Suore Elisabettine Terziarie Francescane Elisabettine di Padova Siamo le suore terziarie francescane elisabettine di Padova, fondate da Elisabetta Vendramini nel 1828, una congregazione religiosa presente in Italia e diffusa in Egitto, Sudan, Kenya, Israele, Argentina e Ecuador. La casa generalizia è a Padova, in via beato Pellegrino, 40, accanto alla Casa Madre, luogo della fondazione. Sulle orme di Francesco d’Assisi e di Elisabetta d’Ungheria, viviamo “il santo vangelo di nostro Signore Gesù Cristo in obbedienza, povertà, castità consacrata e perfetta comunità”. La nostra spiritualità si ispira alla spiritualità francescana: lo sguardo della suora elisabettina è volto a Gesù nell’umiltà della sua incarnazione e nella carità della sua passione. L’esperienza della misericordia del Padre, che segnò definitivamente la vita e la missione di Elisabetta Vendramini, segna anche la vita e la missione di noi, sue figlie, chiamate a farsi cuore di Dio accanto a chi soffre, è emarginato, è in ricerca di senso o è privo di riferimenti educativi; a chi desidera formarsi una coscienza e una cultura cristianamente orientata. Forti del dono che, a partire da Elisabetta, è giunto a noi, ci riconosciamo comunità di fede: condividiamo quotidianamente la nostra vita, il tempo, le gioie e le fatiche, il ‘pane’ e il perdono, per aiutarci reciprocamente a vivere la consapevolezza che Dio è il nostro Bene sommo e che il senso della nostra missione, nella diversità dei servizi, sta nel sentirci sue collaboratrici affinché ogni uomo lo possa incontrare come Padre.

Ravviva il dono che è in te. Dalla nona assemblea della Delegazione Egitto-Sudan
Pace e gioia
Care sorelle,
come tutte sappiamo, “l’evento-Assemblea” è partito da lontano, alimentando in ciascuna attese
e speranze. E noi, convocate, a nome di tutte, dallo Spirito Santo a Maghagha abbiamo partecipato alla
IX Assemblea della delegazione di Egitto-Sudan (23-30 gennaio 2010).
Le parole che ci hanno ispirato in queste giornate sono quelle della seconda lettera di san Paolo
a Timoteo (1,6): Ravviva il dono che è in te, e quelle di Madre Elisabetta: Anime cerca a Dio.
Non spegnere il fuoco che è in te: il fuoco del carisma, della passione apostolica, dell’andare e
servire i poveri…
Questo fuoco ha alimentato le nostre riflessioni nelle quali abbiamo cercato di interpretare attese
e speranze, difficoltà e problemi, di esaminare, pensare e riflettere sulla vita comunitaria e apostolica.
Le discussioni sono state dense e serene; siamo state contente di conoscere e di guardare la
realtà con i suoi aspetti positivi e con quelli che richiedono impegno e pazienza.
Abbiamo pregato, meditato, ascoltato, studiato, sostenute dalla forza della fraternità che
è stata davvero intensa.
La presenza di madre Margherita Prado e di suor Paola Furegon – che hanno presieduto e
accompagnato l’Assemblea – ci ha dato luce e sicurezza nei lavori. A loro il nostro grazie.
Un contributo arricchente ci è venuto anche da monsignor vescovo Adel Zaki e da padre Milad
Sidky, lazzarista.
Abbiamo accolto nella fede e con affetto il cambio della superiora delegata: a suor Margherita
Nebar e al suo consiglio il nostro grazie, in particolare a suor Clara Nardo, consigliera e segretaria, e
a suor Chiara Ishak, economa di delegazione; a suor Soad Youssef, nuova superiora delegata e al suo
consiglio – suor Faiza Ishak, suor Maria Peruzzo, suor Alfonsina Derias – il nostro augurio e la
promessa di collaborazione fraterna.
Ci abita la speranza di guardare insieme al futuro animate dallo Spirito e dalla grazia del
carisma di fondazione.
Vi doniamo alcune espressioni raccolte dalle sorelle, che interpretano il nostro vissuto:
– vivere la speranza
– la fiducia reciproca
– la condivisione, la responsabilità e la collaborazione
– tornare al primo Sì;
– disponibilità all’“Eccomi: manda me”;
– formare alla missione
– portare le sorelle nella preghiera
– riconoscerci reciprocamente dono
– rispettare le opinioni e i lavori delle altre
– costruire rapporti di sincerità e trasparenza
– collaborazione tra le comunità
– vita mediata dall’obbedienza.
Ritorniamo tra voi con gioia e con il desiderio di vivere insieme questi impegni.
Grazie delle vostre preghiere che ci hanno accompagnato.
Le sorelle dell’assemblea
Maghagha, 30 gennaio 2010