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41MO VIAGGIO. FATIMA 12-16 AGOSTO 2012


INTRODUZIONE. IL QUADRO DI FATIMA IN TERAPIA INTENSIVA

Santina nel luogo delle Apparizioni a Fatima il 13 agosto 2012
Santina nel luogo delle Apparizioni a Fatima il 13 agosto 2012

Nel lungo soggiorno di Santina in Terapia Intensiva e nel seguente periodo di riabilitazione all’ospedale di Gussago nel 2005, avevo posto ai piedi del letto di Santina il volto della statua della Santa Vergine di Fatima. A quel dolce volto mi rivolgevo nei momenti bui e tetri della malattia di Mamma, dove la vita era appesa ad un sottilissimo filo. Nei miei lunghi soggiorni vicino al suo letto pregavo il rosario e mi rivolgevo alla Madonna di Fatima. In quei lunghi mesi nel mio cuore vi erano tre forti desideri legati alla sua guarigione. Se Santina fosse uscita viva avrei portato Mamma a Gerusalemme, avrei fatto incontrare a Lei il nuovo Pontefice Benedetto XVI e avrei condotto la Mamma a Fatima! Mi trovavo spesso a pregare davanti a quel volto e chiedevo a Maria di far vivere Santina ancora alcuni anni… “Vergine del Rosario, se mia Madre uscirà viva dall’ospedale te la porterò a Fatima.” Pregavo con le lacrime agli occhi e scongiuravo la Madonna di esaudire il mio forte desiderio. Mamma usci dall’ospedale il 21 aprile 2006 totalmente disabile, ma con grande determinazione cercai di realizzare il mio voto nell’anno 2008. E così dal 22 Dicembre 2008 al 1° di Gennaio 2009 ci provai. Avevo pensato al pellegrinaggio in auto, con soste a Barcellona e Madrid, era un viaggio faticoso ma assolutamente possibile se non fosse subentrata l’influenza per mamma che ci costrinse a fermare a Madrid. Era l’undicesimo viaggio di Santina… Ritornammo a Bergamo, ma nel cuore mi rimase sempre il forte desiderio di adempiere il mio voto fatto in Terapia Intensiva davanti al volto della Madonna di Fatima. Sono passati alcuni anni e Santina è stata 5 volte in Terra Santa ed ha incontrato 5 volte Papa Benedetto XVI. Il nostro 41mo viaggio è stato a Fatima, questa volta in aereo, raggiungendo la quota di 118.000 chilometri complessivi di viaggio e trascorrendo fuori casa un totale di 302 giorni.

Guarda il film del Pellegrinaggio su youtube, nel canale di Santina:

Le pagine di questo diario saranno molto semplici nella loro articolazione, dopo questa introduzione vi sarà un paragrafo dedicato all’avvenimento per me centrale della nostro pellegrinaggio che è la preghiera alla Santa Vergine il 13 Agosto nel pomeriggio. Dopo questo paragrafo dedicheremo un secondo paragrafo alla grande festa dell’Assunta del 15 agosto; segue una parte importante nella quale Suor Lucia, una dei tre veggenti, descrive il Segreto di Fatima diviso in tre parti. Il diario si conclude con la solita appendice del calendario delle nostre giornate.

 I. 13 AGOSTO 2012 DIALOGO CON LA VERGINE

Questa seconda giornata del nostro pellegrinaggio è stata per me la più forte e sorprendente. Dopo il riposo pomeridiano spingo la carrozzella di Santina per la via Anjo de Portugal (Angelo del Portogallo) e giungiamo dopo 400 metri nei pressi del Santuario. E’ caldo, ma la regione montuosa di Fatima è rinfrescata da un brezza piacevole. Guardo Mamma e nel mio cuore sento un grande sentimento di ringraziamento alla Vergine per averci concesso di giungere con Santina a Fatima.

Ci avviciniamo alla piccola e graziosa statua della Madonna protetta da un cristallo e ci inginocchiamo. Mi inginocchio per terra e tengo la carrozzina di Mamma davanti a me. Olinda estrae le due belle corone del rosario e ne da una a Santina, Mamma prende la sua corona con venerazione e la bacia, lentamente e in modo stanco fa il segno della croce e Olinda inizia la recita del rosario. Siamo a lunedì e quindi contempliamo i misteri gaudiosi. Il nostro rosario come ogni giorno si compone di cinque intenzioni di preghiera: 1. per la salute di Mamma, 2. per la mia vocazione, 3. per Carolina e famiglia, 4. per Olinda e famiglia, 5. per le nostre iniziative di beneficenza e per coloro che si affidano alle nostre preghiere.

Terminato il rosario decido nel mio cuore di fare da solo il percorso penitenziale della piazza per giungere alla cappellina delle apparizioni. Impiegherò circa 45 minuti in ginocchio e sotto il sole riportando due grosse vesciche sui ginocchi e una bella scottatura sulla faccia. Durante il mio percorso penitenziale recito il rosario nei misteri dolorosi. Vivo questo gesto come un momento medicinale e penitenziale per la mia vita e ricavo un profondo giovamento interiore.

Quasi preparato da questo lungo percorso penitenziale giungo alla cappellina, dove trovo Mamma con le mani giunte raccolta in preghiera.

Santina molte volte viene giudicata come incapace di intendere e volere, ma quando nella sua vita scopro questi gesti riesco ad illuminare la mia vita con la forza della sua debolezza, veramente mia Madre vive una vita interiore intensa e di Paradiso! Rimango affascinato da questa vecchia dai tratti dolcissimi, dagli occhi stanchi ma sempre pieni di luce, dalle mani asciutte, dalle braccia con alcuni lividi per l’assunzione del farmaco coumadin, dal piede sinistro che batte ritmicamente sulla sedia a rotelle, e che da 7 anni conduce una vita che tutti ritengono minorata. Mi avvicino a Lei e Le do un bacio e una lenta e dolce carezza: “Mamma stai pregando?” Santina risponde davanti alla Vergine di Fatima di sì. “Cosa stai dicendo? Un Padre nostro?” Con la testa accenna di sì… “E poi una Ave Maria?” Ancora una volta con il campo risponde affermativamente. “E poi cosa stai dicendo?” Santina apre la bocca e con grande fatica mi risponde “Gloria!” Dunque un Pater-Ave-Gloria… Chi può sostenere che Mamma è incapace di intendere e volere? Chi può dire che la trascino in giro per il mondo come un pacco? Ma questa Donna è capace di pregare, di vivere la sua interiorità con Dio, come è possibile affermare questo? E queste righe, con il passare degli anni vogliono certificare nella storia di Santina che la preghiera è divenuta sua compagna di vita!

Guardo la Vergine di Fatima e guardo Mamma, nel mio cuore entra il silenzio, il viso è scottato dal sole e le ginocchia mi fanno male per la strada fatta, ma mi rimetto in ginocchio con qualche dolore e inizio il mio solito interrogatorio a Santina: “ Mamma per essere un bravo sacerdote cosa devo fare?” “Pregare!” mi risponde; “e poi?” “Obbedire!” Io sarò maniaco nel formulare da sette anni sempre queste cruciali domande, ma anche mia Madre non è da meno nel darmi sempre la scontata risposta… Saranno ormai centinaia le volte che formulo questa domanda ed ottengo questa risposta… E poi la scontata ulteriore domanda: “Mamma sarò sempre un bravo sacerdote?” E la sua risposta è anche questa volta un forte “Sì!” Sono inginocchiato davanti alla Vergine con la sedia a rotelle di Mamma che è divenuta una sorta di inginocchiatoio perché davanti a me vi è la carrozzina in modo che la testa canuta di mia Madre è proprio davanti a me, e da quella posizione posso vedere la statua della Madonna di Fatima. Quel “Sì” forte di Santina apre una porta nel mio cuore in silenzio, guardo la Vergine e inizio la mia preghiera a tre: io, mia mamma e la Madonna. In una sorta di Luce interiore rivedo nella preghiera tutta la mia vita all’insegna della devozione mariana. “Maria, mia Madre Santina mi ha nutrito non solo di pane, ma di Fede, ed anche di devozione a te! Alla mia mente uno dopo l’altro vengono tutte le coincidenze sorprendenti di tale profonda devozione. Sono nato nel giorno 13 di gennaio ed allora mi piace pensare di essere stato concepito il 13 maggio nove mesi prima. Il 13 ottobre del 1972 sono entrato in seminario, il 16 luglio 1996 festa della Madonna del Carmine sono entrato per la prima volta in Segreteria di Stato, e il 7 ottobre 1996, festa della Madonna del Rosario ho prestato il mio giuramento all’inizio del mio servizio in Vaticano. Ho saputo dell’infarto di Mamma il 4 giugno 2005 festa del Cuore Immacolato di Maria. Mamma è stata operata al cuore il 18 luglio 2005 giorno nel quale a Parigi la Madonna consegna la medaglia miracolosa… per finire? Oggi è il 13 agosto e il prossimo 15 agosto vivremo qui a Fatima la festa dell’Assunzione! Troppe coincidenze per dire che sono pura casualità! Le date sono reali e dipingono nella nostra vita una concretezza storica, danno struttura alla vita e la mia esistenza grazie a Santina è proprio stata strutturata su di una forte devozione mariana. Ma ancora, dall’età di cinque anni sono mandato da Mamma a fare il chierichetto alla piccola chiesa di Nostra Signora del Sacro Cuore, chiamata anche Madonna dei disperati. Dall’età di cinque anni recito ogni pomeriggio il rosario, assisto alla benedizione eucaristica e la mattina servo la messa delle ore 8. I primi miei due sacramenti l’Eucaristia e la Confessione li ricevo proprio in questo periodo di devozione mariana, all’età di cinque anni non so ancora leggere e neppure vado a scuola, ma a memoria già conosco le litanie della Madonna ed i misteri del rosario… porto il turibolo e indosso la veste e cotta da chierichetto. Tutti gli psichiatri del mondo possono pensare ad un plagio da parte di Santina, ad una imposizione, ad una sorte di psicopatica attenzione morbosa per un bambino ancora di cinque anni… Non è vero nulla, quegli anni sono stati gli anni più importanti della mia vita in cui nelle mie cellule si è inscritto il cromosoma della devozione mariana, nella mia pelle il tatuaggio indelebile di esser consacrato a Dio ed a Maria. Mentre prego in questo modo e con questi pensieri, spontaneamente do un bacio alla testa di Mamma e dico a Maria: “Madonna, io ringrazio mia madre per i primi miei anni di infanzia… Lei nei primi anni in cui vivevo mi ha insegnato la devozione a te: ho impiegato 50 anni a capire il valore di quei 6 anni prima di entrare in seminario all’età di 11 anni, ma che anni meravigliosi, Maria! Non potevo venire a Fatima, ma nella mia fanciullezza questa anziana signora mi aveva fatto il regalo più bello della vita quello di costruire nel mio cuore una profonda devozione per te Vergine Santa!”

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Santina a Fatima dopo il Pontificale del 16-8-2012

Guardo commosso Mamma… e poi continuo. “Ora Maria mi sembra che le parti si siano invertite, in questi ultimi anni di dolore e malattia per Santina, la gente tante volte pensa che io plagio Santina con il mio maniacale rosario quotidiano con skype ovunque mi trovo, con le mie litanie al tuo santo nome alle quali la costringo a rispondermi… oppure con le Ave Maria che a mezzogiorno faccio recitare a Lei, ed infine imponendo questi lunghi pellegrinaggi a Lei in questi ultimi anni. Lo sai Vergine Santa che abbiamo visitato 25 santuari mariani in sette anni, ti ricordo solo alcuni dei nomi più illustri: Nazareth alla Basilica dell’Annunciazione, il più importante, Lourdes 2 volte, Pompei, Loreto, Cestokowa, Medjugorie, Marsiglia, Madrid, Parigi… ed infine molti dei nostri santuari locali a Bergamo a partire dalla prediletta Madonna dei Campi di Stezzano!! Forse sto plagiando mia Madre, come Lei ha plagiato me quando ero piccolo? Ben venga questo plagio, perché nel mio cuore io sono convinto che tu sei contenta e che hai consacrato al tuo cuore Madre e Figlio, e questo mi commuove…

Mentre pregavo così scoppiai a piangere e nascosi tra le braccia il volto scottato dal sole e rigato da copiose lacrime salate. Il mio cuore continuava a ricordare ora tumultuosamente: da seminarista, Vergine Santa sono andato in parrocchia a Roma a Santa Maria delle Grazie al Trionfale e la mia immaginetta per l’ordinazione fu proprio l’antica icona alla Madonna di Frà Albenzio e copia di quella effige mi accompagna dall’anno 1984 nel mio studio in Segreteria di Stato. Ed ancora il mio cuore ricordava: Santina mi ha anche iscritto alla Confraternita del Santo Scapolare della Madonna del Carmine in Città alta ed in tasca porto lo scapolare regalato dal mio nipote Paolo. Ma le coincidenze della mia devozione a Maria continuavano nella mia ormai lunga preghiera ai piedi della Vergine di Fatima in quel caldo pomeriggio del 13 agosto… Infine, Vergine Santa, a Gerusalemme l’appartamento che abbiamo con fatica costruito sorge sulla Via Dolorosa tra la terza e quarta stazione, dove Gesù incontra Sua Madre, Nostra Signora dello Spasimo… Non possono essere tutte coincidenze, vero? Non è una mia mistica illusione, non è vero? Rispondimi Maria! Rispondimi Vergine Santa! Guardavo la statua della Vergine e guardavo Santina che con le sue mani giunte pregava e mi sorrideva con il suo dolce sguardo, anche Olinda era assorta in una profonda preghiera, intuivo che potesse pregare per i suoi figli lontani, per la su vita…

Compleanno di Olinda 15-8-2012
Compleanno di Olinda 15-8-2012

Continuavo a guardare verso la statua della Vergine Maria: “Don gigi, figlio mio amato! Sai che ti amo, ti proteggo, ti seguo in ogni tuo passo. Quando ti senti vuoto, sappi che sei pieno di amore del mio Figlio Gesù. Quando ti senti nessuno e niente sappi che sei grande per il mio cuore materno e per mio Figlio… Quando ti senti inutile, sappi che sei un bravo sacerdote con i tuoi meriti. Quando tu piangi, don gigi figlio mio, sappi che io, tua Mamma celeste, ti accarezzo, ti sono vicina e ti consolo in modo inaspettato. Non piangere, non ti lamentare, non ti sentire inutile e vuoto, tu sei figlio amato dal Signore, prescelto dal grembo. E non ti preoccupare per la tua Madre terrena perché io proteggo Santina in modo speciale; anche Lei sin dalla sua nascita, quindi voi siete sotto la mia celeste protezione da sempre, perché ambedue possiate compiere la volontà del Signore designata per voi, qua, in terra”. Guardavo con intensità la statua della Madonna, il suo volto era dolcissimo e mi comunicava incanto… “Don gigi è bellissimo quando due anime unite adorano in modo grazioso l’Altissimo per compiere il Progetto Divino! Le due anime si aiutano a vicenda, reciprocamente per fare la Volontà del Padre e cosi concluderanno degnamente il loro camino terreno. Quando una delle vostre due anime abbandonerà per prima il suo corpo con la morte, non significa che essa abbandona l’altra. La prima persona entra nella Casa Eterna e aiuta l’altra a proseguire il suo camino, a compiere il volere di Dio finché anch’essa non lascerà questa terra e raggiungerà il Cielo.” Il volto della statua della Madonna continuava ad incantarmi e mi ricordava altresì i terribili giorni in cui lo fissavo nella fotografia in Terapia Intensiva ai piedi del letto di Santina. Al termine di quella lunga e intesa preghiera con la Madonna sentii il desiderio di consacrare il mio cuore e quello di Santina a Gesù attraverso l’intercessione della Madonna di Fatima con queste parole: “Signore Gesù attraverso la Santa Vergine di Fatima, consacro la mia vita e quella di mia Madre al tuo Divin Cuore ed al Cuore Immacolato di Maria. Ti offro il mio cuore: è tuo fin dal mio concepimento; è tuo dal giorno del mio Battesimo, Cresima, Ordinazione diaconale e sacerdotale; è tuo ogni volta che ti ricevo nella Santa Comunione e che pronuncio le parole della Consacrazione; è tuo ogni volta che mi confesso e che imparto il sacramento della Riconciliazione. Ma è tuo anche ora che prego con queste parole: ORA io lo consacro totalmente, esclusivamente ed eternamente a te Gesù, unico mio bene. E’ un cuore matto, confuso, ma che in ogni suo battito inesorabilmente proclama Te unico Signore e Padrone! Consacro anche a Te Divino Signore il cuore ferito, come il tuo, di Santina attraverso la Dolce Signora di Fatima, concedi a tutti e due, mano nella mano di goderti un giorno in Paradiso. Amen”

Mi asciugai gli occhi con un fazzoletto bianco e poi guardai nuovamente a Santina assorta in preghiera. “Mamma, grazie di avermi dato la Vita, grazie di avermi fatto diventare sacerdote!” Santina mi guardò fisso negli occhi e poi senza parlare mi diede due dolcissime carezze e con la sua mano tremante e stanca tracciò lentamente il segno della croce sulla mia fronte, sulla mia bocca e sul mio cuore quasi a sigillare con quel gesto eloquente e santo la preghiera di consacrazione che avevamo fatto ai piedi della statua della Madonna, dove la beata Vergine era apparsa a tre pastorelli, Giacinta, Francesco e Lucia.

Era il 13 agosto 2012 e la Madonna in quel pomeriggio di sole mi aveva mostrato nella preghiera come Ella era apparsa nella mia vita e mi aveva preso per mano… fin dal mio concepimento il 13 maggio 1960, alla mia nascita il 13 gennaio 1961, al mio ingresso in seminario il 13 ottobre 1972… fino ad arrivare al 13 agosto 2012. E sono sicuro che la Vergine Santa, se con una mano tiene la mia, con l’altra tiene quella di Santina e mi ha promesso che non lascerà mai le nostre due mani e che quindi attraverso di Lei io e mia Madre avremo sempre le nostre mani unite nella vita e nella morte che un giorno avverrà, non importa a chi per primo, ma in quel momento di separazione sentirò forte stringere la mia mano e la Sua voce mi dirà: Quando tu piangi, don gigi figlio mio, sappi che io, tua Mamma celeste, ti accarezzo, ti sono vicina e ti consolo in modo inaspettato. Non piangere, non ti lamentare, non ti sentire inutile e vuoto, tu sei figlio amato dal Signore, prescelto dal grembo. E non ti preoccupare per la tua Madre terrena perché io proteggo Santina in modo speciale; anche Lei sin dalla sua nascita, quindi voi siete sotto la mia celeste protezione da sempre, perché ambedue possiate compiere la volontà del Signore designata per voi, qua, in terra”.

Lentamente tornammo tutti e tre in albergo in silenzio: Quando si incontra la Luce si rimane abbagliati, quando si incontra il Tuono si rimane ammutoliti.

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Volto della Madonna di Fatima che Santina ha tenuto in Terapia Intensiva per 3 mesi

II. LA SOLENNITA’ DELL’ASSUNTA A FATIMA

Il Santuario di Fatima è molto diverso da Lourdes, ciò che colpisce è l’estrema semplicità del luogo. L’albero vicino al quale è apparsa la Madonna circondato da una bella siepe e da una cancellata, la piccola cappellina alla Madonna, la statua della Santa Vergine ed un piazzale immenso in cima al quale sorge la Basilica. La Messa pontificale del giorno 15 agosto è stata presieduto dal Vescovo di Fatima, alla concelebrazione solenne hanno preso parte alcuni vescovi e molti sacerdoti. Ho preso parte anche io alla Concelebrazione eucaristica sul sagrato della Basilica. La Messa era alle ore 11,00; Mamma ed Olinda hanno preso parte alla celebrazione dal settore destinato agli ammalati protetto dal forte sole estivo. Durante la Messa ho ringraziato con tutto il mio cuore di aver potuto giungere a Fatima portando mia Mamma Santina. La Madonna a Fatima appare a tre piccoli bambini: Giacinta, Francesco e Lucia. Sono dei semplici bambini, dei pastorelli. Durante la Messa mi viene spontaneo accostare questi tre piccoli pastorelli a mia Madre ed alla sua vita semplice. E’ vero Maria sceglie le persone semplici e buone per rivelare a loro i suoi segreti. Al termine della Messa avviene un fatto che mi commuove profondamente la statua della Madonna viene riportata dal sagrato alla piccola cappellina e mentre la Madonnina percorre la piazza vi è una esplosione di canto dell’Ave Maria di Fatima e migliaia di persone agitano con la loro mano un bianco fazzoletto. Guardo al sagrato e da lontano vedo mia Madre che con la sua manina saluta la statua della Madonna e mi commuovo profondamente. Vicino a Lei vi è la cara Olinda che con gli occhi pieni di lacrime saluta Maria con il suo bianco fazzoletto. Olinda è felice: oggi è il giorno del suo onomastico, oggi è il giorno del suo compleanno e io penso che sia stato il compleanno più bello della sua vita perché celebrato insieme con la Santa Vergine di Fatima.

Santina a Lisbona il 14 Agosto 2012
Santina a Lisbona il 14 Agosto 2012

III. IL SEGRETO DI FATIMA RIVELATO A GIACINTA, FRANCESCO E LUCIA

LA PRIMA PARTE DEL SEGRETO DI FATIMA: FU LA VISIONE DELL’INFERNO
La Madonna ci mostrò un grande mare di fuoco, che sembrava stare sotto terra. Immersi in quel fuoco, i demoni e le anime, come se fossero braci trasparenti e nere o bronzee, con forma umana che fluttuavano nell’incendio, portate dalle fiamme che uscivano da loro stesse insieme a nuvole di fumo, cadendo da tutte le parti simili al cadere delle scintille nei grandi incendi, senza peso né equilibrio, tra grida e gemiti di dolore e disperazione che mettevano orrore e facevano tremare dalla paura. I demoni si riconoscevano dalle forme orribili e ributtanti di animali spaventosi e sconosciuti, ma trasparenti e neri. Questa visione durò un momento. E grazie alla nostra buona Madre del Cielo, che prima ci aveva prevenuti con la promessa di portarci in Cielo (nella prima apparizione), altrimenti credo che saremmo morti di spavento e di terrore.

SECONDA PARTE DEL SEGRETO DI FATIMA
In seguito alzammo gli occhi alla Madonna che ci disse con bontà e tristezza:
Avete visto l’inferno dove cadono le anime dei poveri peccatori. Per salvarle, Dio vuole stabilire nel mondo la devozione al Mio Cuore Immacolato. Se faranno quel che vi dirò, molte anime si salveranno e avranno pace. La guerra sta per finire; ma se non smetteranno di offendere Dio, durante il Pontificato di Pio XI ne comincerà un’altra ancora peggiore. Quando vedrete una notte illuminata da una luce sconosciuta, sappiate che è il grande segno che Dio vi dà che sta per castigare il mondo per i suoi crimini, per mezzo della guerra, della fame e delle persecuzioni alla Chiesa e al Santo Padre. Per impedirla, verrò a chiedere la consacrazione della Russia al Mio Cuore Immacolato e la Comunione riparatrice nei primi sabati. Se accetteranno le Mie richieste, la Russia si convertirà e avranno pace; se no, spargerà i suoi errori per il mondo, promovendo guerre e persecuzioni alla Chiesa. I buoni saranno martirizzati, il Santo Padre avrà molto da soffrire, varie nazioni saranno distrutte. Finalmente, il Mio Cuore Immacolato trionferà. Il Santo Padre Mi consacrerà la Russia, che si convertirà, e sarà concesso al mondo un periodo di pace.

TERZA PARTE DEL SEGRETO
La terza parte del segreto rivelato il 13 luglio 1917 nella Cova di Iria-Fatima.
Scrivo in atto di obbedienza a Voi mio Dio, che me lo comandate per mezzo di sua Ecc.za Rev.ma il Signor Vescovo di Leiria e della Vostra e mia Santissima Madre. Dopo le due parti che già ho esposto, abbiamo visto al lato sinistro di Nostra Signora un poco più in alto un Angelo con una spada di fuoco nella mano sinistra; scintillando emetteva fiamme che sembrava dovessero incendiare il mondo; ma si spegnevano al contatto dello splendore che Nostra Signora emanava dalla sua mano destra verso di lui: l’Angelo indicando la terra con la mano destra, con voce forte disse: Penitenza, Penitenza, Penitenza! E vedemmo in una luce immensa che è Dio: “qualcosa di simile a come si vedono le persone in uno specchio quando vi passano davanti” un Vescovo vestito di Bianco “abbiamo avuto il presentimento che fosse il Santo Padre”. Vari altri Vescovi, Sacerdoti, religiosi e religiose salire una montagna ripida, in cima alla quale c’era una grande Croce di tronchi grezzi come se fosse di sughero con la corteccia; il Santo Padre, prima di arrivarvi, attraversò una grande città mezza in rovina e mezzo tremulo con passo vacillante, afflitto di dolore e di pena, pregava per le anime dei cadaveri che incontrava nel suo cammino; giunto alla cima del monte, prostrato in ginocchio ai piedi della grande Croce venne ucciso da un gruppo di soldati che gli spararono vari colpi di arma da fuoco e frecce, e allo stesso modo morirono gli uni dopo gli altri i Vescovi Sacerdoti, religiosi e religiose e varie persone secolari, uomini e donne di varie classi e posizioni. Sotto i due bracci della Croce c’erano due Angeli ognuno con un innaffiatoio di cristallo nella mano, nei quali raccoglievano il sangue dei Martiri e con esso irrigavano le anime che si avvicinavano a Dio.

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Santina e Olinda nel viaggio aereo  di ritorno

IV. APPENDICE. IL PROGRAMMA DELLE NOSTRE GIORNATE

GIORNO MATTINA POMERIGGIO
Domenica, 12 agosto 2012 – Ore 6,55 partenza con volo Ryanair Bergamo – Porto – Arrivo a Porto ore 8,30 locali- Noleggio auto e arrivo a Fatima per 12,30 Pranzo – Lungo riposo pomeridiano per Santina – Visita alla Cappellina delle Apparizioni- S. Messa chiesa Figlie della Chiesa Cena in albergo
Lunedì, 13 Agosto 2012 – Ore 10,30 solenne messa pontificale sul piazzale del Santuario – Pranzo in ristorante – rosario alla cappellina delle apparizioni – percorso in ginocchio penitenziale- preghiera silenziosa alla cappellina Cena in ristorante
Martedì, 14 agosto 2012 – Ore 10 partenza per Lisbona – visita della Città Avenida da Libertade, Piazza, monumenti, porto- Pranzo a Lisbona – ore 15,00 ritorno a Fatima – S. Messa Cappella delle Figlie della Chiesa- Cena in albergo
Mercoledì, 15 agosto 2012 – Ore 11,00 Solenne Pontificale Festa Assunta, – Pranzo in Ristorante – Visita Museo della Vita di Gesù, Museo delle Cere, Museo delle Apparizioni – Rosario alla Cappellina e saluto alla Madonna
Giovedì 16 agosto 2012 – Ore 4,00 Sveglia – Ore 5,00 Partenza per aeroporto- Ore 9,00 Decollo per Bergamo- Ore 12,30 Arrivo a Bergamo- pranzo in ristorante – Lungo riposo pomeridiano – Santa Messa di ringraziamento a casa – saluto con Carolina