Testimonianze

LA CAREZZA DI GIOVANNI PAOLO II AL MARTORIATO CUORE DI SANTINA


LA CAREZZA DI GIOVANNI PAOLO II AL MARTORIATO CUORE DI SANTINA

In occasione della Canonizzazione di Giovanni Paolo II abbiamo trovato un brano molto suggestivo e bello che si ambienta il 2 agosto 2005. Esso è presente nel libro su Santina dal titolo: La Speranza non delude ( Ed Paoline,  2009. pp. 71-80) Si tratta di un piccolo miracolo, a noi piace chiamarlo non con questo nome impegnativo, ma con il nome più dolce e semplice di una carezza del Santo Papa al cuore martoriato di Santina. Davvero Papa Giovanni Paolo II ha  concesso a mamma un miracolo… Provate a leggere!

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Premessa. Entrare in punta di piedi nelle vicende di quei giorni
Da quando scrivo è passato più di un anno dal 2 Agosto 2005, esattamente un anno e cinque mesi. Diverse volte sono stato preso dal desiderio di scrivere quanto accaduto in quella giornata, ma pur determinato a “lasciare una traccia” di tutto ciò che riguarda la terribile e meravigliosa avventura della malattia di Mamma, non mi sono sentito mai di mettere per scritto questo fatto. Il racconto che sto per scrivere deve essere letto nella giusta luce, non quella del miracolo, per essere capaci di dare ai fatti una corretta ed equilibrata interpretazione, senza caricarli di gravi significati che rischierebbero di rovinare quanto accaduto. è quasi in punta di piedi che si deve entrare nelle vicende di quei giorni per vedere in essi la bontà di Dio, la grande sofferenza di Mamma, la preghiera di molte monache di clausura, la generosità di valenti medici e… l’ombra di Giovanni Paolo II, una sua carezza. Scriveva Giovanni Paolo II “Vi sono, certo, anche mani invisibili ed esse ci reggono/ mentre con sforzo portiamo la barca,/ sulla rotta tracciata dagli eventi,/ malgrado tanti banchi di sabbia.” (Karol Wojtyla, Le Fonti e le Mani da Tutte le opere letterarie). Nella vicenda di Mamma le sue mani invisibili ci hanno sorretto nel duro sforzo di attraversare difficili eventi, densi di tanti banchi di sabbia.
Mentre di tutti gli altri fatti è più semplice parlare perché essi sono evidenti, diventa più difficile parlare delle presenza discreta, poco visibile e documentabile di Giovanni Paolo II nella malattia di mia Mamma. Mi piace l’immagine di un’ombra buona del Pontefice scomparso, di una Sua carezza che lenisce il lancinante e duro dolore.

 

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Beatificazione di Giovanni Paolo II

 

I. Mamma aveva sempre parlato con grande venerazione di Papa Woityla
Santina aveva avuto modo di incontrare alcune volte da vivo il Santo Padre Giovanni Paolo II, sicuramente due: una volta a Castel Gandolfo, quando ero educatore nelle Medie del Seminario di Bergamo, nell’Agosto 1987 e poi una mattina nel Suo appartamento del Palazzo Apostolico nel 1999, in seguito ad una presentazione di un mio libro. I due incontri sono testimoniati da due fotografie che si trovano ancora a casa in bella esposizione: il secondo incontro addirittura in una cornice d’argento. Mamma aveva sempre parlato con grande venerazione di Papa Woityla e mi chiedeva sempre di essere a Lui obbediente, come viene ben testimoniato in una lettera del 21 Ottobre 1982: “Fate buoni propositi di ubbidire, rispettare e amare sempre più il Santo Padre” (Cfr Roccia del mio cuore è Dio, p. 64 Ed Portalupi, 2006). Santina si commosse moltissimo alla Sua morte e seguì con grande fede e partecipazione i suoi funerali, reputandoLo un uomo Santo.

Beatificazione di Giovanni Paolo II
Beatificazione di Giovanni Paolo II

II. Il cuore deve riprendere a battere regolarmente in quarantotto ore, altrimenti dobbiamo disporci al peggio!

Ma in che cosa possiamo vedere l’ombra del Servo di Dio nei difficili e tristi eventi che riguardano la malattia di mia Madre? Per capire quanto successo è importante riassumere brevemente la cronaca di quei giorni di ospedale. Santina viene operata al cuore il lunedì 18 Luglio 2005, l’intervento riesce bene, ma per una complicazione dovuta probabilmente alla tiroide il cuore subisce un terribile arresto nella notte dal 22 al 23 Luglio 2005. Inizia così il calvario: il violento massaggio cardiaco che ridà pulsazione al cuore lacera però le deboli pareti interne che da pochi giorni hanno subito un grosso intervento chirurgico: nella settimana dal 23 al 30 Luglio le condizioni di Mamma si deteriorano, il cuore è sempre più imprigionato da un progressivo devastante coagulo di sangue, un’ecografia transeofagea rivela una massa di sangue coagulato che deve esser tolta con urgenza.
Nella notte del sabato 30 Luglio Paolo Ferrazzi torna di corsa da Massa Carrara a Bergamo e riporta Mamma in sala operatoria nel tentativo di levare quel sangue che minaccia di uccidere il cuore. Il Primario di cardiochirurgia mi richiama alle 2 di notte di domenica 31 Luglio: “Don Gigi l’intervento è perfettamente riuscito, ogni momento chirurgico è stato eseguito nel migliore dei modi, ora il cuore può riprendere a battere bene. Ho controllato anche i tre by-pass, che pulsano molto bene ed hanno ben attecchito”. Vengo a sapere giorni dopo dalla strumentista Annamaria Urtis, che in quella notte Paolo ha dato il meglio di sé ed anche gli ultimi punti di sutura alla cute sono stati fatti da Lui… I medici hanno messo davvero tutta la loro generosità e competenza in quell’intervento! Ma… la situazione non era rosea!
Il seguito di quella telefonata nella notte del 31 Luglio non era certo dei più confortanti. Proseguiva Paolo: “Don Gigi io ho fatto tutto, l’intervento è riuscito; però…”, con quel però mi entra il ghiaccio nel cuore, prosegue Ferrazzi: “Il cuore di tua Madre è vecchio, ha subito un primo intervento chirurgico, ha subito un arresto cardiaco, è stato sottoposto ad un nuovo intervento chirurgico di tamponamento… non posso dire nulla. Ora il suo battito non è buono ed è in Fibrillazione atriale. Può essere anche comprensibile dopo una settimana di questo genere. Ma il cuore deve riprendere a battere regolarmente in quarantotto ore, altrimenti dobbiamo disporci al peggio! Dobbiamo avere speranza, tu poi sei un uomo di fede…”.

Beatificazione di Giovanni Paolo II

III. La telefonata di Paolo e Luca mi dicono che la situazione non è migliorata
Dalle due del mattino di domenica 31 Luglio entro in uno stato confusionale che con grande fatica riesco a nascondere agli altri, agli amici ed ai parenti, ma le tensioni interiori sono vive e fortissime! Il caldo dell’Agosto si unisce al malessere generale, non dormo per nulla quella notte, alterno preghiera, respiri profondi… considerazioni, paure… mi trovo in cortile con le chiavi in mano per prendere la macchina e partire per Bergamo. Mi fermo, mi ha detto il primario che è una stupidaggine partire nel cuore della notte… Giungono le prime ore della mattina di domenica, trascorro una giornata da automa, in apatia e in frenesia: ritmi di umore che si alternano, telefonate frenetiche a medici, infermieri, amici… e lunghi silenzi. La sera della domenica la telefonata di Paolo e Luca mi dicono che la situazione non è migliorata e… sono già passate ventiquattro ore. Mi attende una nuova notte di insonnia, preoccupazione ed angoscia: visita alla Cappella, qualche telefonata in terapia intensiva e… nuovamente l’alba del lunedì: devo recarmi in ufficio. Vado al lavoro, ma la mia testa è completamente assente. Il continuo desiderio di tornare a Bergamo è sempre frenato dai medici: “Don Gigi attendiamo, se dovesse riprendersi avrà molto bisogno di te!”. Arriva nuovamente la calda sera del 1° di Agosto e la terza telefonata di Paolo e Luca non è confortante: “Don Gigi, Santina è ancora con Fibrillazione atriale!” Ma l’orologio della mia coscienza conta altre ventiquattro ore: sono ormai passate le fatidiche quarantotto ore.

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Beatificazione di Giovanni Paolo II

IV. Mia Mamma è in brutte condizioni di vita in terapia intensiva a Bergamo, chiedo a Giovanni Paolo II una grazia
è il mio animo ad andare in fibrillazione, cosa succederà? Si riprenderà? La terza notte è un autentico lungo tormento! Non ce la faccio più… è l’alba, mi vesto in fretta e vado alla Basilica di San Pietro… scendo alle tombe dei Papi. Mi dirigo alla tomba di Giovanni Paolo II e con le lacrime agli occhi mi butto in ginocchio sulla tomba: “Ascoltami bene tu! Io ho passato qui con te, al tuo servizio nove anni della mia vita. Ti prego concedi che la mia Mamma possa vivere ancora per nove anni. è una preghiera semplice, diretta. Non so dire altro che questo, sono scomposto, il viso rigato dalle lacrime che a fatica nascondo. Mentre sto pregando così, vedo giungere un sacerdote in talare, sono confuso lo guardo meglio… è don Stanislao, l’ex Segretario di Papa Woityla. “Don Gigi cosa fai qui?”, mi domanda. “Don Stanislao, mia Mamma è in brutte condizioni di vita in terapia intensiva a Bergamo, chiedo a Giovanni Paolo II una grazia!”. “Ma non lo sai che giorno è oggi?”. “Sì è martedì 2 Agosto 2005!”. “Certamente! Ma oggi sono quattro mesi che Giovanni Paolo II è morto: è l’anniversario… sto per celebrare la messa”. “Posso concelebrare con Lei, Eccellenza?”. “Certamente sì!”. Andiamo in sagrestia e ci prepariamo, inizia la messa alle ore 7,30. Al momento della comunione prego intensamente il Signore “Gesù, ti chiedo qui in San Pietro davanti la tomba di Giovanni Paolo II e per sua intercessione di far vivere la mia Mamma per tutti gli anni che ho prestato servizio in Segreteria di Stato sotto il pontificato di Giovanni Paolo II”. Terminata la messa ci dirigiamo alla tomba ed in silenzio sostiamo in preghiera. La mia commozione è fortissima. La messa è finita, in sagrestia saluto don Stanislao rimetto la giacca e salgo lentamente in ufficio.

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Beatificazione di Giovanni Paolo II

V. Ho una buona notizia, da questa mattina il cuore della tua Mamma ha cominciato a battere regolarmente: non è più in Fibrillazione atriale, ma è tornato a battere in ritmo sinusale
L’incontro con don Stanislao, la messa, la preghiera mi hanno dato calma e pace. Esco dall’ascensore alla terza loggia, saluto alcuni colleghi, entro in ufficio e accendo il computer, mi dispongo al lavoro. Sembra una nuova giornata di lavoro. Suona il telefono, è la prima telefonata del giorno… quattro squilli e poi, rispondo. “Pronto Monsignor Ginami? è la segreteria del Dottor Ferrazzi. Le passo il Primario che le vuole parlare”. “Pronto Gigi, sono Paolo! Ho una buona notizia da questa mattina il cuore della tua Mamma ha cominciato a battere regolarmente; non è più in Fibrillazione atriale, ma è tornato a battere in ritmo sinusale. Vedi che avevamo ragione a non perdere la speranza, le tue preghiere sono state ascoltate!”. Probabilmente non si rendeva nemmeno conto di quanto mi diceva… faccio fatica a trattenere la gioia e sigillo con tutte le mie forze nel cuore quanto ho vissuto quella mattina sulla tomba di Giovanni Paolo II. “Grazie Paolo! Grazie per quello che fate per Mamma… ci vediamo presto a Bergamo”. Attacco il telefono, raccolgo nelle mie mani la testa pesante e scoppio in un pianto liberante… lacrime copiose scendono, ma quanto diverse da quelle precedenti! Piango e dico grazie, dico grazie e piango… sono pieno di felicità ed ho paura a definire questo un miracolo. Prometto a me stesso di non dirlo a nessuno per il momento. Chiamo Carolina al telefono e con il tono ricomposto dico a Lei: “Carolina, il professore mi ha dato una bellissima notizia, oggi il cuore di Mamma è tornato a battere regolarmente. Mamma ce la farà!”.

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Beatificazione di Giovanni Paolo II

Conclusione. La carezza di Giovanni Paolo II ci ha fatto bene, la sua ombra ci ha protetto e ci ha rincuorato
I mesi seguenti non furono facili e Mamma nel mese di Ottobre rischiò nuovamente la morte per una sepsi… Centonove giorni di inferno in terapia intensiva, dolore su dolore… diverse prove fisiche ed ora Mamma non è più quella di prima, anche se tutti noi vediamo in Lei un angelo per la sua bontà e per il grande bene che compie ed ha compiuto con la sua sofferenza ed il suo sorriso. è stata una prova dura, ma la carezza di Giovanni Paolo II ci ha fatto bene, la sua ombra ci ha protetto e ci ha rincuorato. Ci siamo trovati a vivere una grave prova con l’aiuto di una persona che abbiamo sentito vicino.
Nei mesi seguenti ho provato a raccontare ad alcuni selezionati amici questa carezza di Giovanni Paolo II a mia Madre. Non l’ho mai voluto definire un miracolo, anche perché forse in questo modo, quanto è successo rimane avvolto nella sacralità del mistero di Dio. Tutti gli amici a cui ho raccontato sono rimasti stupiti! Ed ora perché mi sono deciso a scrivere? Perché con il passare del tempo nel cuore ho cominciato a provare un desiderio, quello di vedere le cartelle mediche di Mamma di quei giorni. Nelle scorse vacanze di Natale sono andato da Paolo e gentilmente mi sono fatto dare le cartelle dei giorni 1-2-3 Agosto 2005. Ecco quanto ho trovato!

Appendice. La Documentazione terapia intensiva
La sintesi della cartella medica quotidiana è sempre a firma del Dottor Franco Ferri, il responsabile della terapia intensiva della Cardiochirurgia. Le brevi e scarne righe sono un po’ ostiche perché molto tecniche e specialistiche. A queste pagine basta sottolineare che l’attenzione del Professor Ferrazzi in quelle ore era rivolta soprattutto al ritmo cardiaco provato dagli interventi subiti. Nelle righe della cartella medica scelgo di sottolineare in grassetto il dato che riguarda il cuore, come quello più significativo del quadro clinico di Mamma in quei giorni.

1 Agosto 2005
La situazione descritta in questa giornata è molto brutta e non lascia ombra di dubbio sul degrado delle funzionalità vitali. Dopo una breve anamnesi nella quale si sottolinea la storia clinica di Mamma, al centro del verbale clinico troviamo che Santina Alterna ritmo sinusale a periodi di Fibrillazione atriale. Il quadro medico è pessimo:
S/P ACC in operata di Svao+bpacX3. Stabilizzazione emodinamica. FA parossistica. Coscienza fluttuante. TC encefalo negativa. Riapertura per tamponamento il 30/07. Oggi: stabilizzazione emodinamica dopo riempimento volemico e scalo rapido della dopamina. Alterna ritmo sinusale a periodi di FA. Sempre anurica in CVVHDF. Apiretica. Minima sedazione continua e.v. Apparentemente sveglia, ma non contattabile. Non esegue ordini. Riprendere minima alimentazione enterale.

2 Agosto 2005
In questa giornata avviene la preghiera sulla Tomba di Papa Giovanni Paolo II. Ricordo come la messa concelebrata alla Tomba di Karol Woityla inizia alle ore 7,30 di quel mattino. La cartella clinica rivela ancora uno stato delle funzionalità vitali molto compromesse, ma dalle brevi righe seguenti emerge un dato nuovo e positivo il cuore di Mamma ritorna in ritmo sinusale: Emodinamica stabile in ritmo sinusale. A tale dato si aggiunge una buona ossigenazione SVO2 mentre viene sospesa anche la dialisi (CVVH), che però riprenderà il giorno seguente. Leggiamo la cartella medica del giorno:
S/P ACC in operata di Svao+bpacX3. Stabilizzazione emodinamica. FA parossistica. Coscienza fluttuante. TC encefalo negativa. Riapertura per tamponamento il 30/07. Oggi: sveglia ma non contattabile. A tratti agitata. Ben adattata a SIMV. Emodinamica stabile in ritmo sinusale. Mantiene AAI 90bpm. Buona SvO2. Stamane sospesa CVVH. Inizia lasix in infusione. Scambi alveolari accettabili con PH in asse. Alla Rx del torace opacità basale dx.

3 Agosto 2005
La situazione del cuore rimane dal giorno 2 Agosto positiva e sempre in ritmo sinusale, in miglioramento gli scambi alveolari, ed anche se Santina riprende la dialisi, vi sono edemi in riduzione ed i drenaggi vengono rimossi.
S/P ACC in operata di Svao+bpacX3. Stabilizzazione emodinamica. FA parossistica. Coscienza fluttuante. TC encefalo negativa. Riapertura per tamponamento il 30/07. CVVHDF.
Oggi: apparentemente sveglia ma non contattabile, con frequenti episodi di agitazione motoria. Apiretica. Emodinamica stabile sempre in ritmo sinusale. Mantiene AAI 90 bpm. SvO2 68%. Sempre anurica. Continua CVVHDF. Edemi in riduzione. In miglioramento gli scambi alveolari. PH in asse. Alla radiografia del torace: modesto riversamento pleurico bilaterale. Non più perdite dai drenaggi, che vengono rimossi.
Non penso che si possa parlare di miracolo e non lo vogliamo neppure dire, come abbiamo spiegato nelle pagine precedenti. Ma comunque rimane una meraviglia per il netto miglioramento delle condizioni del cuore di Santina proprio in quella giornata ed in quella mattina del 2 Agosto 2005, giornata che celebrava l’anniversario della morte di Giovanni Paolo II, giornata in cui ho celebrato la messa ed ho pregato il Servo di Dio per la salute di Mamma. Giovanni Paolo II mi ha risposto, dando una carezza al martoriato cuore di Santina. … e questo ci basta!