Emergenze

IL CAIRO: SUORE ELISABETTINE TERZIARIE FRANCESCANE, 24-12-2009


BORSA DI STUDIO PER UNA SUORA AL CAIRO, 24 DICEMBRE 2009

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Nel nostro viaggio al Cairo il 24 Dicembre 2009 abbiamo conosciuto una Comunità di suore, le Suore Francescane Elisabettine, che ci hanno mostrato le reali difficoltà in cui vive la Chiesa cattolica in un paese musulmano. Abbiamo così erogato un contributo per lo studio di una religiosa.

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Suore Elisabettine Terziarie Francescane Elisabettine di Padova Siamo le suore terziarie francescane elisabettine di Padova, fondate da Elisabetta Vendramini nel 1828, una congregazione religiosa presente in Italia e diffusa in Egitto, Sudan, Kenya, Israele, Argentina e Ecuador.  La casa generalizia è a Padova, in via beato Pellegrino, 40, accanto alla Casa Madre, luogo della fondazione.  Sulle orme di Francesco d’Assisi e di Elisabetta d’Ungheria, viviamo “il santo vangelo di nostro Signore Gesù Cristo in obbedienza, povertà, castità consacrata e perfetta comunità”.  La nostra spiritualità si ispira alla spiritualità francescana: lo sguardo della suora elisabettina è volto a Gesù nell’umiltà della sua incarnazione e nella carità della sua passione. L’esperienza della misericordia del Padre, che segnò definitivamente la vita e la missione di Elisabetta Vendramini, segna anche la vita e la missione di noi, sue figlie, chiamate a farsi cuore di Dio accanto a chi soffre, è emarginato, è in ricerca di senso o è privo di riferimenti educativi; a chi desidera formarsi una coscienza e una cultura cristianamente orientata.  Forti del dono che, a partire da Elisabetta, è giunto a noi, ci riconosciamo comunità di fede: condividiamo quotidianamente la nostra vita, il tempo, le gioie e le fatiche, il ‘pane’ e il perdono, per aiutarci reciprocamente a vivere la consapevolezza che Dio è il nostro Bene sommo e che il senso della nostra missione, nella diversità dei servizi, sta nel sentirci sue collaboratrici affinché ogni uomo lo possa incontrare come Padre.

 

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Ravviva il dono che è in te. Dalla nona assemblea della Delegazione Egitto-Sudan
Pace e gioia
Care sorelle,
come tutte sappiamo, “l’evento-Assemblea” è partito da lontano, alimentando in ciascuna attese
e speranze. E noi, convocate, a nome di tutte, dallo Spirito Santo a Maghagha abbiamo partecipato alla
IX Assemblea della delegazione di Egitto-Sudan (23-30 gennaio 2010).
Le parole che ci hanno ispirato in queste giornate sono quelle della seconda lettera di san Paolo
a Timoteo (1,6): Ravviva il dono che è in te, e quelle di Madre Elisabetta: Anime cerca a Dio.
Non spegnere il fuoco che è in te: il fuoco del carisma, della passione apostolica, dell’andare e
servire i poveri…
Questo fuoco ha alimentato le nostre riflessioni nelle quali abbiamo cercato di interpretare attese
e speranze, difficoltà e problemi, di esaminare, pensare e riflettere sulla vita comunitaria e apostolica.
Le discussioni sono state dense e serene; siamo state contente di conoscere e di guardare la
realtà con i suoi aspetti positivi e con quelli che richiedono impegno e pazienza.
Abbiamo pregato, meditato, ascoltato, studiato, sostenute dalla forza della fraternità che
è stata davvero intensa.
La presenza di madre Margherita Prado e di suor Paola Furegon – che hanno presieduto e
accompagnato l’Assemblea – ci ha dato luce e sicurezza nei lavori. A loro il nostro grazie.
Un contributo arricchente ci è venuto anche da monsignor vescovo Adel Zaki e da padre Milad
Sidky, lazzarista.
Abbiamo accolto nella fede e con affetto il cambio della superiora delegata: a suor Margherita
Nebar e al suo consiglio il nostro grazie, in particolare a suor Clara Nardo, consigliera e segretaria, e
a suor Chiara Ishak, economa di delegazione; a suor Soad Youssef, nuova superiora delegata e al suo
consiglio – suor Faiza Ishak, suor Maria Peruzzo, suor Alfonsina Derias – il nostro augurio e la
promessa di collaborazione fraterna.
Ci abita la speranza di guardare insieme al futuro animate dallo Spirito e dalla grazia del
carisma di fondazione.
Vi doniamo alcune espressioni raccolte dalle sorelle, che interpretano il nostro vissuto:
– vivere la speranza
– la fiducia reciproca
– la condivisione, la responsabilità e la collaborazione
– tornare al primo Sì;
– disponibilità all’“Eccomi: manda me”;
– formare alla missione
– portare le sorelle nella preghiera
– riconoscerci reciprocamente dono
– rispettare le opinioni e i lavori delle altre
– costruire rapporti di sincerità e trasparenza
– collaborazione tra le comunità
– vita mediata dall’obbedienza.
Ritorniamo tra voi con gioia e con il desiderio di vivere insieme questi impegni.
Grazie delle vostre preghiere che ci hanno accompagnato.
Le sorelle dell’assemblea
Maghagha, 30 gennaio 2010