Preghiera

DIO ASCIUGHERA’ OGNI LACRIMA: Il perdono di Assisi applicato a Santina il 13.1.13


IL SOGNO DI ASSISI: DIO ASCIUGHERÀ’ OGNI LACRIMA

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Tomba di Santina, S. Messa 29 dicembre 2012

Nella notte precedente il giorno del mio compleanno, il 12 gennaio 2013, mi trovavo ad Assisi e nel sonno profondo ho fatto un sogno: una giovane ragazza con i capelli lunghi e gli occhi verdi chiari, piena di luce, entra nella mia camera, e mi dice. “Ricordi la tua mamma nei giorni precedenti la sua morte?” Subito mi viene la risposta: “Certo che sì!” “Bene in quei giorni tu hai visto uscire dall’occhio sinistro di Santina, tormentata nel suo letto di ospedale n. 13, una lacrima e ti sei preoccupato interiormente per il suo pianto. Non è vero?” Mi domandò quell’angelo dandomi una dolce carezza… “La mia risposta è stata immediata, perché molto mi aveva impressionato. “Ma tu chi sei e come fai a sapere di questa lacrima che solo io conoscevo?”
 La ragazza con un sorriso pieno di incanto mi dice con dolcezza, non ti preoccupare più perché Dio ha asciugato quella lacrima, e dicendo così mi prende forte la mano destra ed il dito che aveva asciugato quella lacrima, e nel mio cuore entra nel sogno una forte pace. La mia commozione è molto forte e quell’angelo prosegue: “Non ti preoccupare mai più per Santina, Lei ora è nel cuore della Trinità, del Dio Trino ed Unico, ed è felice, ed anche tu lo sarai. Tu domani compirai 52 anni, è una data importante per te e Santina, domani sarà il giorno 13.1.13, ma di più la stanza che occupi in questo albergo è la numero 13 e tua madre è morta nel letto numero 13! Bene sai cosa significa 13? Il Cuore della Trinità, in questo numero è infatti rappresentato il Primo Mistero Principale della Fede 1: significa Unità di Dio; 3: significa Trinità di Dio; dunque il mistero fondamentale che dice “Unità e Trinità di Dio!” Per questo motivo la Madonna a Fatima è apparsa il giorno 13. Facendo così quella giovane donna tracciò per tre volte il segno della Croce sulla mia fronte, come faceva Mamma Santina da viva, e poi con un bacio di una celeste purezza sulla frante, sorridendo mi lasciò e io mi risvegliai.

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Tutto il giorno 12 sono stato pieno di grande pace e gioia e nella preghiera spesso è ritornata questa frase: Dio ha asciugato la sua lacrima! Giunge il giorno del mio compleanno, il giorno 13, e dopo aver celebrato la Santa Messa alla Tomba di S. Francesco la mattina alle ore 6,15, recito il breviario ed il rosario e dopo pranzo mi reco a S. Maria degli Angeli per concludere il pellegrinaggio con un saluto alla Madonna. Entro in chiesa solo con l’idea del rosario. Mentre recito i misteri gloriosi comincio a dire, ma… passando dalla Porziuncola si può ricevere il Santo Perdono di Assisi!! E se non sbaglio anche per un defunto… Incontro un frate e chiedo a lui conferma. Appena la conferma mi giunge scoppio a piangere, allora oggi applicherò questa indulgenza a Santina, oltre a che a me. Sono confuso… e in pianto come spesso mi capita in questi giorni. Trovo un confessionale e mi confesso da un francescano. Ora sono pronto per ricevere l’indulgenza… Recito le preghiere prescritte ed entro nella Porziuncola, una prima volta per me ed una seconda volta per Santina! Esco pieno di commozione e capisco la verità profonda di quel sogno: “Ora Santina, attraverso questa indulgenza per intercessione della Vergine Santissima e di San Francesco è sicuramente nel cuore della Trinità. Allora questa sera devo festeggiare non tanto il mio compleanno, ma quanto il grande dono che Santina ha ricevuto attraverso la mia miseria, ed il grande dono che ho avuto anche io: “Ora per grazia di Dio siamo tutti e due nel cuore della Trinità…con questa differenza che Santina lo è per sempre, mentre io con fatica dovrò cercare di rimanere in questo stato di grazia, e quando cadrò so che potrò ritornare nel cuore della Trinità, del Dio uno e trino, ad Assisi dove Francesco ha aperto una porta nel cuore di Dio! La sera in un buon locale di Gubbio, brindo con uno spumante, non tanto agli anni che passano, ma al più meraviglioso regalo di compleanno che io abbia ricevuto da quando sono nato: “Essere per un giorno, insieme alla mia mamma nel cuore della Trinità” Ed a questo devo fermamente credere…

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COSA E’ IL PERDONO DI ASSISI
Quello che ha reso nota in tutto il mondo la Porziuncola è soprattutto il singolarissimo privilegio dell’Indulgenza, che va sotto il nome di “Perdon d’Assisi”, e che da oltre sette secoli converge verso di essa orde di pellegrini. Milioni e milioni di anime hanno varcato questa “porta di vita eterna” e si sono prostrate qui per ritrovare la pace e il perdono nella grande Indulgenza della Porziuncola, la cui festa si celebra il 2 Agosto (“Festa del Perdono”).
L’aspetto religioso più importante del “Perdon d’Assisi” è la grande utilità spirituale per i fedeli, stimolati, per goderne i benefici, alla confessione e alla comunione eucaristica. Confessione, preceduta e accompagnata dalla contrizione per i peccati compiuti e dall’impegno a emendarsi dal proprio male per avvicinarsi sempre più allo stato di vita evangelica vissuta da Francesco e Chiara, stato di vita iniziato da entrambi alla Porziuncola. L’evento del Perdono della Porziuncola resta una manifestazione della misericordia infinita di Dio e un segno della passione apostolica di Francesco d’Assisi.

COME SAN FRANCESCO CHIESE ED OTTENNE L’INDULGENZA DEL PERDONO
Una notte dell’anno del Signore 1216, Francesco era immerso nella preghiera e nella contemplazione nella chiesetta della Porziuncola, quando improvvisamente dilagò nella chiesina una vivissima luce e Francesco vide sopra l’altare il Cristo rivestito di luce e alla sua destra la sua Madre Santissima, circondati da una moltitudine di Angeli. Francesco adorò in silenzio con la faccia a terra il suo Signore! Gli chiesero allora che cosa desiderasse per la salvezza delle anime. La risposta di Francesco fu immediata: “Santissimo Padre, benché io sia misero e peccatore, ti prego che a tutti quanti, pentiti e confessati, verranno a visitare questa chiesa, conceda ampio e generoso perdono, con una completa remissione di tutte le colpe”.”Quello che tu chiedi, o frate Francesco, è grande – gli disse il Signore -, ma di maggiori cose sei degno e di maggiori ne avrai. Accolgo quindi la tua preghiera, ma a patto che tu domandi al mio vicario in terra, da parte mia, questa indulgenza”. E Francesco si presentò subito al Pontefice Onorio III che in quei giorni si trovava a Perugia e con candore gli raccontò la visione avuta. Il Papa lo ascoltò con attenzione e dopo qualche difficoltà dette la sua approvazione. Poi disse: “Per quanti anni vuoi questa indulgenza?”. Francesco scattando rispose: “Padre Santo, non domando anni, ma anime”. E felice si avviò verso la porta, ma il Pontefice lo chiamò: “Come, non vuoi nessun documento?”. E Francesco: “Santo Padre, a me basta la vostra parola! Se questa indulgenza è opera di Dio, Egli penserà a manifestare l’opera sua; io non ho bisogno di alcun documento, questa carta deve essere la Santissima Vergine Maria, Cristo il notaio e gli Angeli i testimoni”. E qualche giorno più tardi insieme ai Vesovi dell’Umbria, al popolo convenuto alla Porziuncola, disse tra le lacrime: “Fratelli miei, voglio mandarvi tutti in Paradiso!”. (Da “Il Diploma di Teobaldo”, FF 3391-3397).

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Copia del graffito presente sul sepolcro di Santina

CONDIZIONI PER RICEVERE L’INDULGENZA PLENARIA DEL PERDONO DI ASSISI (PER SÈ O PER I DEFUNTI)
Tale indulgenza è lucrabile, per sè o per le anime del Purgatorio, da tutti i fedeli quotidianamente, per una sola volta al giorno, per tutto l’anno in quel santo luogo e, per una volta sola, da mezzogiorno del 1° Agosto alla mezzanotte del giorno seguente, oppure, con il consenso dell’Ordinario del luogo, nella domenica precedente o successiva (a decorrere dal mezzogiono del sabato sino alla mezzanotte della domenica), visitando una qualsiasi altra chiesa francescana o basilica minore o chiesa cattedrale o parrocchiale. Le condizioni per acquistare il Perdono sono quelle prescritte per tutte le indulgenze plenarie e cioè: Confessione sacramentale per essere in grazia di Dio (negli otto giorni precedenti o seguenti); Partecipazione alla Messa e Comunione Eucaristica; Visita alla chiesa della Porziuncola (o un’altra chiesa francescana o chiesa parrocchiale), per recitare alcune preghiere. In particolare: Il CREDO, per riaffermare la propria identità cristiana; Il PADRE NOSTRO, per riaffermare la propria dignità di figli di Dio, ricevuta nel Battesimo; UNA PREGHIERA SECONDO LE INTENZIONI DEL PAPA (ad esempio Padre Nostro, Ave Maria, Gloria al Padre), per riaffermare la propria appartenenza alla Chiesa, il cui fondamento e centro visibile di unità è il Romano Pontefice.