Dio. Ti diciamo una cosa padrecito… “Ti ammiriamo e ti vogliamo bene: coraggio non sei solo. Ti siamo vicini”
II. MAIL AL VESCOVO DI GARISSA DEL 12 OTTOBRE 2015
Eccellenza, Mons. Joè, sono don Luigi Ginami, il sacerdote che è venuto a Garissa il 10 settembre scorso. Ho atteso un po’ di tempo prima di volerLe inviare questa mail per comunicare a Lei una bella notizia. Devo dire che il pellegrinaggio al luogo del martirio di quei bravi giovani mi ha profondamente colpito, come mi ha profondamente colpito l’incontro con Lei Eccellenza e con la sua meravigliosa testimonianza di vita e la ferita riportata in un doloroso attacco sferrato contro di Lei. … e il suo coraggio di essere tornato a Garissa: provo davvero ammirazione! La ringrazio per la bella frase suggeritami nel Vangelo di Giovanni 2,5 alle nozze di Cana. Questo pellegrinaggio all’Università di Garissa mi ha fatto bene e tornato a casa ho predisposto un diario del nostro viaggio con l’intervista che Lei ha concesso a noi unitamente al Vescovo Paul. La forte testimonianza dei 148 santi martiri ci ha provocato profondamente e mi concede di vivere meglio la mia presenza qui in Vaticano. Veniamo alla bella notizia. Come dicevamo durante il pranzo – che Lei ci ha generosamente offerto- abbiamo parlato di Bura Tana e della necessità di una cappella per celebrare la Messa. Padre Ernesto parlava di circa Euro 12000. Ritornato in Italia ho parlato nella nostra Associazione e Fondazione di questa bella iniziativa in una terra dove è difficile e pericoloso essere cristiani. Con questa mail sono in grado di dirLe Eccellenza che abbiamo raccolto Euro 12000 e che siamo pronti a dare questa cifra suddividendola in 3 rate di Euro 4000 ciascuna: per fare questo è però necessario un preciso progetto, un resoconto di come vengono spese le diverse rate con fotografie e ricevute, ma soprattutto, come Le dicevo, la Sua Lettera di autorizzazione a tale progetto. Tra le regole della nostra Fondazione Santina vi è quella di preferire sempre il conto corrente della Diocesi a quello di altre realtà locali, vogliamo sempre e solo collaborare con la Chiesa locale e mai costituire una alternativa. Saremo contenti di tornare a Garissa per inaugurare tale cappella quando sarà terminata e di stabilire con voi legami di fraterna collaborazione. Eccellenza, abbiamo mandato in tipografia il nostro libro OPERE DI LUCE e tale libro si apre con la dedica ai 148 martiri di Garissa ed il diario del nostro viaggio: davvero vorremmo onorare questi bravi e buoni giovani,Spero di non aver sottratto troppo tempo al suo ammirevole servizio pastorale… mi consideri un suo sacerdote fidei donum in una terra di missione non semplice come questi uffici. Grazie di cuore, abbraccio cordialmente anche il vescovo Paul ed attendo Sue notizie. Mi benedica. Don gigi
III. RISPOSTA DEL VESCOVO DEL 14 OTTOBRE 2015 CATHOLIC DIOCESE OF GARISSA
Catholic Church,P.O. Box 7, Garissa, 70100 Kenya Tel: (254) 046-2102102 Fax: (254) 046-2103462 Email: pdarmanin@africaonline.co.ke 14the October, 2015
Dear Fr. Director of SANTINA FOUNDATON Greetings in the Lord from Garissa. With this Letter I am authorizing the Parish Priest M. Ernesto Contreras, to receive and utilize the donations from the “Santina Foundation” according to the Intention of the Donor and the Decisions of the Bishop. Please, after the completion of the Projects a Financial and Descriptive Report should be given to the Donor and a copy sent to the Bishop’s Office. Thank you and God Bless you,
+ Paul Darmanin , Bishop of Garissa.
IV.IL PROGETTO DELLA CAPPELLA
A seguito della mia lettera Padre Ernesto ci ha inviato un progetto per la costruzione della cappella di Bura tana. Esso è in inglese, ma presenta bene le difficoltà in cui vivono i cristiani di Garissae riporto qui di seguito quanto ricevuto.
Peace and love of the Lord be with you all.
TO: The Director of “FUNDACION SANTINA” Hopping in the name of our Lord Jesus Christ, and through the intersection of the Martyrs, I address to you this letter requesting the approbation of the church project in one of the outstations of the Catholic parish in Bura Tana Kenya.
Introducing the mission (parish).Bura Catholic Parish it is a parish in honor to SAINT JUDE the APOSTOL, in the diocese of Garissa. Our mission (parish) it is form by 7 outstation and the central church at Bura center; Bura Tana has a population of: more than 200,000 habitants, 100% Muslims. Among this people, there is a small group of people who came from different regions of Kenya searching for something better in their lives; the majority of them are farmers. and so we the catholic population, are the minority in this region. For the nature of the Muslim environment, we have many challenges and risk our lives in the labor of evangelization. Garissa have been a black spot for the terror attack, and we have lost many of our Christians for the simple fact of been Christian. Is in this context; we the missionaries in the Bura Catholic mission, appeal to your generosity to help us in this mission where the evangelization is each day more heard, and we need a small church in one of our outstation, to continue spading the good news of Jesus our Lord.
Estimation costs of the CHURCH CONSTRUCTION 12,000.OO EUROS
BUDGET FOR THE CHURCH CONSTRUCTION.
Material:
No. | materials | amount | comments |
1 | coral stons | 1000 pcs | for basement |
2 | blocks | 4000 pcs | for walls |
3 | cement | 185 bags | |
4 | iron sheets | 50 pcs | 3 mts long |
50 pcs | 2.5 mts long | ||
5 | iron bars | 65 pcs | different size |
6 | wood | 1200 ft. | |
7 | sand | 100 tongs | |
8 | ballast | 40 tongs | |
9 | hardcore | 40 tongs | |
10 | miscellaneous | ||
11 | paint | 120 lts | |
11 | labor charges | ||
12 | transport |
Wood: shall be used for: -wood used for:-roofing structure-windows frame. ( for windows making the amount will increase)-scaffolding. Below you find a sketch of the future new Church in honor to the holy martyrs.
THIS ARE THE MEASURES OF THE NUW CHURCH
Frontal part of the CHURCH.
V. INVIO DELLA PRIMA PARTE DI DENARO PER EURO 4000 IN DATA 30 OTTOBRE 2015
In seguito ai documenti che ci sono stati forniti, Il Consiglio di Amministrazione decide di stanziare la prima rata di Euro 4000 alla parrocchia di Bura Tana nella Diocesi di Garissa. Il nostro Tesoriere Dottor. Luigi Pacini in data 30 ottobre 2015 firma il seguente ordine di bonifico che si può vedere in formato pdf cliccando qui, mentre ecco la foto:
Ecco la lettera di accompagnamento del Dottor Giampietro Teodori al Vescovo di Garissa, si può leggere cliccando qui
A tale lettera il Vescovo di Garissa rispondeva con la seguente Lettera
Qui di seguito ecco la risposta del Vescovo di Garissa:
Dopo questa lettera del Vescovo Paul, Padre Ernesto ci ha inviato un completo rapporto su come sono stati utilizzati i primi 4.000 euro, il rapporto lo si può leggere cliccando qui RAPPORTO UTILIZZO PRIMA RATA DI EURO 4000 PER COSTRUZIONE CHIESA A BURA TANA
Dalla relazione i lavori procedono bene, ecco Padre Ernesto sul trattore:
VI. INVIO DELLA SECONDA PARTE DI DENARO PER EURO 4000 IN DATA 21 DICEMBRE 2015
Dopo aver visionato i documenti inviati e presentati in questo sito, il Consiglio di Amministrazione della Fondazione decide di iniviare la seconda parte del denaro promesso. Il nostro tesoriere Dott. Luigi Pacini, in data 21 dicembre 2015 firma il seguente ordine di bonifico:
che si può leggere in formato pdf in questo allegato
Al Vescovo di Garissa viene inviata lettera esplicativa, che si può leggere qui
VII. INVIO DELLA TERZA PARTE DI DENARO PER EURO 4000 IN DATA 2 MARZO 2016
Dopo aver visionato i documenti inviati e presentati in questo sito, il Consiglio di Amministrazione della Fondazione decide di iniviare la seconda parte del denaro promesso. Il nostro tesoriere Dott. Luigi Pacini, in data 2 marzo 2016 firma il seguente ordine di bonifico:
il bonifico come sempre è accompagnato da lettera al Vescovo di Garissa che si può leggere qui
RATA | IMPORTO VERSATO | DATA |
PRIMA RATA | EURO 4000 | 30 ottobre 2015 |
SECONDA RATA | EURO 4000 | 21 dicembre 2015 |
TERZA RATA | EURO 4000 | 2 marzo 2016 |
TOTALE PROGETTO | EURO 12000 |
Il Cardinale Angelo Comastri ha voluto premiare questa iniziativa inviano a Garissa un mattone della porta santa della Basilica di San Pietro in segno di comunione con la Chiesa di Roma. Ecco un breve video che mostra il senso di questo gradito dono che verrà sistemato nella chiesa di Bura Tana
VIIi. INVIO EXTRA DI QUARTA PARTE DI DENARO PER EURO 1700 IN DATA 20 APRILE 2016
Padre Ernesto per concludere i lavori ha mostrato reale necessità di altri 1700 euro.Ecco la lettera con la quale il Padre chiede il quarto contributo, si può leggere qui A tale lettera rispondiamo con il bonifico di Euro 1700 e una lettera di accompagnamento in data 20 aprile 2016 si concludono i nostri versamenti per la costruzione della chiesa.
RATA EXTRA | EURO 1700 | 20 APRILE 2016 |
PRIMA RATA | EURO 4000 | 30 ottobre 2015 |
SECONDA RATA | EURO 4000 | 21 dicembre 2015 |
TERZA RATA | EURO 4000 | 2 marzo 2016 |
TOTALE PROGETTO | EURO 13700 |
In data 28 luglio 2016 Padre Ernesto ci ha fornito una completa documentazione dei lavori. Il nutrito dossier che si compone di fotografie e di allegati, con ricevute di spesa si trova qui di seguito cliccando sulla parola
RELAZIONE FINALE 28 LUGLIO 2016