Preghiera

STAI CON IL SIGNORE! QUARESIMA 2014 con twitter @sorrisodiluce


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In questo anno 2014 vogliamo inaugurare la Quaresima con Twitter. L’iniziativa è molto semplice: ai più di 800  iscritti al nostro account dal nome @sorrisodiluce, ogni giorno della Quaresima verrà inviato un breve messaggio di riflessione, non più lungo di 140 battute. Questi 40 messaggi sono tutte frasi che Santina nel corso degli anni mi ha scritto sulla mia Bibbia. Per coloro che non sono iscritti al socialnetwork Twitter, qui di seguito abbiamo riportato il programma delle 40 frasi, giorno per giorno. In questa Quaresima inoltre agli utenti di twitter verrà inviato due volte alla settimana un link con una stazione delle Via crucis, oltre che il tradizionale link della Liturgia della Parola settimanale. Chi fa parte del gruppo whathapp riceverà ogni giorno la frase sul proprio telefonino. Riassumiamo dunque le caratteristiche della nostra Quaresima in Twitter: 1. Quotidiano invio di una frase di riflessione 2. Martedì e venerdì invio Link al sito Rocciadelmiocuore.it di due stazioni della Via Crucis 3. Tradizionale invio il sabato del Link al canale youtube di Santina Associazione ONLUS Amici di Santina Zucchinelli con la videoriflessione di 7-8 minuti sulla Liturgia della Parola domenicale. Carissimi Amici, siamo ancora in una fase sperimentale, vogliate perdonare i nostri errori e inviare i vostri commenti per migliorare la nostra presenza nel grande mondo di internet. A tutti il più cordiale augurio di buona Quaresima!

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Grande Notizia in data 3 aprile 2014 abbiamo superato i 1000 followers con la nostra proposta quaresimale!!! Eccovi riportato sopra come appariva in Iphone il nostro account @sorrisodiluce, che abbiamo anche rivisto graficamente in una linea editoriale che lo assimila alle altre nostre presenze in Internet. Per Pentecoste vogliamo giungere a 2000 contatti: dateci una mano!

Twitter: i ‘seguaci’ di Papa Francesco salgono a 11 milioni
Crescono i “follower“, o più semplicemente seguaci, del profilo twitter di Papa Francesco. Oggi sono arrivati a 11 milioni complessivi i follower dei nove account @Pontifex, tanti quante sono le diverse lingue al cui il Papa si rivolge: italiano, inglese, francese, spagnolo, portoghese, tedesco, polacco, arabo e ovviamente latino.I seguaci più numerosi sono quelli del profilo in lingua spagnola, che si rivolge ad un grandissimo numero di fedeli, oltre 4 milioni a 415mila. Seguono il profilo in lingua inglese, con oltre 3 milioni e 441mila follower, quello in italiano con più di 1 milione e 388mila. In fondo ala classifica sta quello in arabo, con 103.939 follower. SE Papa Francesco ha questo potere d’impatto a quanto saliranno i followers di Santina in questa Quaresima? Aiutateci voi!!

 

Calendario liturgico del tempo – Quaresima 2014

Marzo 2014
5 M
MERCOLEDI DELLE CENERI (s) Gl 2, 12-18 ; 2 Cor 5, 20 – 6, 2; Sal 50; Mt 6, 1-6. 16-18
QUARESIMA 2014. Accetta con serenità le contrarietà che puoi incontrare ogni giorno.
6 G
GIOVEDI DOPO LE CENERI Dt 30, 15-20; Sal 1; Lc 9, 22-25
QUARESIMA 2014. Ama Lui nelle persone ammalate e sole
7 V
VENERDI DOPO LE CENERI Is 58, 1-9; Sal 50; Mt 9, 14-15
QUARESIMA 2014. Saper donare la sua Parola.
8 S
SABATO DOPO LE CENERI Is 58, 9-14; Sal 85; Lc 5, 27-32
QUARESIMA 2014. Accetta tutto con tanta gioia
9 D
I DOMENICA DI QUARESIMA Gn 9, 8-15; 1 Pt 3, 18-22; Sal 24; Mc 1, 12-15
QUARESIMA 2014. Ubbidienza!
10 L
LUNEDI DELLA I SETTIMANA DI QUARESIMA Lv 19, 1-2. 11-18; Sal 18; Mt 25, 31-46
QUARESIMA 2014. Preghiera!
11 M
MARTEDI DELLA I SETTIMANA DI QUARESIMA Is 55, 10-11; Sal 33; Mt 6, 7-15
QUARESIMA 2014. Stai con il Signore
12 M
MERCOLEDI DELLA I SETTIMANA DI QUARESIMA Gio 3, 1-10; Sal 50; Lc 11, 29-32
QUARESIMA 2014. Ricordati di pregare sempre Gesù prima di ogni altro impegno
13 G
GIOVEDI DELLA I SETTIMANA DI QUARESIMA Est 14, 1. 3-5. 12-14; Sal 137; Mt 7, 7-12
QUARESIMA 2012. Nel tuo agire usa sempre umiltà e pazienza
14 V
VENERDI DELLA I SETTIMANA DI QUARESIMA Ez 18, 21-28; Sal 129; Mt 5, 20-26
QUARESIMA 2014. Aiutati a superare i momenti di alta tensione con tanta umiltà e pazienza.
15 S
SABATO DELLA I SETTIMANA DI QUARESIMA Dt 26, 16-19; Sal 118; Mt 5, 43-48
QUARESIMA 2014. .Gesù ti è sempre vicino tienilo sempre nel cuore
16 D
II DOMENICA DI QUARESIMA Gn 22, 1-2. 9. 10-13. 15-18; Rm 8, 31-34; Sal 115; Mc 9, 1-9
QUARESIMA 2014. La mamma celeste ti insegni a stare alla presenza del Signore
17 L
LUNEDI DELLA II SETTIMANA DI QUARESIMA Dn 9, 4-10; Sal 78; Lc 6, 36-38
QUARESIMA 2014. Gesù sia sempre nel tuo cuore e ti suggerisca le parole giuste per portare a Lui tante anime
18 M
MARTEDI DELLA II SETTIMANA DI QUARESIMA Is 1, 10.16-20; Sal 49; Mt 23, 1-12
QUARESIMA 2014. Gesù sia sempre con te nei momenti difficili affrontando tutto con serenità e attenzione
19 M
MERCOLEDI DELLA II SETTIMANA DI QUARESIMA Ger 18, 18-20; Sal 30; Mt 20, 17-28
QUARESIMA 2014. Gesù e Maria ti sono sempre vicini. Rivolgiti a Loro nelle difficoltà
20 G GIOVEDI DELLA II SETTIMANA DI QUARESIMA Ger 17, 5-10; Sal 1; Lc 16, 19-31
QUARESIMA 2014. Sii buono e paziente con le persone a te vicine nel lavoro quotidiano
21 V
VENERDI DELLA II SETTIMANA DI QUARESIMA Gn 37, 3-4. 12-13. 17-28; Sal 104; Mt 21, 33-43. 45
QUARESIMA 2014. Ama soprattutto gli ammalati, gli anziani e chi ha bisogno di una parola di conforto
22 S
SABATO DELLA II SETTIMANA DI QUARESIMA Mic 7, 14-15. 18-20; Sal 102; Lc 15, 1-3. 11-32
QUARESIMA 2014. Sia per te un giorno di serenità, di gioia nel Signore che ti è sempre vicino
23 D
III DOMENICA DI QUARESIMA Es 20, 1-17; 1 Cor 1, 22-25; Sal 18; Gv 2, 13-25
QUARESIMA 2014. Usa tanta umiltà e pazienza.
24 L
LUNEDI DELLA III SETTIMANA DI QUARESIMA 2 Re 5, 1-15; Sal 41 e 42; Lc 4, 24-30
QUARESIMA 2014. Ringraziamo Gesù di questo gioioso giorno e le persone che ci hanno voluto bene
25 M
MARTEDI DELLA III SETTIMANA DI QUARESIMA Dn 3, 25. 34-45; Sal 24; Mt 18, 21-35
QUARESIMA 2014. prega! Prega! Tanto tanto
26 M
MERCOLEDI DELLA III SETTIMANA DI QUARESIMA Dt 4, 1. 5-9; Sal 147; Mt 5, 17-19
QUARESIMA 2014. Sii sempre umile ubbidiente e pieno di gioia nel Signore
27 G
GIOVEDI DELLA III SETTIMANA DI QUARESIMA Ger 7, 23-28; Sal 94; Lc 11, 14-23
QUARESIMA 2012. Gesù ti chiede sempre sacrifici e ubbidienza, sii sempre vicino e amalo
28 V
VENERDI DELLA III SETTIMANA DI QUARESIMA Os 14, 2-10; Sal 80; Mc 12, 28-34
QUARESIMA 2014. Nel tuo agire poni sempre tanta pazienza
29 S
SABATO DELLA III SETTIMANA DI QUARESIMA Os 6, 1-6; Sal 50; Lc 18, 9-14
QUARESIMA 2014. Essere buono, umile, paziente con tutti
30 D
IV DOMENICA DI QUARESIMA 2 Cr 36, 14-16. 19-23; Ef 2, 4-10; Sal 136; Gv 3, 14-21
QUARESIMA 2014. Dio ti illumini con la sua luce, ti assista con la sua grazia e che ti sostenga con la sua forza
31 L
LUNEDI DELLA IV SETTIMANA DI QUARESIMA Is 65, 17-21; Sal 29; Gv 4, 43-54
QUARESIMA 2014. Il Signore ci benedica e ci protegga sempre
1 M
APRILE MARTEDI DELLA IV SETTIMANA DI QUARESIMA Ez 47, 1-9. 12; Sal 45; Gv 5, 1-3. 5-16
QUARESIMA 2014 tanta serenità e pazienza
2 M
MERCOLEDI DELLA IV SETTIMANA DI QUARESIMA Is 49, 8-15; Sal 144; Gv 5, 17-30
QUARESIIMA 2014 Il Signore ti guidi ogni momento del tuo ministero, perché pur venendo a contatto del male, la tua anima resti sempre fresca e pura
3 G
GIOVEDI DELLA IV SETTIMANA DI QUARESIMA Es 32, 7-14; Sal 105; Gv 5, 31-47
QUARESIIMA 2014  Salvare l’anima
4 V
VENERDI DELLA IV SETTIMANA DI QUARESIMA Sap 2, 1. 12-22; Sal 33; Gv 7, 1-2. 10. 25-30
QUARESIIMA 2014 Ricordati di andare a messa
5 S
SABATO DELLA IV SETTIMANA DI QUARESIMA Ger 11, 18-20; Sal 7; Gv 7, 40-53
QUARESIIMA 2014 Metti il signore al primo posto
6 D
V DOMENICA DI QUARESIMA Ger 31, 31-34; Eb 5, 7-9; Sal 50; Gv 12, 20-23
QUARESIIMA 2012 Maria ti accompagni e ti tenga per mano nei momenti più difficili
7 L
LUNEDI DELLA V SETTIMANA DI QUARESIMA Dn 13, 1-9. 15-17. 19-30. 33-62; Sal 22; Gv 8, 1-11
QUARESIIMA 2014 ti prenda sulle sue braccia, e così il cammino sarà meno faticoso e più sicuro
8 M
MARTEDI DELLA V SETTIMANA DI QUARESIMA Nm 21, 4-9; Sal 101; Gv 8, 21-30
QUARESIIMA 2014 Amare Dio più di ogni altra cosa
9 M
MERCOLEDI DELLA V SETTIMANA DI QUARESIMA Dn 3, 14-20. 46-50. 91-92. 95; Dn 3; Gv 8, 31-42
QUARESIIMA 2014 servire il Signore con tanta gioia
10 G
GIOVEDI DELLA V SETTIMANA DI QUARESIMA Gn 17, 3-9; Sal 104; Gv 8, 51-59
QUARESIIMA 2014  la preghiera intensa che è l’arma segreta del Sacerdote
11 V
VENERDI DELLA V SETTIMANA DI QUARESIMA Ger 20, 10-13; Sal 17; Gv 10, 31-42
QUARESIIMA 2014 usa tanta umiltà e pazienza
12 S
SABATO DELLA V SETTIMANA DI QUARESIMA Ez 37, 21-28; Ger 31; Gv 11, 45-56
QUARESIIMA 2012metti sempre al primo posto la preghiera
13 D
DOMENICA DELLE PALME E DELLA PASSIONE DEL SIGNORE  NB Nella Settimana Santa verrà inviato il ritornello del Salmio responsoriale della Messa quotidiana Is 50, 4-7; Fil 2, 6-11; Sal 21; Mc 14, 1- 15, 47
QUARESIIMA 2014  Mio Dio, mio DIo, perchè mi hai abbandonato?
14 L
LUNEDI DELLA SETTIMANA SANTA Is 42, 1-7; Sal 26; Gv 12, 1-11
QUARESIIMA 2014 Il Signore è mia luce e mia salvezza
15 M
MARTEDI DELLA SETTIMANA SANTA Is 49, 1-6; Sal 70; Gv 13, 21-33. 36-38
QUARESIIMA 2014 Proclamerò Signore la tua salvezza
16 M
MERCOLEDI DELLA SETTIMANA SANTA Is 50, 4-9; Sal 68; Mt 26, 14-25
QUARESIIMA 2014 Nella tua fedeltà soccorrimi, Signore
17 G
GIOVEDI SANTO «MESSA DEL CRISMA»-12 (s) Is 61, 1-3. 6. 8-9; Ap 1, 5-8; Sal 88; Lc 4, 16-21
QUARESIIMA 2014 Il tuo calice, Signore è dono di salvezza
18 V
VENERDI SANTO «IN PASSIONE DOMINI» (s) Is 52, 13 – 53, 12; Eb 4, 14-16; 5, 7-9; Sal 30; Gv 18, 1 -19, 42
QUARESIIMA 2014 Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito
19 S
VEGLIA PASQUALE NELLA NOTTE SANTA-88 (s) Rm 6, 3-11; Salmo 117; Mc 16, 1-8
QUARESIIMA 2014 Cristo è risorto: alleluia! In te mi rifugio Signore, mi hai liberato dall’angoscia

A conclusione di questa pagina in cui sperimentiamo Twitter, poniamo il Messaggio del Santo Padre Francesco  in occasione della Giornata Mondiale delle Comunicazioni sociali, in cui si parla con molta saggezza dell’uso delle moderne tecnologie informatiche di comunicazione sociale.

MESSAGGIO DEL SANTO PADRE FRANCESCO  PER LA XLVI GIORNATA MONDIALE DELLE COMUNICAZIONI SOCIALI

Comunicazione al servizio di un’autentica cultura dell’incontro

Cari fratelli e sorelle,
oggi viviamo in un mondo che sta diventando sempre più “piccolo” e dove, quindi, sembrerebbe essere facile farsi prossimi gli uni agli altri. Gli sviluppi dei trasporti e delle tecnologie di comunicazione ci stanno avvicinando, connettendoci sempre di più, e la globalizzazione ci fa interdipendenti. Tuttavia all’interno dell’umanità permangono divisioni, a volte molto marcate. A livello globale vediamo la scandalosa distanza tra il lusso dei più ricchi e la miseria dei più poveri. Spesso basta andare in giro per le strade di una città per vedere il contrasto tra la gente che vive sui marciapiedi e le luci sfavillanti dei negozi. Ci siamo talmente abituati a tutto ciò che non ci colpisce più. Il mondo soffre di molteplici forme di esclusione, emarginazione e povertà; come pure di conflitti in cui si mescolano cause economiche, politiche, ideologiche e, purtroppo, anche religiose.
In questo mondo, i media possono aiutare a farci sentire più prossimi gli uni agli altri; a farci percepire un rinnovato senso di unità della famiglia umana che spinge alla solidarietà e all’impegno serio per una vita più dignitosa. Comunicare bene ci aiuta ad essere più vicini  e a conoscerci meglio tra di noi, ad essere più uniti. I muri che ci dividono possono essere superati solamente se siamo pronti ad ascoltarci e ad imparare gli uni dagli altri. Abbiamo bisogno di comporre le differenze attraverso forme di dialogo che ci permettano di crescere nella comprensione e nel rispetto. La cultura dell’incontro richiede che siamo disposti non soltanto a dare, ma anche a ricevere dagli altri. I media possono aiutarci in questo, particolarmente oggi, quando le reti della comunicazione umana hanno raggiunto sviluppi inauditi. In particolare internet può offrire maggiori possibilità di incontro e di solidarietà tra tutti, e questa è una cosa buona, è un dono di Dio.
Esistono però aspetti problematici: la velocità dell’informazione supera la nostra capacità di riflessione e giudizio e non permette un’espressione di sé misurata e corretta. La varietà delle opinioni espresse può essere percepita come ricchezza, ma è anche possibile chiudersi in una sfera di informazioni che corrispondono solo alle nostre attese e alle nostre idee, o anche a determinati interessi politici ed economici. L’ambiente comunicativo può aiutarci a crescere o, al contrario, a disorientarci. Il desiderio di connessione digitale può finire per isolarci dal nostro prossimo, da chi ci sta più vicino. Senza dimenticare che chi, per diversi motivi, non ha accesso ai media sociali, rischia di essere escluso.
Questi limiti sono reali, tuttavia non giustificano un rifiuto dei media sociali; piuttosto ci ricordano che la comunicazione è, in definitiva, una conquista più umana che tecnologica. Dunque, che cosa ci aiuta nell’ambiente digitale a crescere in umanità e nella comprensione reciproca? Ad esempio, dobbiamo recuperare un certo senso di lentezza e di calma. Questo richiede tempo e capacità di fare silenzio per ascoltare. Abbiamo anche bisogno di essere pazienti se vogliamo capire chi è diverso da noi: la persona esprime pienamente se stessa non quando è semplicemente tollerata, ma quando sa di essere davvero accolta. Se siamo veramente desiderosi di ascoltare gli altri, allora impareremo a guardare il mondo con occhi diversi e ad apprezzare l’esperienza umana come si manifesta nelle varie culture e tradizioni. Ma sapremo anche meglio apprezzare i grandi valori ispirati dal Cristianesimo, ad esempio la visione dell’uomo come persona, il matrimonio e la famiglia, la distinzione tra sfera religiosa e sfera politica, i principi di solidarietà e sussidiarietà, e altri.
Come allora la comunicazione può essere a servizio di un’autentica cultura dell’incontro? E per noi discepoli del Signore, che cosa significa incontrare una persona secondo il Vangelo? Come è possibile, nonostante tutti i nostri limiti e peccati, essere veramente vicini gli uni agli altri? Queste domande si riassumono in quella che un giorno uno scriba, cioè un comunicatore, rivolse a Gesù: «E chi è mio prossimo?» (Lc 10,29). Questa domanda ci aiuta a capire la comunicazione in termini di prossimità. Potremmo tradurla così: come si manifesta la “prossimità” nell’uso dei mezzi di comunicazione e nel nuovo ambiente creato dalle tecnologie digitali? Trovo una risposta nella parabola del buon samaritano, che è anche una parabola del comunicatore. Chi comunica, infatti, si fa prossimo. E il buon samaritano non solo si fa prossimo, ma si fa carico di quell’uomo che vede mezzo morto sul ciglio della strada. Gesù inverte la prospettiva: non si tratta di riconoscere l’altro come un mio simile, ma della mia capacità di farmi simile all’altro. Comunicare significa quindi prendere consapevolezza di essere umani, figli di Dio. Mi piace definire questo potere della comunicazione come “prossimità”.
Quando la comunicazione ha il prevalente scopo di indurre al consumo o alla manipolazione delle persone, ci troviamo di fronte a un’aggressione violenta come quella subita dall’uomo percosso dai briganti e abbandonato lungo la strada, come leggiamo nella parabola. In lui il levita e il sacerdote non vedono un loro prossimo, ma un estraneo da cui era meglio tenersi a distanza. A quel tempo, ciò che li condizionava erano le regole della purità rituale. Oggi, noi corriamo il rischio che alcuni media ci condizionino al punto da farci ignorare il nostro prossimo reale.
Non basta passare lungo le “strade” digitali, cioè semplicemente essere connessi: occorre che la connessione sia accompagnata dall’incontro vero. Non possiamo vivere da soli, rinchiusi in noi stessi. Abbiamo bisogno di amare ed essere amati. Abbiamo bisogno di tenerezza. Non sono le strategie comunicative a garantire la bellezza, la bontà e la verità della comunicazione. Anche il mondo dei media non può essere alieno dalla cura per l’umanità, ed è chiamato ad esprimere tenerezza. La rete digitale può essere un luogo ricco di umanità, non una rete di fili ma di persone umane. La neutralità dei media è solo apparente: solo chi comunica mettendo in gioco se stesso può rappresentare un punto di riferimento. Il coinvolgimento personale è la radice stessa dell’affidabilità di un comunicatore. Proprio per questo la testimonianza cristiana, grazie alla rete, può raggiungere le periferie esistenziali.
Lo ripeto spesso: tra una Chiesa accidentata che esce per strada, e una Chiesa ammalata di autoreferenzialità, non ho dubbi nel preferire la prima. E le strade sono quelle del mondo dove la gente vive, dove è raggiungibile effettivamente e affettivamente. Tra queste strade ci sono anche quelle digitali, affollate di umanità, spesso ferita: uomini e donne che cercano una salvezza o una speranza. Anche grazie alla rete il messaggio cristiano può viaggiare «fino ai confini della terra» (At 1,8). Aprire le porte delle chiese significa anche aprirle nell’ambiente digitale, sia perché la gente entri, in qualunque condizione di vita essa si trovi, sia perché il Vangelo possa varcare le soglie del tempio e uscire incontro a tutti. Siamo chiamati a testimoniare una Chiesa che sia casa di tutti. Siamo capaci di comunicare il volto di una Chiesa così? La comunicazione concorre a dare forma alla vocazione missionaria di tutta la Chiesa, e le reti sociali sono oggi uno dei luoghi in cui vivere questa vocazione a riscoprire la bellezza della fede, la bellezza dell’incontro con Cristo. Anche nel contesto della comunicazione serve una Chiesa che riesca a portare calore, ad accendere il cuore.
La testimonianza cristiana non si fa con il bombardamento di messaggi religiosi, ma con la volontà di donare se stessi agli altri «attraverso la disponibilità a coinvolgersi pazientemente e con rispetto nelle loro domande e nei loro dubbi, nel cammino di ricerca della verità e del senso dell’esistenza umana» (Benedetto XVI, Messaggio per la XLVII Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, 2013). Pensiamo all’episodio dei discepoli di Emmaus. Occorre sapersi inserire nel dialogo con gli uomini e le donne di oggi, per comprenderne le attese, i dubbi, le speranze, e offrire loro il Vangelo, cioè Gesù Cristo, Dio fatto uomo, morto e risorto per liberarci dal peccato e dalla morte. La sfida richiede profondità, attenzione alla vita, sensibilità spirituale. Dialogare significa essere convinti che l’altro abbia qualcosa di buono da dire, fare spazio al suo punto di vista, alle sue proposte. Dialogare non significa rinunciare alle proprie idee e tradizioni, ma alla pretesa che siano uniche ed assolute.
L’icona del buon samaritano, che fascia le ferite dell’uomo percosso versandovi sopra olio e vino, ci sia di guida. La nostra comunicazione sia olio profumato per il dolore e vino buono per l’allegria. La nostra luminosità non provenga da trucchi o effetti speciali, ma dal nostro farci prossimo di chi incontriamo ferito lungo il cammino, con amore, con tenerezza. Non abbiate timore di farvi cittadini dell’ambiente digitale. È importante l’attenzione e la presenza della Chiesa nel mondo della comunicazione, per dialogare con l’uomo d’oggi e portarlo all’incontro con Cristo: una Chiesa che accompagna il cammino sa mettersi in cammino con tutti. In questo contesto la rivoluzione dei mezzi di comunicazione e dell’informazione è una grande e appassionante sfida, che richiede energie fresche e un’immaginazione nuova per trasmettere agli altri la bellezza di Dio.
Dal Vaticano, 24 gennaio 2014, memoria di san Francesco di Sales
Franciscus